Australian Open interviste, Murray: "Ho avuto un sorteggio molto duro, sarà difficile uscirne indenni"

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Australian Open interviste, Murray: “Ho avuto un sorteggio molto duro, sarà difficile uscirne indenni”

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Australian Open. Intervista pre-torneo ad Andy Murray

C’è qualche piccola differenza rispetto allo scorso anno arrivando qui. Parlaci di come è andata la preparazione e di come ti senti qui a Melbourne.
Lo scorso anno è stata certamente dura perché mi ero preparato abbastanza bene, ma mentalmente risulta sempre difficile entrare nel primo Slam e giocare incontri al meglio dei 5 sets. Non sai come il tuo fisico reagirà e quindi sei un po’ preoccupato mentalmente e ciò suscita apprensione. Quest’anno la situazione è diversa, il che va bene. La mia preparazione e l’allenamento sia a Miami che a Dubai sono andati molto bene, così come questa settimana. Quindi non vedo l’ora di iniziare.

James Ward è parso entusiasta sul lavoro che aveste svolto in inverno. Quanto in forma ti senti? Quanto giovamento potrà portarti tutto ciò?
Sì, mi sento in buona forma. Mi sono allenato bene a Dicembre. Ho cambiato  qualche cosa nel mio allenamento ed è stato anche divertente. Sono state idee fresche e mi sono piaciute. Ho lavorato molto sodo nella pausa invernale e mi sento bene.

Chi potrebbe essere la tua più grande minaccia in questo torneo?
Beh, ci sono un sacco di top players qui. Certamente uno di loro è Stan, che essendo il campione uscente avrà grande fiducia. Questa è anche una nuova esperienza per lui e sarà interessante vedere come gestirà il tutto. Viene da una vittoria in Coppa Davis e dal successo a Chennai la scorsa settimana. Quindi sono sicuro che sarà in fiducia, convinto delle proprie possibilità. Poi tutti gli altri naturali indiziati, soliti nomi. Possiamo aggiungere i giovani che si sono fatti notare lo scorso anno come Nishikori, Dimitrov e Raonic. Inoltre ci sono giocatori insospettabili che possono migliorare moltissimo durante la pausa invernale e presentarsi molto più forti alla ripresa. Sarà un torneo interessante. Gli Australian Open normalmente riservano delle sorprese. Sarà divertente da vedere.

Cos’è di questo torneo che ti si addice così tanto?
Beh, mi piace l’ambiente qui. Certamente i campi duri sono la superficie sulla quale mi esprimo meglio. Mi piacciono le palline che usano qui. Sono un po’ meno veloci di quelle usate agli US Open e mi piacciono. Poi se lavori bene durante la pausa invernale riesci sempre a fare bene all’inizio della stagione. Penso che il lavoro che ho sempre fatto a Dicembre mi ha aiutato molto qui.

E’ facile adattarsi ai cambiamenti che sono avvenuti nel tuo team durante la pausa invernale, e l’essere senza Danny? Non è un po’ strano tutto ciò?
No, no è strano. Io penso che sia positivo. Quando le cose non funzionano bene non si respira una atmosfera positiva. Non è bene per nessuno. E quando le cose cambiano e si lavora tutti insieme allora le cose migliorano. E i miei ultimi due mesi sono stati molto, molto buoni.

Kyle si è appena qualificato. Ha trascorso un po’ di tempo con te in Florida prima di andare da Bollettieri.
Si, ho visto un paio di games alla fine del match. Ho appena visto il suo allenatore. Mi sono allenato con lui a Miami per otto, nove giorni. E’ andata bene. Lui ha un ottimo atteggiamento. E’ molto calmo, e non si monta la testa. E’ sicuramente migliorato. Secondo me ha fatto notevoli miglioramenti negli ultimi sei mesi. Ha giocato meglio quando ci siamo allenati a Miami. Si è visto come ha reagito alla sua qualificazione per il primo Slam. Significa molto per lui. E’ fantastico. Un primo grande passo nella giusta direzione per lui.

So che i giocatori dicono di non guardare mai al sorteggio. Il tuo sorteggio dal quarto turno in poi, dita incrociate, sembra molto duro. Hai fatto del male a qualcuno che tira fuori questi sorteggi? Cosa pensi della possibilità di dover affrontare Dimitrov, Federer, Nadal e Djokovic sulla strada che porta alla vittoria?
Poco importa se guardo o meno il tabellone, tanto mi hai informato tu. (Ride).

E’ un piacere.
Certo, è un sorteggio molto duro. E’ molto difficile commentarlo. Se devi incontrare quella sequenza di campioni è certamente difficile uscirne indenni. Ne sono consapevole. Ma va bene. Comunque in questo tipo di eventi ci possono essere delle sorprese. E quindi bisogna sempre aspettare dopo ogni match chi sarà il tuo avversario, perché a volte le cose non sono poi così scontate. Per esempio se uno dicesse a Nadal cosa pensa di una eventuale sua uscita in semifinale dopo i guai fisici che ha avuto, penso che sarebbe molto contento. Comunque penso che sarà molto interessante vedere come vanno le cose. Certamente i nomi che abbiamo fatto danno l’idea delle difficoltà che mi attendono.

Al primo turno affronti un qualificato. E’ più difficile affrontare un qualificato o un top player visto che un qualificato ha già tre incontri e una maggiore familiarità con le condizioni ambientali? Può essere a volte più difficile?
Dipende… ad essere onesti. Sicuramente la maggiore confidenza con le condizioni di gioco rappresenta un vantaggio che aiuta. L’aver vinto tre incontri nelle medesime condizioni ambientali dà sicuramente sicurezza. Poi se incontri una delle prime teste di serie non hai molto da perdere. Però se giochi in uno dei campi principali puoi sentire la pressione di una nuova esperienza su un grande palcoscenico e questo può certamente pesare. Comunque può andare in entrambi i modi, perché a volte ho affrontato dei qualificati che hanno giocato estremamente bene perché sono riusciti a sfruttare le condizioni e hanno approfittato del fatto di non aver nulla da perdere. Altri invece si sono fatti condizionare dal grande palcoscenico e dalla folla che assiste al match. Quindi non si sa mai.

Ci sono tre britannici nel tabellone maschile.

Si, è fantastico. Ovviamente anche Liam Broady che è arrivato all’ultimo turno. Non so se Heather ha vinto..

Ha vinto.

Bello. Johnny Murray e mio fratello hanno vinto il doppio la scorsa settimana. Quindi è stato un buon inizio anno. Spero che Laura ritorni presto in forma e che possa presto tornare a giocare nel tour. Sarebbe bello se questo fosse un buon anno per tutti i tennisti britannici. Ma sono molto contento per Kyle. E’ bello vedere che anche Liam stia facendo molto bene. Hanno lavorato entrambi molto duramente. Quando vedi qualcuno lavorare con tanto impegno è bello poi vederne ricompensati i sacrifici,  vedere che entrambi stanno andando nella giusta direzione.

Cosa pensi dei giovani talenti Australiani?

Ci sono un sacco di giovani nel panorama maschile. Non so come vada per le donne. Non ho visto molte nuove ragazze. Ma per quanto riguarda gli uomini il movimento è molto forte. Ovviamente ci sono Kyrgios e Kokkinakis e ragazzi come Jordan Thompson anch’essi molto bravi. Hanno un sacco di giocatori che sono classificati tra la 100sima e la 200sima posizione in classifica. Anche l’avversario di Kyle Edmund oggi penso sia molto giovane e anch’esso australiano. Certamente hanno molto talento e un grande potenziale. Penso che gli australiani si divertiranno molto nei prossimi 10 anni a vederli giocare.

Traduzione di Massimo Fioravanti

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