ATP Sydney: si ferma sul più bello Bolelli, Kukushkin sorprende Del Potro

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ATP Sydney: si ferma sul più bello Bolelli, Kukushkin sorprende Del Potro

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Non è arrivato a match point, ma la corsa di Simone Bolelli si è fermata 7-5 al terzo contro Viktor Troicki dopo aver servito per il match. In un match tirato e deciso solamente da due tiebreak e nessuna palla break, Mikhail Kukushkin ha eliminato il campione in carica Juan Martín del Potro

Troicki: “Sono stato fortunato ma sono molto felice. Mi diverto a giocare a tennis come non mai”

 

Erano tutti precedenti datati, ma forte di tre precedenti su quattro a suo favore, Bolelli sapeva di potersela giocare oggi contro Troicki per un posto in semifinale all’ATP Sydney. Purtroppo invece, l’azzurro si è arreso al termine di un match nervoso e dai mille volti, chiusosi nel peggiore dei modi per il bolognese.

L’ultimo italiano ancora presente in tabellone era stato bravo a girare un match partito subito in0 rincorsa, dopo che aveva sofferto un inizio prorompente del tennista serbo. Troicki, che è dovuto partire dalle qualificazioni in quanto il suo ranking è ancora danneggiato dai mesi di squalifica per doping scontati lo scorso anno, ha iniziato il match con due ace nei primi tre punti e poi ha mantenuto la spinta per altri due giochi, ottenendo subito un vantaggio di tre giochi a zero.

Quel gap si sarebbe dimostrato poi decisivo nell’economia del primo set, avendo entrambi i giocatori tenuto il proprio servizio con agilità fino alla fine del parziale, chiusosi 6-3 a favore del serbo, il quale ha perso solamente un punto con la prima in campo in tutto il set, servendo quasi sempre oltre i 210km/h.

Era evidente però che il livello di Bolelli si stesse innalzando e, dopo essere arrivato per la prima volta ai vantaggi sul servizio di Troicki sul 2-1 del secondo set, ha salvato un game che avrebbe potuto mettere fine all’incontro sul 3-3, in cui si era trovato sotto 0-40, cancellando con il servizio tre pericolosissime palle break. È stato nel game successivo che l’azzurro ha messo a segno il primo di una serie di punti fenomenali, trovando la prima palla break dell’incontro grazie ad un sopraffino passante incrociato stretto con il suo magnifico rovescio ad una mano. Forse incoraggiato anche da quel punto di rara fattura, l’emiliano ha trovato maggior fiducia nei propri colpi e soprattutto un atteggiamento più aggressivo, che hanno ribaltato gli equilibri fino a quel momento mostrati in campo. Nonostante la prima chance fosse sfumata, l’azzurro ha mantenuto il piede sull’acceleratore e trovato il primo break in suo favore, andando a servire per il secondo set sul 5-3.

Il nono gioco è stato il più lungo dell’incontro, che fino a quel momento era filato piuttosto rapido, avendo Bolelli salvato quattro palle per il contro break e sprecato sette set point, prima di chiudere con un ruggito di orgoglio all’ottavo. Proprio in quel gioco, il numero 51 delle classifiche ATP ha dimostrato grande tenuta mentale, dopo che sullo 0-30 si è fatto rigiocare un punto praticamente chiuso in suo favore a seguito di una chiamata dagli spalti.

Portato il match in parità, l’azzurro ha tenuto alto il livello, mandando in visibilio quella manciata di tifosi italiani che con orgoglio sventolavano il tricolore non lontani dall’armata serba e le loro aquile. Messo sotto pressione da una situazione che lo vedeva sempre più in difficoltà, Troicki ha cominciato a lamentarsi con l’arbitro per ogni chiamata, aumentando il volume dei suoi monologhi tutt’altro che educati per chiunque capisse un po’ di serbo.

L’apice della rabbia del tennista di Belgrado è arrivato quando sul tre pari del set decisivo, dopo aver subito una fantastica risposta vincente di dritto del portacolori azzurro che gli aveva dato una palla break, Troicki ha malamente scagliato un dritto comodo con palla alta ben lontano dalla riga di fondo.

I due turni di servizio successivi si sono svolti con poche sorprese, fino a quando Bolelli, servendo per il match sul 5-3, ha esitato quel minimo che è bastato a ridare fiducia al serbo. Pur salvando quattro palle break, una delle quali con un rocambolesco punto in cui si è salvato con uno smash steccato, nulla ha potuto sulla quinta, che ha riportato il match in parità sul cinque pari.

A quel punto, l’azzurro ha subito il contraccolpo psicologico, pur non avendo sprecato match point, mentre il serbo, forte del momento favorevole e un pubblico sempre più deciso a supportarlo in questo finale di partita, è tornato ad imporsi grazie al servizio (ha poi chiuso con 16 ace) e la potenza da fondo, mentre Bolelli si è affossato, facendosi breccare nuovamente nel dodicesimo ed ultimo gioco, che ha consegnato il match a Troicki 7-5.

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M. Kukhushkin: “Del Potro è un top player ma ha ancora difficoltà a spingere col rovescio”

 

 

È stato un match intenso quello che ha aperto la giornata dei quarti di finale dell’ATP Sydney tra il qualificato kazako, e prossimo avversario di Davis della nazionali italiana, Kukushkin e il giustiziere di Fognini, Del Potro.

Il campione argentino aveva vinto l’unico precedente nell’ormai lontano 2011 lasciando cinque giochi al kazako nei tre set disputati in coppa Davis. Ma quello di oggi era un altro Del Potro ed è stato evidente sin dalle prime palle. Non abituato a tenere il ritmo partita per molti giorni di fila dopo il lungo stop per infortunio al polso sinistro, il vincitore di questo stesso torneo nella scorsa edizione è apparso subito in grande difficoltà nell’uso del rovescio bimane, a cui non ha mai ricorso con continuità, preferendogli uno slice difensivo ad una mano.

Ma se da una parte sono apparsi evidenti i limiti dell’argentino, non vanno sminuiti i meriti di Kukushkin, che ha giocato un match di grande carattere e soprattutto tatticamente ineccepibile. Nonostante una seconda palla di servizio piuttosto tenera, il kazako non ha concesso nemmeno una palla break in tutto il match, soprattutto grazie ad eccezionali doti di contenimento della forza dei dritti del suo avversario e un’intelligente scelta tattica di aspettare il momento favorevole per provare il vincente. Anche i numeri hanno dato ragione al tennista trapiantato ad Astana, che ha chiuso il match con più vincenti del suo avversario (24 i vincenti per lui, solamente 20 per Del Potro) e un saldo positivo tra questi e gli errori gratuiti (23 alla fine).

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Nonostante un atteggiamento troppo passivo, forse anche causato dal fisiologico bisogno di riprendere il ritmo dopo il lungo stop, Del Potro ha chiuso il match con più errori che vincenti (28 infatti i gratuiti che ha concesso nel match), ma riuscendo comunque a tenere a bada il kazako nei propri turni di servizio proprio grazie al colpo di inizio gioco. Se c’è qualcosa di positivo che l’argentino sicuramente potrà recuperare da questo match è proprio il servizio, con cui ha realizzato ben 13 ace a fronte di nessun doppio fallo.

Purtroppo per lui, in entrambi i tiebreak, la decisione di Kukushkin di rispondere un metro dietro la scritta “Sydney” ha ripagato il kazako, che è spesso riuscito a ribattere da quella posizione e piano piano riguadagnare campo prendendo di mira il menomato rovescio dell’argentino. Così, nonostante il supporto incondizionato di uno stadio che ama i suoi campioni passati e quello di una dozzina di argentini bardati di divise della nazionale calcistica e rumorosi con i loro cori d’incitamento, non c’è stato nulla da fare per Del Potro in entrambi i tiebreak, dominati dal gioco di ribattuta del numero 66 del mondo.

Ottima vittoria anche per Leonardo Mayer. L’argentino, testa di serie numero 5 del torneo, estromette Julian Benneteau col punteggio di 6-3 7-6, soffrendo solo nel secondo set, dov’è stato costretto al tiebreak prima di passare in semifinale, dove affronterà proprio Kukushkin. In semifinale anche Gilles Muller, che in due tiebreak, supera Bernard Tomic. Andamento lineare nel primo set. Più altalenante la situazione nel secondo parziale con Muller che salva 6 set point all’australiano e sciupa 5 match point prima di chiudere il match.

Risultati:

[Q] M. Kukushkin b. [WC] J.M. Del Potro 7-6(5) 7-6(3)

[Q] V. Troicki vs S. Bolelli

[5] L. Mayer b. [4] J. Benneteau 6-3 7-6(4)

G. Muller vs B. Tomic 7-6(3) 7-6(13)

 

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