Australian Open interviste, Djokovic: "Non ho giocato come avrei voluto, troppo difensivo"

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Australian Open interviste, Djokovic: “Non ho giocato come avrei voluto, troppo difensivo”

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Australian Open: Djokovic b. Wawrinka 7-6(1) 3-6 6-4 4-6 6-0. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

E’ stato un match caratterizzato da continui capovolgimenti. Ne sei uscito vincitore, ma è sembrata una vera fatica.
Onestamente non ho giocato come avrei voluto. Durante il match ho alternato momenti in cui giocavo come volevo e momenti in cui ero troppo sulla difensiva lasciando a Stan il comando da fondo. Ha trovato grande profondità nei colpi e quando è in controllo dello scambio è molto difficile giocarci contro. E’ stato un match molto emotivo e c’era grande tensione, come spesso capita incontri un top player in una semifinale Slam. Era ovvio aspettarsi una battaglia in cinque set visti i precedenti degli ultimi due anni qui a Melbourne; non ci siamo risparmiati, è stata vera battaglia. L’unica differenza sta nel quinto set completamente a mio favore, però anche nel primo game del quinto, Stan ha avuto possibilità per strapparmi il servizio, sbagliando colpi abbastanza facili. Intendo dire che in questi match particolari, dove si decide un finalista slam, la partita si gioca su pochi punti. In fin dei conti son felice e soddisfatto e sono contento di come ho affrontato mentalmente il match. Non posso dire lo stesso del mio livello di tennis.

È difficile rimanere concentrati e propositivi quando il tuo livello di gioco è al di sotto delle tue aspettative?
Ovviamente è difficile. Ci sono giorni in cui le cose non vanno come vorresti. Nel primo set sono stato abbastanza solido, ma non nel secondo. Nel terzo, ancora, ho avuto buoni momenti con il break nel quarto gioco. Ho sentito in quel momento che lui era alle corde, era in difficoltà e ho pensato che fosse quello il momento giusto per entrare definitivamente nel match. Ho cercato di mantenere il livello e confermare il vantaggio ma non ci sono riuscito. All’inizio son solito 2 a 0, ma ho perso il servizio subito dopo. Nel gioco successivo mi son portato avanti 40 a 0 sul suo servizio, ma non ho sfruttato le opportunità e così lui è rientrato nel match. Tutto ciò succede se non riesci a concretizzare diverse, troppe possibilità. Dall’altra parte quando trovi in grande giocatore come Stan puoi star sicuro che se non ne approfitti tu, lo farà lui. Per questo il match si è deciso al quinto set. Dopo aver perso il quarto parziale, ho capito che ce la saremmo giocata nei primi turni di servizio del quinto set. Mi son sentito meno sotto pressione e più rilassato di lui.

Hai detto che il momento cruciale è stato soprattutto all’inizio del quinto set. Cosa hai pensato quando il tuo avversario ha avuto la palla break al primo game?
Stavo giocando controvento ed è difficile giocare in quella condizione. È stato un game difficile: lui ha sbagliato un rovescio abbastanza semplice per lui, ma l’ha sbagliato più che altro perché era una palla break importantissima. Ho sperato e ho solamente cercato di rimanere concentrato sul punto successivo per poi portare a casa il game. Sapevo benissimo che se avessi tenuto il servizio avrei guadagnato molto in fiducia e così è andata.

Hai vinto il torneo quattro volte mentre Andy nessuna, però ha giocato tre finali. Pensi che questo sia un vantaggio per te?
Andy ha giocato molto bene in queste due settimane e secondo me dovrò offrire la mia miglior performance e giocare la mia miglior partita del torneo se voglio vincere. Si tratta di una finale e non c’è un reale favorito. Comunque qui in Australia abbiamo giocato due finali e una semi e potrei trovare un piccolo vantaggio, ma nulla più. Sono sicuro che sarà molto motivato a vincere il suo primo titolo qui. Giocherò al meglio per essere io il vincitore.

Andiamo indietro di 15 anni. Sei felice di vedere Andy giocare in una finale slam?
Bè certo, se la merita. Ha un bel gioco e una mentalità vincente. È uno che lotta, che ama la competizione. Si vede ogni giorno. Ha un ottimo team, si allena spesso e non si sottrae al duro lavoro e tutto questo alla fine paga. Ci conosciamo da tantissimo tempo ed è fantastico incontrarlo ancora in una finale slam.

Dopo questa partita, Stan scivolerà alla nona posizione del ranking. Ha detto ancor prima di entrare in campo che questo match sarebbe stato mentalmente devastante. Lo hai pensato anche tu? Magari è per quello che non sei riuscito ad esprimere il tuo miglior tennis?
A me non è sembrato poco motivato In campo. Nel secondo e nel quarto set ha giocato davvero bene; però posso capire di cosa stava parlando. Non è mai facile affrontare un torneo di questo genere da campione in carica. Senti una pressione altissima, tanti punti da difendere. Dopo questa partita scivolerà alla nona posizione e ovviamente una cosa del genere può cambiare molte cose. Per lui è stata un’esperienza nuova. Ma alla fine ti trovi in una semifinale di un torneo del Grande Slam e in campo non ti importa di quanto puoi essere stanco. Devi sempre cercare di fare del tuo meglio.

Hai visto qualche partita di Andy in questa nuova stagione? Come credi sia cambiato il suo gioco?
Cerca molto di più il vincente ed è sempre stato tra i miglior in difesa. È molto bravo a contrattaccare ed ha un grande servizio. In fin dei conti possiede un gioco molto vario. Se serve bene aumenta la sua fiducia sicuramente; probabilmente giocherebbe più rilassato, con i suoi colpi da fondo. Il suo diritto è migliorato a rispetto a qualche mese fa. I campi sono un po’ più veloci degli ultimi due anni e la palla rimbalza un po’ più bassa e tutto questo coincide con il suo gioco. Ha un bel rovescio coperto e si muove bene in campo. Sarà una match anche fisico, ne sono sicuro. Parliamo di una finale, daremo tutto in campo.

Qui hai vinto il tuo primo Slam e ora sei in finale per vincere il quinto. Cosa significa tutto questo per te?
Ha un enorme significato. Raggiungere una finale è già una grande impresa, ma è questo il match più importante per chi ha lavorato duro negli ultimi due mesi. È per questo che sei rimasto tanto tempo in campo, cercando la tua migliore condizione per vincere il trofeo, ed è questo che più importa. Darò il meglio, ne sono certo.

Traduzione a cura di Cesare Novazzi

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