Test della Babolat Pure Drive 2015: stessa potenza ma più controllo

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Test della Babolat Pure Drive 2015: stessa potenza ma più controllo

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TENNIS AREA TEST – Recensione sul campo e in laboratorio della nuova Babolat Pure Drive 2015, con le nuove corde M7. Il telaio storico della casa francese è stato rinnovato, è ancora potente e aggiunge molto controllo grazie a una geniale innovazione nello schema d’incordatura

La Babolat Pure Drive è la racchetta che ha segnato la storia del tennis a partire dagli anni ’90. Allora si chiamava Pure drive team ed era utilizzata, tanto per citarne uno, dal numero uno dell’epoca Carlos Moya. Nel corso degli anni è stata utilizzata da vari campioni: anche Rafael Nadal la usò in età giovanile, per poi passare al modello Aero con steli appiattiti. Questa racchetta si è evoluta di pari passo ai cambiamenti del gioco, per stare dietro alle superfici ma anche alle palline, oggetto di cambiamento continui nelle ultime due decadi. La casa francese quindi la ripropone ancora una volta, migliorata e aggiornata con l’utilizzo di nuove tecnologie, alcune di queste rivoluzionarie. E la ripresenta in ben quattro modelli, per soddisfare ad ogni livello il parco giocatori. Le quattro versioni della nuova Pure Drive sono:

  1. Pure Drive (+) (oggetto del test);
  2. Pure Drive Roddick (315gr, 100 pollici, bilanciamento a 31,5 cm);
  3. Pure Drive 107 (pesante 28o gr, 107 pollici di ovale e bilanciamento a 33 cm), studiata per i doppisti e gli amanti delle volée;
  4. Pure Drive Lite (270 gr di peso, 100 pollici di ovale e bilanciamento a 33cm) modello adatto ad amatori o per chi è ancora  in fase di sviluppo fisico o tecnico e comunque desideri un attrezzo di carattere;

Questa gamma di racchette è destinata a quelli che la casa francese definisce “Puncher’s player”, terminologia che indica quei giocatori alla ricerca di rotazioni unite alle traiettorie lunghe, che però facciano impennare la palla dopo il rimbalzo. Sono quei tennisti che basano tutto sulla regolarità da fondo campo, perpetrata con l’aggressività delle rotazioni in top sping. Ci sono però delle novità. Infatti Babolat, al di là del già conosciuto Cortex Sistem 2 (utile ad alleviare le vibrazioni che vengono trasmesse al manico e poi al polso), ha aggiunto, tramite anche lo sviluppo della tecnologia Play (che analizza il punto di impatto più frequento nel gioco odierno), il nuovo sistema denominato FSI, ovvero Frame String Interaction Technology.

L’FSI  ottimizza l’area di impatto del colpo, rendendola più ampia – e quindi permettendo una migliore riuscita del colpo anche se non si centra bene la palla – ma soprattutto, grazie al nuovo schema di incordatura, o meglio, alla nuova distribuzione dei fori passa corde che sono su questo modello più concentrati e stretti nell’area dello sweetspot, dona maggiore solidità e feeling a questo telaio. In pratica pur mantenendo lo stesso schema corde, il 16X19, ora la racchetta presenta un reticolo molto più fitto al centro e largo verso i bordi, dove in teoria non si dovrebbe colpire. Rispetto al modello precedente inoltre, si nota un profilo leggermente minore di qualche millimetro in alcuni punti. Questa novità restituisce una sensazione di resistenza nella torsione nei colpi violenti, trasformandola in flessione per poi aumentare la potenza ma con maggior controllo.

TEST SUL CAMPO
La Pure Drive è da sempre una racchetta che soddisfa tutti quei giocatori allenati e preparati tecnicamente, permettendo eseguire i colpi con forza con l’uso del topspin. L’evoluzione di questo modello non ha dimenticato chi colpisce in maniera classica, proponendo anche misure e pesi adatti proprio a questo tipo di giocatore. In campo la prima cosa che notiamo è proprio questo reticolo più fitto dove andremo a impattare quando centriamo la palla. Siamo abituati a maneggiare attrezzi più pesanti rispetto a questa Pure Drive, che accordata pesa 315 grammi circa. Il 16X19 scelto come mantra dalle case produttrici negli ultimi anni viene qui sublimato con la scelta di infittire la parte centrale. Quando colpirete la palla al centro avrete il controllo che solo il 18X20 può darvi.

Abbiamo incordato il telaio con la nuova corda Babolat M7, che combina ben 7 filamenti di poliestere per arrivare a formare un unico filo con calibro 1.30. Abbiamo scelto una tensione di 26 kg, un valore medio considerato il grande piatto corde e che, considerato il grosso calibro del multifilamento, dovrebbe consentire una buona resa in termini di durata.

Proviamo subito infatti a palleggiare a un buon ritmo e i colpi escono fuori dalla racchetta con il solito swoosh; gli impatti sono secchi, anche quando colpiamo la palla di piatto per le accelerazioni. Il piatto corde molto ampio permette, al giocatore allenato, di centrare praticamente tutte le esecuzioni, tranne nei recuperi disperati dove tornerà utile proprio l’ampio piatto da 100 pollici. L’esecuzione con rotazione in topspin è ovviamente il colpo che dà maggiore soddisfazione. Il profilo variabile leggermente cambiato rispetto al modello precedente si fa sentire. Assieme allo schema corde aggiornato con i nuovi passacorda (Woofer) c’è veramente una percezione nuova nell’esecuzione dei colpi da fondo campo. Il peso leggero dell’attrezzo si fa sentire in termini di maneggevolezza nei pressi della rete mentre al servizio la nuova Pure Drive rende molto di più se si scelgono soluzioni lavorate invece della classica prima piatta, dove qualche grammo in più di peso aiuterebbe la riuscita del colpo.

In definitiva l’attrezzo di punta della Babolat è stato aggiornato con novità sostanziose e tutte largamente positive. Gli amanti delle racchette pesanti con piatto corde fitto (18×20) potranno trovare in questa rinnovata Pure Drive un attrezzo che gli permetterà di tenere i vantaggi in termini di controllo di un reticolo così fitto ma allo stesso tempo di giovarsi di potenza in uscita dei colpi e qualche grammo in meno di peso. Ci riferiamo ai giocatori agonisti dalle esecuzioni veloci, quelli che più di altri percepiranno le novità della Pure Drive 2015. I diversi modelli disponibili poi, soddisferanno tutte le esigenze, dai giocatori di club agli agonisti più spinti, specie quelli che sicuramente ameranno la versione dedicata ad Andy Roddick, pesante 315 grammi senza corde e quindi dedicata a chi esige questo fantastico attrezzo in versione più pesante. Una racchetta per tutti, bravi e meno bravi.

DATI TELAIO A NUDO
Tecnologia applicata: GT, Active Cortex Technology
Materiali utilizzati: High Modulus Graphite/Kevlar (grafite alto modulo e Kevlar)
Peso: 300 grammi
Piatto Corde: 100 sq.in. / 645cm2
Schema d’incordatura: 16 (verticali) x 19 (orizzontali)
Bilanciamento: 32 cm
Lunghezza telaio: 68,50 cm
Sezione testa/manico o Profilo testa/manico: 23-25-25-22 mm

DATI DI LABORATORIO (Babolat RDC)
Peso con incordatura: 316 gm
Bilanciamento: 33 cm Inerzia: 322
Deflessione corde: 68 Rigidità: 72
Corde e tensione consigliate: Babolat RPM Blast – 24/23 Kg Valore Potenza (da 0 a 100): 48 Valore Controllo (da 0 a 100) : 52 Valore Maneggevolezza (da 0 a 100) : 75

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