Viktor Troicki, 29 anni e un nuovo inizio

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Viktor Troicki, 29 anni e un nuovo inizio

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Il tennista serbo, che spegne oggi 29 candeline, ha cominciato nel migliore dei modi la stagione 2015 con il titolo a Sydney. Dopo la squalifica di un anno per violazione del codice antidoping nel luglio del 2013, Viktor ha ripreso nell’estate del 2014 la scalata al successo. Ce la farà a realizzare il sogno dell’ambita top 10?

La stagione 2015 si apre con il definitivo ritorno di Viktor Troicki nel tennis che conta. Il tennista di Belgrado infatti si aggiudica l’Atp 250 di Sydney battendo nettamente in finale il kazako Mikhail Kukushkin per 6-2 6-3. Entrambi i finalisti provengono dalle qualificazioni ma, per il serbo, la vittoria australiana ha un sapore particolarmente dolce.

Viene da lontano Viktor. Dopo l’annus horribilis della squalifica per violazione delle regole antidoping, il tennista di Belgrado è ritornato alle competizioni nel luglio del 2014, ritrovando progressivamente un tennis di alto livello.

Tutto comincia durante l’edizione 2013 del torneo di Montecarlo durante il quale Troicki, durante un controllo antidoping, consegna il campione delle urine ma non quello del sangue, dichiarando di non sentirsi bene per sottoporsi al prelievo e credendo di poterlo fare nei giorni seguenti. Il serbo poi affermerà che anche la dottoressa addetta al controllo avesse acconsentito alla sua richiesta.

Tuttavia, il 25 luglio arriva per Troicki, come un macigno, la squalifica di 18 mesi dalla parte dell’ITF per violazione delle regole antidoping, squalifica che sarà poi ridotta a 12 mesi dal Tribunale arbitrale dello sport che ritiene che la mancanza del serbo “non era significativa“.

Il tennista serbo sarà estremamente provato da tale decisione e ribadirà più volte di essere totalmente estraneo al doping, così come di aver subìto un trattamento ingiusto da parte dell’Itf che gli aveva compromesso la carriera e la possibilità di raggiungere la tanto agognata Top 10.

Nel luglio 2014, alla fine dell’anno di squalifica e dopo essere sceso al n. 847 del ranking (al momento della squalifica era n. 53), Troicki rientra al torneo di Gstaad grazie ad una wild card, un rientro caratterizzato dalla grinta e dalla volontà di potersi riaffermare rapidamente nel circuito poiché il serbo batte subito il giovanissimo ed emergente Dominic Thiem, poi Andrej Golubev per fermarsi nei quarti per mano di Fernando Verdasco. Nei mesi successivi, Viktor partecipa a vari tornei challenger, dei quali si aggiudica quello di Banja Luka. All’Open di Shenzen sconfigge il n. 1 del seed David Ferrer per poi essere sorpreso nei quarti da Santiago Giraldo.

Insomma Viktor Troicki ritrova progressivamente buone sensazioni e la stagione 2014 si conclude complessivamente per lui con risultati incoraggianti.

E infatti il successo non si fa attendere.

A Sydney il serbo sorprende tutti e, venendo dalle qualificazioni, finisce per aggiudicarsi il torneo battendo Kukushkin, anche lui qualificato.

Attualmente Viktor è n. 44 Atp. È stato n. 12 nel 2011 e chissà che non possa, in questo 2015, raggiungere salire ancora e, perché no, raggiungere la top 10. Intanto l’anno nuovo gli ha portato il 2° successo in carriera, dopo quello ottenuto al torneo di Mosca nel 2010 e dopo altre 4 finali.

Grande amico di Novak Djokovic, Troicki ha inoltre il grande merito di aver regalato alla Serbia il punto decisivo del 3-2 nella finale di Coppa Davis contro la Francia  nel 2010, a Belgrado, sconfiggendo Michael Llodra – poi inconsolabile – 6-2 6-2 6-3  e permettendo così al suo paese di sollevare per la prima volta nella storia del tennis la celebre insalatiera d’argento.

Insomma, auguri di tanti altri successi a Viktor e buon compleanno !

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