Bedene, obiettivo top 50: “Ora non ho paura di nessuno”

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Bedene, obiettivo top 50: “Ora non ho paura di nessuno”

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Dopo la clamorosa finale raggiunta a Chennai, il 25enne tennista sloveno rivela i motivi del suo exploit e gli obiettivi per il 2015. Con un ringraziamento particolare a Roberto Bautista Agut

Sebbene il suo più grande risultato sia arrivato nel corso della settimana in cui ci sono state le clamorose eliminazioni a Doha di Nadal e Djokovic per mano rispettivamente di Berrer e Karlovic, la finale raggiunta all’ATP 250 di Chennai, in India, ha comunque acceso i riflettori sul tennista sloveno Aljaz Bedene (sloveno per il momento, dato che sta attendendo la cittadinanza britannica e vorrebbe giocare per i colori della Gran Bretagna, dove vive dal 2008, ndr). Parlando dei motivi di questo exploit, Bedene ha detto che il primo è un salto a livello mentale, ispirato dai risultati ottenuti lo scorso anno da Stan Wawrinka e Marin Cilic, che vincendo a Melbourne e New York hanno interrotto il dominio dei “Fab Four” nei tornei del Grande Slam.

“Non solo per me, ma per tanti giocatori è stato molto utile a livello mentale. Hanno dimostrato che uno può farcela anche nei grandi tornei”.

Il tutto parte quindi dalla scorsa stagione, che nonostante sia stata per lui molto problematica a causa di un infortunio al polso che lo ha costretto ai box per un po’ e lo ha fatto scendere sino al 156° posto in classifica (con la finale di Chennai ha però già riguadagnato 40 posizioni), è stata comunque molto importante, anche per altri motivi. Nel corso del 2014 il tennista sloveno ha infatti cambiato coach (ora è seguito da James Davidson) e preparatore fisico (adesso lavora con Martin Skinner), cambiamenti che a suo avviso stanno già dando i primi risultati: “Visto quanto sono stato infortunato l’anno scorso, è comprensibile che durante l’anno non abbiamo potuto fare molto. I frutti del preparazione invernale si stanno vedendo già in questo ottimo inizio di stagione”.

Il 25enne di Lubiana non dimentica poi di esprimere la sua gratitudine nei confronti del giocatore spagnolo Roberto Bautista Agut, che lo ha ospitato a casa sua a Castellon de la Plana, in Spagna, durante una fase della preparazione invernale e che soprattutto lo ha aiutato a capire che con un approccio più professionale al tennis e con il duro allenamento poteva arrivare molto in alto. Le parole dell’attuale 15° giocatore del mondo – premiato nel 2014 dall’ATP come Most Improved Player e che prima della scorsa stagione, in cui è arrivato sino al n. 14, non era mai entrato tra i primi 50 in classifica – sono stato un ulteriore stimolo a cambiare e a lavorare in questa direzione. E i progressi si sono visti subito, tanto che a Chennai ha battuto in semifinale proprio il tennista spagnolo.

“Non ho mai giocato così bene, e anche fisicamente  non sono mai stato così preparato, come dimostrano tutti i test, inoltre mi sono guardato dentro per capire quello che voglio. Ed è il tennis è quello che voglio, ora più che mai. Ho fatto un sacco di lavoro su me stesso anche con l’aiuto del life- coaching ” rivela Bedene, che ora ha obiettivi alti. Il mio obiettivo di quest’anno è entrare tra i primi cinquanta, e se continuerò come ho iniziato, anche più in alto. In precedenza non credevo in me stesso, di potermela giocare alla pari con chiunque, ora non ho paura di nessuno”, ha detto Bedene, impegnato questa settimana nelle qualificazioni degli Australian Open.

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