Australian Open: Wawrinka in semifinale, battuto Nishikori in tre set

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Australian Open: Wawrinka in semifinale, battuto Nishikori in tre set

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Il campione uscente Stan Wawrinka si qualifica alle semifinali dell’Australian Open 2015 superando Kei  Nishikori con il punteggio di 6-3 6-4 7-6

S. Wawrinka b. K. Nishikori 6-3 6-4 7-6 (6) (Da Melbourne, Angelo Lo Conte)

Il primo quarto di finale odierno del tabellone maschile tra Stan Wawrinka e Kei Nishikori è il repeat del bellissimo match giocato a New York 2014 in cui il giapponese vinse 3-6 7-5 7-6 (7) 6-7 (5) 6-4 conquistando la prima semifinale di Slam della sua carriera. Per il nipponico, quella partita fu il preludio della straordinaria vittoria contro Novak Djokovic e di una bella quanto inaspettata finale di Slam persa conto un indiavolato Marin Cilic. Da quel giorno per Kei sono arrivati riflettori sempre accesi, un posto tra i primi cinque del mondo e l’affetto di un’intera nazione pronta ad osannare le gesta di un tennista che non potendo contare su mezzi fisici straordinari ha fatto e farà della regolarità e della velocità di movimento il suo principale punto di forza. E’ proprio l’affetto che il pubblico giapponese sempre tributa ai suoi beniamini a far si che in questa decima giornata dello Slam australiano, in cui piccoli sprazzi di sole si alternano ad un grigiore inusuale per l’estate locale, il settore stampa dell Rod Laver Arena sia praticamente invaso da cronisti nipponici mentre gli spalti siano letteralmente presi d’assalto dalla numerosa comunità giapponese residente a Melbourne che ha colto questa occasione per rinvigorire un orgoglio nazionale qui frustrato dall’eliminazione della nazionale di calcio nei quarti di finale della Coppa d’Asia.

Se Nishikori è ben sospinto dall’appassionato ma morigeratissimo tifo giapponese, Stan Wawrinka a Melbourne è praticamente a casa. E’ qui che è diventato “Stan the Man” interrompendo l’interminabile dominio negli Slam dei Fab Four, ed è sempre qui che nel 2013 aveva giocato una delle più belle partite viste negli ultimi anni portando un Djokovic in versione RoboNole ad un drammatico quinto set. In quella partita Stan aveva capito di essere finalmente vicino a poter battere quei quattro dominatori del tennis maschile che, per anni, concedendo soltanto le briciole ai comprimari, lo avevano portato a tatuarsi sull’avambraccio il meraviglioso motto beckettiano “ever tried ever failed no matter try again fail again fail better”. Stan è a casa dunque, e qui a Melbourne gioca con una leggerezza che travalica la pressione di dover difendere 2000 punti in classifica o di difendere un titolo. Lui è “Stan the Man” e di conseguenza  il pubblico non-giapponese è praticamente tutto per lui.

Con il senno di poi, l’epico precedente di New York preannunciava una grande battaglia che alla fine non c’è stata. Prima del match si parlava di eventuale quinto set e del fatto che Nishikori avesse perso solo due dei dodici match finiti al quinto della sua carriera. Già a fine primo set, però,  le domande avevano cominciato a vertire sulle possibilità del giapponese di fare partita contro un Wawrinka tanto ispirato, mentre alla fine del secondo parziale ogni dubbio era ormai fugato. Solo un rocambolesco tie-break del terzo ha fatto vacillare per un attimo le convinzioni maturate nel corso di una intera partita, ma un ace di Wawrinka (il ventesimo della partita) ha riportato tutto in ordine, qualificando il tennista svizzero per la sua seconda semifinale consecutiva in Australia nella quale troverà il vincente dell’incontro tra Novak Djokovic e Milos Raonic.

Nel pomeriggio australiano Wawrinka scende in campo con un piglio completamente diverso da quello mostrato contro Guillermo Garcia-Lopez, voglioso di mettere da subito pressione sul servizio avversario. Praticamente ingiocabile al servizio (concederà la prima palla break nel decimo gioco del secondo set), Stan sfrutta alla perfezione quel meraviglioso rovescio messogli a disposizione da madre natura, conquista il break nel quarto gioco e si porta 5-3 e servizio in meno di trenta minuti. Mentre Stan tiene velocemente e senza problemi, Nishikori suda le proverbiali quattro camice in ogni turno di servizio. Sul 5-3 il giapponese riesce ad impattare 30-30 ma un dritto vincente di Wawrinka e un gratuito di rovescio consegnano il primo set alle svizzzero con il punteggio di 6-3.

Nel secondo parziale Stan decide che quanto fatto finora non basta e quindi prova ad alzare il livello. Nishikori continua a soffrire tremendamente sul suo servizio, salva una palla break nel terzo gioco ma nulla può quando nel quinto Wawrinka prende a tirare vincenti da ogni angolo. Sul 4-2 Wawrinka ha altre tre palle break ed è qui che si ha l’impressione che oggi non ci sia davvero partita. Nishikori riesce a salvarsi e, come spesso accade nel tennis, quando si trova a rispondere per restare nel set riesce a procurarsi le prime palle break dell’incontro annullate dallo svizzero con una serie di prime terrificanti. Wawrinka ha imparato ad essere un top player e agisce di conseguenza. Il secondo set finisce 6-4 per lo svizzero che ora è in vantaggio due set a zero.

Nel secondo gioco del terzo set Wawrinka gioca un bruttissimo game di servizio in cui non mette dentro una prima e regala a Nishikori il primo break dell’incontro. Il numero cinque del mondo però restituisce immediatamente il favore facendosi contro-brekkare a zero. Passata la tempesta da qui in poi si segue la regola del servizio fino ad un tie-break che, iniziato in modo scontato, ha invece regalato le più grandi emozioni dell’incontro. Nel gioco decisivo Stan domina al servizio con tre aces e si porta 6-1 grazie ad terrificante vincente di dritto. Giunto a match point lo svizzero però spegne la luce e complice un Nishikori finalmente in palla si fa raggiungere sul 6-6. L’inerzia del tie sarebbe ora chiaramente nelle mani del giapponese, ma oggi per Kei non è proprio giornata. Uno sciagurato tentativo di palla corta consegna il sesto match point della partita a Wawrinka che, risvegliatosi, serve un ace centrale a 209 km/h prenotando un posto in semifinale.

Alla fine del match nell’intervista sul campo della Rod Laver Arena Stan Wawrinka ha dichiarato di essere qui per giocare un buon torneo senza avere la pressione di doverlo vincere per forza. Nishikori, d’altra parte, ha confessato di aver sbagliato troppo e di essersi sentito un po’ sotto pressione. Un buon torneo per lui comunque: è il nuovo che avanza.

 

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Leggi gli spunti tecnici di Luca Baldissera con Stan Wawrinka

 

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