Australian Open interviste, Sharapova: “Contro Serena farò tutto il possibile per cercare di vincere”.

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Australian Open interviste, Sharapova: “Contro Serena farò tutto il possibile per cercare di vincere”.

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Australian Open: M.Sharapova b. E.Makarova 6-3, 6-2, l’intervista del dopo partita a Maria Sharapova

Due finali dello Slam in meno di 12 mesi. Cosa significa per te ?
In realtà non la vedo così. Considero ogni partita come se non fosse la finale. Questa di solito è la mia mentalità. Cerco di avere fame quando scendo in campo. Ma, sì, sono decisamente orgogliosa di essere riuscita ad arrivare di nuovo in finale.

Quanto è speciale per te essere ancora in finale qui, agli Australian Open?
Lo è. So di aver giocato dei buoni match e di avere un buon record qui in Australia, fin da quando ero junior e poi quando sono diventata una professionista. Ho molti bei ricordi della Rod Laver Arena. Speriamo sia un’altra volta quella buona.

Il modo in cui hai giocato, soprattutto negli ultimi due turni, ti da molta fiducia per la finale ?
Sì, sono decisamente contenta. Oggi penso di essere stata solida. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare. Non avevo paura di un incontro fisico. Negli ultimi due turni credo che sia stato importante stare bene in campo nei primi games, cosa che ho fatto, anche se ero dietro, in particolare nel primo e nel secondo match. Quei momenti chiave sono stati molto importanti. Sono sicuramente felice di aver potuto vincere giocando in modo solido oggi.
Giocherai contro un’avversaria che è leggermente malata oppure contro una leggermente infortunata. Come ti senti?
Mi sento bene, grazie (ride).

Quando raggiungi la finale di un Grande Slam modifichi la tua preparazione dato che si tratta di una finale o mantieni la solita routine?
Di solito mantengo la solita routine. L’unica differenza è che ti manca da giocare solo una partita. Non ti stai risparmiando giocarne altre. Non devi giocare altri sei o sette incontri. Sai che questo è l’ultimo. Devi dare tutto quello che hai fino all’ultimo punto.

Sei più tesa del solito in una finale del Grande Slam ?
Sì, naturalmente. Penso che ognuno lo sia. E’ un momento così speciale. Penso che tutti lavorino per ore interminabili per arrivarci. Penso che non saremmo umani se non ci sentissimo più tesi del solito.
Ti senti più emozionata del solito?
Sì, naturalmente. Penso che ci sia eccitazione perché devi affrontare qualcosa di abbastanza grande.

Cosa gestisci la tensione? Ti siedi in una stanza con la musica? Vai a fare una passeggiata? Ti fai un un bagno? Come gestisci la tensione per cercare di essere a posto con la tua testa?
Di solito dipende da come mi sento. Ma non ascolto musica. Non mi faccio un bagno. Niente di tutto ciò. Di solito trascorro del tempo con il mio team e parliamo praticamente di tutto, della partita, di come ci sentiamo, cose del genere. Ma penso che dipenda da come la vedi e da cosa ti passa per la testa; va considerata come un’opportunità. E’ molto facile scoraggiarsi a causa di un grande palcoscenico e di un momento importante. Ma in realtà questo è ciò per cui si lavora. Questo è ciò che si vuole ottenere, così …

Sogni la partita?
Non sogno molto il tennis, per fortuna .

Parliamo un po’ di Madison Keys. Come la giudichi?
Lei ha giocato un torneo straordinario. E’ una gran giocatrice da molti anni. Una giocatrice molto potente in tutto, soprattutto con il servizio. La seguo da qualche anno ed ora sta scalando la classifica. Penso che qui abbia fatto il suo vero passo in avanti. Il potenziale che ha è enorme.

L’hai incontrata in Agosto e hai vinto in tre set. Cosa hai imparato da quella partita ?
Credo che fosse la prima volta che ci incontravamo. Era il primo turno. A lei piace colpire la palla in anticipo. Ha i suoi colpi. Ama dettare lo scambio. Non devo avere paura degli scambi lunghi. Ovviamente per me è importante entrare nello scambio quando serve. Se serve a 200 km/h, a volte la cosa non è delle più facili. Non so se ho mai servito così veloce. Per lei il servizio è certamente un grande vantaggio
Dopo 12 anni, può aiutarmi a lavorare un po’ di meno ricordandomi quando hai vinto un torneo salvando dei match point durante quel torneo?
Non so se sia mai successo .

Roma.
A Roma, oh.

Durante la finale .
No, non credo sia mai accaduto. Non penso.
Quando vai in fondo al campo e poi torni indietro, ti ripeti sempre le stesse cose ogni volta? Di restare positiva, che ce la puoi fare? Ti dai consigli per andare avanti?
Hai appena reso il tutto molto più complicato di quello che è ( ride ). Il tennis è uno sport particolare, punto dopo punto ci possono essere così tanti cambiamenti. Penso che si cerchi sempre di fare qualcosa di diverso, di progredire. Penso che sia un momento per me stessa, se ho bisogno di dirmi qualcosa di incoraggiante, se devo concentrarmi o rimettere il tutto a fuoco, oppure cambiare qualcosa. Sono solo un paio di secondi. Lo faccio da molto tempo. Mi aiuta e mi piace farlo.

E’ possibile che tu possa incontrare Serena in finale. Hai giocato delle partite difficili contro di lei. Cosa c’è nel suo gioco che ti dà tanto fastidio?
Penso la sua potenza e la sua aggressività, penso che ciò mi abbia sempre fatto essere un po’ troppo aggressiva, forse più di quanto avrei dovuto. Lei è brava nel far giocare alle avversarie quel colpo in più che non necessariamente si dovrebbe giocare. Sono stati match molto difficili per me, ma sono competitiva. Se le faccio giocare il suo gioco, perdo; farò tutto il possibile per cercare di vincere.
Hai messo a punto una nuova strategia per giocare contro di lei ?
Ho terminato la partita appena 45 minuti fa; ci lavorerò sopra.

Qual’è la tua fiducia in te stessa, dovendo giocare contro di lei?
Penso che la fiducia in me stessa debba essere piuttosto alta, dovendo giocare una finale di un Grande Slam. Non importa chi abbia di fronte e il fatto che io abbia un record terribile, per non dire altro, contro qualcuno. Non importa. Ci sono arrivata con un obiettivo. Mi spetta questo posto. Farò tutto il possibile per vincere il titolo .

Ekaterina è nella top 10 ora, credo sia al numero 9. Lei ha il gioco per quel ranking?
Assolutamente. Penso che sia una giocatrice che lo meriti e che sia diventata molto più costante negli ultimi due anni .
Cosa ti ricordi della semifinale del 2005 che hai giocato qui con Serena? E’ stata una battaglia tra voi ragazze .
Lo è stata. In realtà non mi ricordo molto. E ‘stata una battaglia molto fisica. E ‘stata dura perdere. Sicuramente ho avuto un sacco di occasioni. Ma è stata davvero dura perdere.

Se incontrerai Madison in finale sarai la favorita. Contro Serena partirai da sfavorita. L’etichetta di sfavorita ti va bene?
Sì, mi sta bene qualunque cosa.

Non c’è stato un momento della tua carriera in cui hai vinto due Slam contemporaneamente. E’ qualcosa a cui pensi?
Cosa intendi con “contemporaneamente” ? In un anno ?
Sì .
Certo Prima di tutto bisogna iniziare a vincerne uno. Questo è il primo obiettivo, immagino. No , non sono mai riuscita a farcela. Il primo passo è quello di cercare di vincere il primo, quindi …

Volevo dire in un anno solare. Sei la campionessa in carica dell’Open di Francia. Vincere il secondo, a questo punto ?
Sarebbe bello, sì ( sorride ).

Traduzione a cura di Marco Zara

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