Evert ed Ivanovic per una nuova statistica del tennis

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Evert ed Ivanovic per una nuova statistica del tennis

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TENNIS STATISTICHE – Presentiamo delle nuove chiavi di analisi statistica analizzando tornei, match e game vinti relativi alla carriera di Ana Ivanovic. Si tratta di un test: vogliamo verificarne l’attendibilità e la comprensibilità con i lettori. A cura di Stefano Rosato e Guido Tirone

Questo articolo nasce con l’intento di un test. L’obiettivo è quello di sottoporre ai lettori alcune chiavi di analisi statistica della carriera di una giocatrice (allo scopo abbiamo scelto Ana Ivanovic), appunto per verificarne non tanto l’attendibilità, quanto la comprensibilità e l’opportunità. Vi chiediamo, pertanto, la cortesia di leggere attentamente questo articolo e anche di paragonare mentalmente le informazioni in esso contenute con quanto disponibile sia sul sito WTA, sia qua e là sul web. Useremo, come benchmark per alcune statistiche riportate nel presente articolo, i risultati di altre tre giocatrici di fascia alta (Chris Evert), media (Svetlana Kuznetsova) e base (Jill Craybas), al fine di comprendere meglio il posizionamento di Ana Ivanovic.

Ana Ivanovic è una giocatrice serba, nata a Belgrado il 6 novembre 1987, alta 184 cm per 69 kg di peso, è destra e gioca il rovescio bimane. Considerando la sua carriera come composta dal solo circuito WTA e dalla Fed Cup, l’esordio di Ivanovic è datato 2004 (torneo di Vienna, sconfitta al primo turno per 64 61 da Amy Frazier).

Figura 1 – Analisi per categoria di tornei

Figura 1 – Analisi per categoria di tornei

 

In carriera, fino a tutto il 2014 concluso, Ana Ivanovic ha partecipato a 194 tornei WTA, giocando (Fed Cup inclusa) 577 matches, 391 dei quali vinti, con una pct di 0,678. Ha vinto 15 titoli (fra cui uno Slam) nelle 22 finali conseguite, che a loro volta convertono 43 semifinali raggiunte. Pertanto, il tasso di vittoria di Ana Ivanovic è pari a 15/194 = 8% (Evert 51%, Kuznetsova 6%, Craybas 0,4%), mentre il tasso di conseguimento della finale è pari a 11% (Evert 75%, Kuznetsova 15%, Craybas 1%) e quello della semifinale a 22% (Evert 88% – la Evert ha giocato anche tornei che non prevedevano l’esistenza di una semifinale, che pertanto non viene qui conteggiata come conseguita – , Kuznetsova 25%, Craybas 2%). Fra i tornei vinti spiccano il French Open 2008, il Canadian Open 2006, il torneo di Berlin 2007 e Indian Wells 2008 (questi ultimi tre sono tornei di prima fascia, l’equivalente odierno di tornei di tipo Premier Mandatory o Premier 5). Ha anche raggiunto e perso le finali French Open 2007 e Australian Open 2008. Ana Ivanovic ha, inoltre, vinto 5 tornei di fascia intermedia (Los Angeles e Luxembourg nel 2007, Linz nel 2008, Birmingham e Tokyo nel 2014) e 6 tornei della fascia di base (Canberra nel 2005, Linz e il Tournament of Champions nel 2010, di nuovo il Tournament of Champions nel 2011, Auckland e Monterrey nel 2014).

Per quanto riguarda le partecipazioni a tornei, Ana Ivanovic ha disputato 40 tornei Slam (pct 0,713, data da un record 97-39, con 1 vittoria nelle 3 finali disputate), 3 Masters (pct 0,444, record 4-5), 1 torneo olimpico (pct 0,667, record 2-1), 76 tornei di prima fascia (pct 0,655, record 135-71, con 3 vittorie nelle 6 finali conseguite), 45 tornei della fascia intermedia (pct 0,661, record 78-40, con 5 vittorie nelle 6 finali conseguite) e 29 tornei della fascia di base (pct 0,720, record 59-23, con 6 vittorie nelle 7 finali conseguite). Ha, inoltre, preso parte a 8 edizioni della Fed Cup (pct 0,696, record 16-7), raggiungendo la finale con la squadra serba nel 2012 (persa dalla Repubblica Ceca).

 

Figura 2 – Analisi per turno raggiunto e categoria di tornei

Figura 2 – Analisi per turno raggiunto e categoria di tornei

 

L’analisi dei turni conseguiti nei tornei individuali (con esclusione della Fed Cup) ci dice che nei tornei Slam Ana Ivanovic ha conseguito 1 titolo, fermandosi 2 volte in finale, 1 in semifinale, 3 al quarto di finale, 11 al 4R, 11 al 3R, 7 al 2R e 4 al 1R; al Masters 1 SF e 2 uscite nel round robin; al torneo olimpico un terzo turno; nei tornei di prima fascia 3 W, 3 RU, 8 SF, 7 QF, 6 4R, 20 3R, 21 2R e 8 1R; nei tornei di fascia intermedia 5 W, 1 RU, 8 SF, 12 QF, 1 3R, 8 2R e 10 1R; nei tornei di fascia basica 6 W, 1 RU, 3 SF, 9 QF, 4 2R, 6 1R. Un interessante indice che si può trarre dai turni conseguiti è quello relativo ai successi, ai pareggi e ai fallimenti: intendiamo come successo il conseguimento di una semifinale, come fallimento l’uscita in uno dei primi due turni (incluso il round robin del Masters) e come pareggio un qualunque risultato intermedio fra successo e fallimento. Il record di Ivanovic in questa rappresentazione del dato è di 43 successi, 81 pareggi e 70 fallimenti: 22%, 42% e 36% dei casi sul totale delle 194 partecipazioni. Le giocatrici che usiamo come benchmark presentano, invece, le seguenti percentuali: Evert 90% 6% 5% (il totale non fa 100% a causa degli arrotondamenti), Kuznetsova 25% 39% 36%, Craybas 2% 12% 86%.

 

Figura 3 – Analisi per turno raggiunto e season

Figura 3 – Analisi per turno raggiunto e season

 

 

Si nota chiaramente che il 2014 è l’anno con il maggior numero di tornei vinti (e anche di finali conseguite) nella carriera di Ana Ivanovic, anche in questa caso letta senza la Fed Cup. Le stagioni 2012 e 2013 l’hanno vista a secco rispetto ai titoli (addirittura il 2012 senza nemmeno una finale, ciò che era successo solo nell’anno iniziale, quando, peraltro, la Ivanovic aveva preso parte a soli 4 tornei). Il 2014 è anche un’ottima annata per quanto riguarda i fallimenti: solo un’uscita al primo turno e 5 al secondo, più una nel round robin, a fronte di 22 partecipazioni (record di partecipazioni, che uguaglia quello del 2013, e tasso di successo del 36%). La tabella evidenzia con altrettanta chiarezza la bontà delle annate 2007 e 2008, ciascuna delle quali con 3 titoli (8 semi complessive nel 2007 e 7 nel 2008, a fronte di 20 e 18 partecipazioni, quindi con i rilevanti tassi di successo del 40% nel 2007 e del 39% nel 2008).

 

Figura 4 – Matches vinti e persi per stagione e relativa w/l pct

Figura 4 – Matches vinti e persi per stagione e relativa w/l pct

 

 

In linea generale, possiamo affermare che una pct >=0,900 indica un livello di dominio, una pct >=0,800 indica un livello di eccellenza e una pct >=0,700 indica un livello di elevata competitività a livello internazionale. Pct sotto il valore di 0,700 indicano performance non di elevata qualità (sempre, ovviamente, tenendo conto del fatto che stiamo analizzando, attraverso questi indici, i migliori giocatori del mondo). La miglior annata di Ana Ivanovic è proprio l’appena conclusosi 2014, con una pct di 0,766; si tratta della quarta annata con pct >=0,700, dopo il 2005 (0,711), il 2007 (0,739) e il 2008 (0,737), di una giocatrice che, comunque, non è mai andata sotto una pct di 0,600 stagionale (eccettuando l’annata di esordio, peraltro a fronte di 7 matches giocati) e che può vantare una pct career che sfiora il valore 0,700. Le giocatrici del benchmark presentano, invece, la seguente pct career: Evert 0,897, Kuznetsova 0,670, Craybas 0,384.

 

Figura 5. – Analisi dei matches per score, con l’aggiunta di alcuni indici statistici

Figura 5. – Analisi dei matches per score, con l’aggiunta di alcuni indici statistici

 

Questa è una linea di analisi complessa, che però ci dice molte cose. Nel 50,8% dei casi, i matches giocati dalla serba si sono conclusi con una vittoria per 2 sets a 0 (Evert 77,0%, Kuznetsova 44,0%, Craybas 22,4%), mentre le sconfitte con lo stesso punteggio costituiscono il 19,1% dei matches giocati (Evert 6,7%, Kuznetsova 18,8%, Craybas 42,5%). Nel caso di punteggio di 2 sets a 1, ovviamente, il tasso di vittoria diminuisce (87-69). I matches non completati (cioè conclusi per ritiro), rappresentano solo il 3,1% dei matches giocati, e, in questa tipologia di matches, la Ivanovic vanta un record di 11-7. Nei walkover, che non vengono convenzionalmente contati fra i matches giocati, la Ivanovic ha 4 “vittorie” e 3 “sconfitte”. Gli indici riportati a destra ci forniscono alcune indicazioni molto utili: il record dei soli primi set è 388-187 (pct 0,675; Evert 0,841, Kuznetsova 0,633, Craybas 0,388); in caso di vittoria del primo set, le probabilità di vittoria del match sono molto alte (340-48, pct 0,897; Evert 0,980, Kuznetsova 0,884, Craybas 0,774, mentre il valore medio, la cui conoscenza è fondamentale per pesare un singolo player, si attesta a quota 0,845). Viceversa, dopo aver perso il primo set, le possibilità di vincere il match calano drasticamente: la pct di Ivanovic scende a 0,225 (Evert 0,461, Kuznetsova 0,298, Craybas 0,135; valore medio 0,155). Sono molto interessanti anche le statistiche relative al deciding set. In questo caso, consideriamo, dal punto di vista statistico, i risultati di deciding sets effettivamente conclusi; eventuali terzi sets conclusi con il ritiro da parte di un player, risultano non assegnati in quanto sets, e quindi non inclusi nell’indice. La pct di Ivanovic nel deciding set è 0,558 (Evert 0,777, Kuznetsova 0,612, Craybas 0,424). È tuttavia interessante analizzare il deciding set in una doppia posizione: quando il player è in posizione di difesa (avendo vinto il primo set e perso il secondo – indice DS* defending) e quando il player è in posizione di rimonta (avendo perso il primo set e vinto il secondo – indice DS* come back). In questi due casi, le pct della Ivanovic sono, rispettivamente, 0,541 e 0,577 (Evert 0,747 e 0,798, Kuznetsova 0,590 e 0,635, Craybas 0,439 e 0,411), il che indica una capacità relativamente superiore di recuperare rispetto a quella di non farsi rimontare e quindi di difendersi. I dati medi confermano questa tendenza (0,466 e 0,534), a dimostrazione del fatto che chi si trova in posizione di rimonta ha comunque più probabilità di chi cerca di rintuzzare la rimonta di vincere il match (tale evidenza è riscontrabile anche in campo maschile). Esistono, tuttavia, players per i quali questi indici si dispongono con una logica diversa: per esempio Martina Navratilova presenta un indice DS defending superiore a quello di tipo come back (0,693 contro 0,649, ambedue, peraltro, nettamente superiori ai valori medi); per Steffi Graf, giocare il terzo set in posizione di difesa oppure di attacco è assolutamente indifferente (0,781 vs 0,778). Interessante, infine, la percentuale di matches giocati senza perdere set e quella di matches giocati senza vincerne: le pct di Ana Ivanovic sono, rispettivamente, 0,525 e 0,201 (in questo caso i matches conclusi per ritiro sono inclusi). La Evert presenta 0,774 e 0,068, Kuznetsova 0,458 e 0,196, Craybas 0,233 e 0,427.

 

Figura 6. – Analisi dei sets (conclusi) per score, con indicazione di incidenza e pct per riga

Figura 6. – Analisi dei sets (conclusi) per score, con indicazione di incidenza e pct per riga

 

Anche in questo caso siamo di fronte a una linea di analisi abbastanza complessa, anche se non tanto quanto la precedente. Anzi tutto, il report ci fornisce la set pct del player, nell’ultima riga: nel caso della Ivanovic si tratta del valore 0,651 (Evert 0,847, Kuznetsova 0,626, Craybas 0,404). Poi ci fornisce, per ciascun possibile risultato, il numero dei sets vinti e persi con quel risultato. Possiamo, per esempio, apprendere che il risultato più frequente nel caso di sets vinti è il 6-3 (Evert 6-1, Kuznetsova 6-3, Craybas 6-4) e quello più frequente nel caso di sets persi è il 6-4 (Evert 6-4, Kuznetsova 6-4, Craybas 6-3 e 6-4 ex aequo). La tabella fornisce anche altre indicazioni interessanti: 55 bagel attivi vs 13 passivi (0,809) (Evert 445-14 0,969, Kuznetsova 49-15 0,766, Craybas 19-34 0,358), 66 tie breaks a 52 (0,559) (Evert 89-52 0,631, Kuznetsova 91-82 0,526, Craybas 44-44 0,500). È interessante notare anche la frequenza complessiva dei tie breaks sul totale dei sets conclusi (9,1%) (Evert 4,6%, Kuznetsova 10,8%, Craybas 9,0%), che certifica un elevato livello di ricorso al tie break: il livello career di ricorso al tie break più elevato fra le top ten della classifica WTA a fine 2014 appartiene a Dominika Cibulkova (10,6%). In campo femminile, nell’era open, il ricorso al tie break avviene nell’8,0% dei casi, mentre in campo maschile questa percentuale è 13,2% (con una punta del 41,3% per Ivo Karlovic, il giocatore che gioca più tie breaks in rapporto ai sets giocati), a riprova del fatto che, fra gli uomini, il servizio riveste un’importanza assai più marcata rispetto a quanto accade fra le donne

 

Figura 7. – Games vinti nei matches persi

Figura 7. – Games vinti nei matches persi

 

Questa è un’analisi un po’ particolare, che misura il livello di resistenza nei casi di sconfitta (nella versione maschile questa linea di analisi è divisa fra Best of 3 e Best of 5). Nel caso di Ana Ivanovic la statistica, che include solo i matches persi e conclusi senza ritiro, ci dice che la giocatrice serba ha subito, in carriera, un solo doppio Bagel (da Roberta Vinci, al secondo turno del Canadian 2012). Da notare l’incidenza dei matches persi vincendo più di 12 games, quelli cioè nei quali la vittoria dell’avversaria è stata molto sudata: 17,3% nel caso di Ivanovic (Evert 16,3%, Kuznetsova 25,1%, Craybas 15,8%, livello medio generale 14,3%).

 

Figura 8. – Games persi nei matches vinti

Figura 8. – Games persi nei matches vinti

 

Questa vista è l’esatto specchio della precedente. I doppi bagel attivi nella carriera di Ivanovic sono stati 3 (a Martina Sucha, primo turno Warsaw 2005; a Petra Cetkovska, quarto turno French Open 2008; a Marta Sirotkina, primo turno Monterrey 2013). Anche qui è da notare l’incidenza dei matches vinti perdendo più di 12 games sul totale dei matches, quelli cioè combattuti: 12,6% per Ivanovic (Evert 4,0%, Kuznetsova 16,8%, Craybas 18,8%).

 

Figura 9. – Numero medio di games vinti e persi per set con dettaglio per matches vinti e persi

Figura 9. – Numero medio di games vinti e persi per set con dettaglio per matches vinti e persi

 

Questa tabella, che sembra elementare, è in realtà molto complessa. La vista misura il numero medio di games vinti e persi per set a livello totale e con spaccatura per matches vinti e persi. Ivanovic gioca mediamente 9,21 games per set (Evert 8,40, Kuznetsova 9,34, Craybas 9,20), vincendone 5,18 (Evert 5,66, Kuznetsova 5,15, Craybas 4,23) e perdendone 4,03 (Evert 2,73, Kuznetsova 4,19, Craybas 4,97): il saldo è +1,16 (la differenza nel decimale è data dagli arrotondamenti dei valori al secondo decimale), mentre per Evert è 2,93, per Kuznetsova 0,96 e per Craybas -0,74. Nel caso di matches vinti, il numero medio di games vinti per set è 5,92 (Evert 5,94, Kuznetsova 5,82, Craybas 5,71), quello di games persi è 3,17 (Evert 2,35, Kuznetsova 3,39, Craybas 3,57) e l’Index è pari a 2,74 (Evert 3,59, Kuznetsova 2,43, Craybas 2,14), mentre nel caso di matches persi il numero medio di games vinti per set è 3,73 (Evert 3,50, Kuznetsova 3,83, Craybas 3,33), quello di games persi è 5,72 (Evert 5,81, Kuznetsova 5,74, Craybas 5,82) e l’Index è pari a -2,00 (Evert -2,30, Kuznetsova -1,91, Craybas -2,50). Si può notare come, per la Ivanovic, il numero medio di games giocati per set nei matches vinti (9,09. Evert 8,28, Kuznetsova 9,22, Craybas 9,27) sia più basso di quello dei matches persi (9,45. Evert 9,31, Kuznetsova 9,58, Craybas 9,15), il che conferma il livello qualitativo della giocatrice (tende a vincere in maniera meno contrastata di quanto tenda a perdere, il contrario di quanto accade a Craybas). Il fatto che l’indice generale sia 1,16 è un altra evidenza della qualità della giocatrice, che vince mediamente più games per set di quanti ne perda. Questo indice per Evert è stellare (si tratta del 2,93 riportato sopra), e lo stesso accade per tutte le grandi top: Navratilova 2,48, Graf 2,74, Serena Williams 2,31.

 

Figura 10. – H2H per livello proprio e dell’opponent

Figura 10. – H2H per livello proprio e dell’opponent

 

Questa tabella riporta una cross-analysis basata sul livello del player in rapporto a quello dell’opponent. I livelli sono calcolati sulla base del rating, che è un nostro strumento di valutazione del potenziale del giocatore. Il livello A si applica a rating >=0,700, il livello B a rating fra 0,600 e 0,700, il livello C a rating fra 0,500 e 0,600 e il livello D a rating inferiori a 0,500. Preferiamo usare il rating e non la più classica distribuzione per ranking ufficiale della classifica WTA (che da luogo a statistiche, per esempio, “contro top ten”), in quanto esprime una proxy del valore reale del player, a prescindere dalla sua classifica (influenzata da fattori casuali, per esempio da un singolo buon risultato in un torneo importante). Come si vede, la pct generale della Ivanovic (in questa vista non sono inclusi i matches di Fed Cup, ma solo quelli relativi a tornei) decresce al crescere del valore delle avversaria: 0,848 contro avversarie di classe D (Evert 0,994, Kuznetsova 0,851, Craybas 0,481); 0,681 contro avversarie di classe C (Evert 0,970, Kuznetsova 0,720, Craybas 0,256); 0,634 contro avversarie di classe B (Evert 0,943, Kuznetsova 0,557, Craybas 0,182); 0,346 contro avversarie di classe A (Evert 0,695, Kuznetsova 0,357, Craybas 0,154). Interessante notare altri due dati: l’incidenza dei matches disputati contro giocatrici di fascia A sul totale dei matches disputati (Ivanovic 107/554 = 19%, Evert 29%, Kuznetsova 19%, Craybas 6%) e quella dei matches disputati essendo una giocatrice di classe A sul totale dei matches disputati (Ivanovic 162/554 = 29%, Evert 97%, Kuznetsova 41%, Craybas 0%).

La nostra scorpacciata di numeri finisce qui. Ovviamente abbiamo commentato e illustrato solo alcune delle possibili letture derivanti da queste linee di analisi. Il lettore potrà trovarne, e sicuramente ne troverà, altre. Ci preme sottolineare che molte di queste statistiche sono ciò che si aspetterebbe di trovare sui siti ATP, WTA e ITF e sono, anche, ciò che in questi siti non si trova (se non in parte e in modalità non troppo strutturata). La domanda al lettore è se riterrebbe utile l’esistenza di un sito che contenesse queste (e altre) linee di analisi statistica sul tennis.

 

Stefano Rosato e Guido Tirone

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