Australian Open interviste, Dimitrov: "Tutto è andato come speravo"

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Australian Open interviste, Dimitrov: “Tutto è andato come speravo”

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Australian Open: Dimitrov b. Brown 6-2 6-3 6-2. L’intervista del dopo partita a Grigor Dimitrov

Il torneo è iniziato come ti aspettavi?
Si è stato un buon inizio di torneo per me. Naturalmente mi aspettavo potesse essere complicato.
Le condizioni atmosferiche erano buone. Penso sia stato abbastanza  complicato per entrambi prendere ritmo e abituarsi  al tipo di superficie. C’era abbastanza vento oggi, ma complessivamente è stato un buon inizio di torneo .

Ti sei prefissato degli obiettivi da raggiungere quest’anno?
Sì, io mi pongo sempre degli obiettivi da raggiungere, specialmente negli  Slam, non voglio naturalmente dire che gli altri tornei siano meno importanti,  ad ogni torneo cui io partecipo ci vado per vincere. Allo stesso tempo ti rendi conto che ogni torneo può cambiare l’intero programma. In pratica questo è il mio  obiettivo: vincere tutti i tornei a cui partecipo. Tutto può accadere. Ma non sono il tipo che si prefigge un obiettivo in particolare.

Da quando Roger Rasheed  e’ il tuo coach le tue prestazioni negli slam sono notevolmente migliorate. In quale modo credi  chei ti abbia fatto fare il salto di qualità?
Lavoro con Roger da più di un anno, penso che ci siamo incanalati dentro un giusto binario e tra di noi c’è un buon  rapporto. Penso che tutte queste componenti siano importanti se si vuole avere uno stretto rapporto collaborativo col proprio coach. Non è sempre facile. Ma allo stesso tempo penso ritengo che abbiamo trovato la giusta via per ciò che riguarda l’allenamento, la programmazione e per fare tutto nel modo migliore. Non penso che siamo ancora arrivati a un livello di perfezione, ma stiamo lavorando su questo sia durante il periodo dei tornei sia in quello della off-season. Roger ha apportato molti miglioramenti nel mio gioco specialmente nei piccoli particolari che fanno la differenza nei grandi match e nei turni decisivi, quarti, semifinali, finale.

Può essere d’aiuto il fatto che sia australiano?
Penso di si. Ma in ogni  caso mi sento davvero molto bene ogni volta che vengo qui in Australia. E’ come se gli Australiani mi avessero adottato, specialmente quando entri in campo e ci sono tutti i tuoi fans che tifano per te. Tutto ciò aiuta e aumenta la fiducia in te stesso. E’ leggermente diverso giocare qui in Australia, mi piace.

Conosci qualcuno tra i tifosi bulgari?
Non personalmente, ma penso che siano stati qui anche lo scorso anno ed è bello poterli ancora rivedere.

Dustin è un giocatore unico. Quali difficoltà hai avuto a giocare contro di lui? Forse è stato complicato prendere il giusto ritmo di gioco?
Si , non è mai facile giocarci contro. L’ avevo già incontrato sulla terra forse tre o quattro anni fa. Ricordo che furono tre set molto combattuti. Non sai mai cosa aspettarti contro di lui. Penso che la cosa più positiva per me oggi sia stato il fatto di essere entrato in campo rilassato. Sapevo ciò che dovevo fare, e ho avuto la sensazione di non avergli dato la possibilità di esprimere il suo gioco, di giocare i suoi colpi migliori. Penso che ciò lo abbia un po’ scoraggiato. Dopo un paio di break ho capito che il match stava andando dalla mia parte ma nonostante ciò sono rimasto ugualmente molto concentrato. E’ un torneo al meglio dei 5 set e non sai mai cosa può succedere.

Lo conosci personalmente?
Un poco.

Pensi che una personalità assennata possa contribuire ad avere successo e ad eccellere sul campo se si è un giocatore estroverso? Pensi che in questo modo si possa gestire meglio la pressione sui punti importanti?
Penso che aiuti, ma in alcuni casi può essere negativo se cominci a pensarci su. Non ci ho mai pensato a questo. Non penso di avere una tale personalità. Ma certamente se dovesse esserti d’aiuto in alcuni match, non può essere che un fatto positivo. Ma ad un certo punto si guarda solo a se stessi. Se giochi contro un tuo caro amico, per esempio, non puoi essergli così amico nel momento in cui ci giochi contro. Penso che sia così. Dall’altro lato tu puoi essere completamente diverso fuori, ma tutto viene deciso sul campo. Tu provi a dare il tuo meglio sul campo dimenticando qualsiasi altra cosa.

Ti consideri  un tipo timido fuori dal campo?
No.

Quali erano le condizioni climatiche sul campo quest’oggi? Sembravano molto ballerine.
Si lo erano molto. Questo e’ stato il maggior problema oggi. Ho iniziato il riscaldamento verso le 9.00 9.30 ed  era ancora abbastanza buio e  freddo. Ho pensato, mio Dio  sarà così tutto il giorno. Invece quando sono entrato in campo c’era il sole e un clima piacevole. C’era piuttosto vento direi.

Su quei campi non sono state installate le coperture. Pensi che il vento si senta di meno per il modo in cui sono stati costruiti?
Non ho pensato a questo. In alcuni momenti questo può aiutare ma non troppo.

Abbiamo visto Milos Raonic  con un nuovo taglio di capelli. Anche Nick Kyrgios ha un taglio particolare. Hai mai pensato di fare anche tu qualcosa di simile suoi tuoi capelli?
Penso di aver passato questa fase. Ho avuto diversi tagli di capelli. Ritengo che il mio taglio sia abbastanza carino. Vediamo come i ragazzi o la gente lo considera. Mi piace (ride).

 

Traduzione di Alessandro De Michele

 

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