È tornato dopo dieci mesi di assenza e ha vinto in due set: il rientro di Juan Martín del Potro è stato più che positivo
Praticamente ingiocabile al servizio e freddo al momento giusto. Certo, la mobilità è quel che è, ma il rientro di Juan Martín del Potro a Sydney – dove è campione in carica e difende quindi 250 punti – è stato molto positivo, forse più di quello che lo stesso argentino si aspettava. “È stato un gran momento. Penso di aver giocato bene se si considera che non giocavo da dieci mesi. Ho servito bene e anche il mio dritto ha funzionato. È un buon segnale per il futuro“. Se lo aspettava? “Ad essere onesto, non pensavo di essere già a questo livello. Devo lavorare sul rovescio e sulla mobilità ma è ora devo solo pensare a godermi il momento“.
Il prossimo avversario di del Potro è Fabio Fognini, un avversario più tosto di Stakhovsky. Se di precedenti si può parlare, il ligure è avanti 1-0. Si incontrarono a Roma e del Potro si ritirò dopo aver perso il primo set. Nel 2005 si sono incontrati a livello challenger e ha vinto sempre l’argentino (una volta per ritiro). Ma Juan Martín non pensa ai suoi avversari: “L’obiettivo è giocare 15-20 tornei quest’anno. Già non infortunarmi sarebbe un successo. Vedere gli altri giocare in televisione è parecchio frustrante. Dovevo giocarmela per vincere gli Slam, invece dovevo stare a casa a curarmi“.
