Interviste
Makarova in esclusiva: “Sto realizzando pian piano il mio sogno”

TENNIS – Abbiamo intervistato Ekaterina Makarova nella sede della Lotto. Le abbiamo chiesto quali sono i suoi obiettivi (entrare in top-10), se ha amiche nel circuito, quali sono le superfici più veloci e se Serena è davvero inavvicinabile come sembra. Intervista a cura di Fabrizio Maccani e AGF
Innanzitutto, come sta la tua schiena? Ti sei ritirata al WTA Tournament of Champions di Sofia.
Molto bene grazie, ho recuperato in fretta e ora mi sto godendo le vacanze.
Le tenniste russe tendenzialmente esplodono molto presto, tipo Sharapova, Kournikova o Chakvetadze. Tu invece sei cresciuta pian piano, come te lo spieghi?
Beh, penso sia un fatto personale che dipende da persona a persona. Io sto realizzando pian piano il mio sogno. Penso a crescere, non lo faccio velocemente ma sono nella direzione giusta.
Sei vicina alla top-10, adesso sei numero 11. Stai lavorando a qualcosa in particolare per migliorare ed entrare tra le migliori 10?
Ovviamente io e il mio team stiamo migliorando il mio gioco, sia dal punto di vista mentale che fisico. Sono molto felice di quanto ho fatto quest’anno ma devo lavorare sodo ancora molto se voglio arrivare in top-10.
Per quanto riguarda il doppio, quest’anno hai raggiunto la finale agli Australian Open e vinto gli US Open con Elena Vesnina. A Wimbledon non avete mai raggiunto le semifinali. C’è un motivo? Il vostro team non si trova bene sull’erba?
È una bella domanda perché entrambe giochiamo bene sull’erba in singolare ma non so darti una spiegazione. Forse ha a che fare con le nostre programmazioni, non lo so. Ma oltre a Wimbledon abbiamo giocato tanti buoni tornei, mi sto divertendo molto a giocare il doppio.
Con chi ti piacerebbe giocare il doppio, oltre a Vesnina? Magari con Errani o Vinci?
Beh, penso che Errani e Vinci vogliano giocare assieme e così anche io e Elena vogliamo giocare assieme.
Secondo te Serena è irraggiungibile o le altre top-10 possono avvicinarsi a lei?
Lei è una grande giocatrice, ha vinto tantissimi Slam per cui possiamo solo imparare da lei. Ora nella top-10 ci sono tante giocatrici brave che le si possono avvicinare ma per ora è lei la numero uno.
Parliamo di superfici. Dei tre Premier Mandatory su cemento (Indian Wells, Miami e Pechino) e dei due Slam s qual è quello più veloce, secondo te?
Direi che le superfici in cemento sono quasi tutte uguali. Direi piuttosto che le palline sono differenti. Non è che le palline siano importanti però giocano il loro ruolo.
Hai vinto Eastbourne nel 2010. Sai giocare bene nell’erba. Secondo te i tornei su erba sono tutti uguali o ci sono delle differenze?
L’erba è molto diversa. Wimbledon è molto diverso da Eastbourne o da Birmingham.
Nel tennis femminile ci sono tante coach donna. Molte tenniste russe hanno una coach donna. Cosa ne pensi?
Penso che all’inizio, quando iniziavamo a giocare a tennis, c’erano più donne a fare i coach. Credo che molte di noi si siano poi abituate ad avere un coach di sesso femminile.
Sharapova e Bouchard hanno detto che è impossibile avere amiche nel circuito. Kvitova, Li, Serena e Wozniacki pensano l’opposto. Tu hai amiche nel circuito?
Sì, sono molto amica di Olga Savchuk. Mi alleno spesso con lei.
Non con Vesnina?
Anche con lei, certo. Ma ad Olga posso chiedere in qualsiasi momento di allenarmi
Quali sono le cose migliori e peggiore nella vita di un tennista?
Beh l’emozione di vincere un torneo è certamente la cosa più bella che possa provare una tennista. La cosa peggiore è dover viaggiare così tanto, alla lunga diventa stancante.
evidenza
ATP Miami, Sinner: “Ho sfruttato le mie chance e ho sbagliato poco da fondocampo”[ESCLUSIVA]
L’azzurro al termine del match con Rublev: “Quando servo così bene mi sento più tranquillo in risposta”

Jannik Sinner continua a volare nel Miami Open presented by Itaù: il tennista altoatesino ha superato in scioltezza 6-2 6-4 Andrey Rublev, conquistando per la terza volta consecutiva i quarti di finale nel torneo della Florida. Una prestazione convincente e soddisfacente quella dell’attuale numero 11 del mondo che ha analizzato così la sua prova ai nostri microfoni e in conferenza stampa.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Congratulazioni, bellissima vittoria. Ho notato che negli ultimi match hai limitato molto il numero degli errori, adesso pensi di più al colpo che devi giocare. È una cosa che ti aiuta a sbagliare di meno?
Jannik Sinner: “Stiamo lavorando molto su ogni colpo da giocare in partita, ma devo sempre avere la palla giusta per giocarlo. Come avevo detto quando ho vinto con Dimitrov, stiamo lavorando per essere più imprevedibili, gli avversari altrimenti ti conoscono bene. Sicuramente oggi ho sbagliato poco da fondocampo, ho giocato le palle giuste. Ho servito bene e quindi mi sento più tranquillo in risposta, potendo rischiare di più”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Servizio e risposta sono stati importanti in questo match: hai servito molto bene e l’hai messo sotto pressione con la risposta. Hai fatto qualcosa di particolare che ha funzionato bene?
Jannik Sinner: “Sicuramente di stare aggressivo sulla seconda, quando serve la prima è difficile rispondere, serve forte e preciso. Oggi ha servito il 70% di prime, quindi dovevo sfruttare ogni chance che avevo. Nel primo set ho sbagliato la volée sulla prima palla break e nel secondo set un dritto. Oggi sono riuscito a sfruttare le mie chance, ma arriveranno anche le giornate in cui farò più fatica a sfruttarle”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: In questi tornei in cui a volte c’è un giorno di pausa e a volte no, per alcuni giocatori è più difficile gestire la routine. Per te com’è questo ritmo?
Jannik Sinner: “Alla fine ti devi adattare. Nei giorni di riposo ti alleni in base a quanto hai giocato il giorno prima, se stai servendo peggio fai un po’ più di servizio. Ieri ho fatto un po’ meno perché mi sono sentito meglio. Oggi mi riposerò perché so di rigiocare domani, quindi devo gestirmi”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Parlaci del tuo prossimo avversario.
Jannik Sinner: “Con Emil sarebbe una partita dura, ci conosciamo abbastanza bene, ci siamo allenati nella preparazione insieme. È un giocatore solido, sta iniziando a servire bene. Van de Zandschulp forse serve un po’ meglio, si muove bene da fondocampo e tira forte. Sarebbe una partita nuova, non ci siamo mai allenati insieme”.
Interessanti anche le dichiarazioni ai giornalisti in inglese, soprattutto riferite al suo atteggiamento in campo: “Sono un giocatore migliore adesso. Cerco di trovare sempre a strada migliore per interpretare il match, ho un piano chiaro in testa e cerco di portarlo avanti. Cerco di fare sempre il possibile e di dare il meglio, con il migliore atteggiamento possibile che posso tenere”.
Flash
WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”
La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.
A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.
Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.
Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.
Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.
ATP
ATP Miami, Sonego dopo la vittoria su Tiafoe: “Una delle mie migliori partite” [ESCLUSIVO]
L’azzurro molto soddisfatto ai microfoni di Ubitennis: “La sospensione per pioggia? Non ero preoccupato, forse doveva esserlo Tiafoe”

Un bravissimo Lorenzo Sonego batte Frances Tiafoe al Miami Open e sbarca agli ottavi del Masters 1000 in Florida. Dopo la bellissima vittoria ottenuta contro l’americano, l’azzurro ha scambiato alcune battute con il nostro inviato a Miami, Vanni Gibertini. Ecco le sue dichiarazioni.
Gibertini, Ubitennis: Il tuo coach ci aveva detto che stavi giocando bene, ma non pensavamo così bene. Pensi sia stata la tua miglior partita di sempre?
Sonego: “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata. Sono stato bravo anche a rimanere concentrato dopo la sospensione per pioggia”.
Gibertini, Ubitennis: Cosa fai quando ci sono sospensioni? Cosa hai pensato stavolta?
Sonego: “Non ero preoccupato, forse era lui che doveva esserlo, visto che era sotto di un set e di un break. Io ero sereno e con le idee chiare. Ho fatto la doccia, mi sono cambiato, ho mangiato qualcosa per avere le energie giuste, poi mi sono riscaldato e sono tornato in campo”.
Gibertini, Ubitennis: Ora gli ottavi con Cerundolo, lo conosci?
“Mi sono allenato con lui. Diciamo che gli piace Miami, visto quello che ha fatto l’anno scorso e quest’anno. Battere Auger-Aliassime non è sicuramente facile. Sarà un altro match su un campo importante, voglio godermelo fino in fondo”.