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Povero Lucone, Barazzutti ha incontrato due capitani più bravi di lui

Ultimo aggiornamento: 08/03/2015 17:16
Di Redazione Pubblicato il 08/03/2015
4 min di lettura 💬 Vai ai commenti

E’ l’anno nero del nostro capitano, rimontato sia in Fed (avanti 2-0 sulla Francia poi vincitrice 3-2) che in Davis (con i kazaki). E Luca Vanni torna dal Kazakhstan avendo fatto il quinto uomo ed avendo nel contempo rinunciato a punti importanti per il suo ranking non giocando altri tornei sulla terra. E’ stato giusto portarlo ad Astana?

Lucone veniva da una grande gioia e da una grande soddisfazione professionale .
Sulla soglia dei trent’anni era finalmente riuscito a entrare in tabellone in un torneo ATP . Non solo . Era persino arrivato in finale perdendola non di molto . Molti erano stati però i punti guadagnati , tanto da portarlo vicino a un’altra soglia , quella di riuscire a entrare direttamente nel tabellone di uno slam : un sogno , un progetto quasi abbandonato , l’improvvisa possibilità invece di farcela . Mancavano pochi punti a Lucone per realizzare il suo progetto /sogno . Punti che era quasi sicuro di andare  a prendere in questi giorni sulla terra , considerato che il suo momento di grazia non era ancora finito .
Invece no . Invece arriva la telefonata di Barazzutti e Lucone , in una bella intervista dice “Come faccio a rifiutare la maglia azzurra ? Dopo tanti anni il mio sogno può aspettare ancora un po’.” Fantastico . Bravo Lucone . Povero Lucone .

Ma Barazzutti ? Cosa se ne faceva di un giocatore di trent’anni che fino al mese scorso non era neanche riuscito mai a entrare in tabellone di un torneo ATP ? Fatto sta che Lucone si è trovato suo malgrado a esordire sulla panchina di Davis nel disastro di Astana . Disastro che a mio modo di vedere è’ in gran parte addebitabile a Barazzutti . Negli ultimi due match a squadre Barazza ha preso due lezioni importantissime da due veri capitani che non si limitano a dire “Forza , forza, quello non sbaglia più ” ( un tuffo nostalgico , per me , nei vecchi tempi della mitica Coppa Italia ) o ad aprire e passare mezze naturali e mezze gassate .
Due capitani coraggiosi , la Mauresmo in Fed Cup e il condottiero dei Kazaki in Davis . Entrambi , sotto nel risultato , hanno guardato negli occhi i loro giocatori e hanno messo in campo nell’ultima giornata la sorpresa che non ti aspetti , fregandosene della classifica ma soprattutto mettendoci la faccia. E hanno vinto.
Cosa ha fatto invece il nostro capitano ? Prima stronca i sogni di un guerriero del tennis di seconda fila ormai vicino al fine carriera portandoselo inutilmente fino in Kazakistan ( dove sono le nostre giovani leve cui far fare esperienza di spogliatoio ?) , poi mette in campo un alterno Bolelli in singolare ( quando è invece un ottimo doppista ) al posto di un cavallo matto ma di razza come Fognini , poi l’ultimo giorno toglie Bollelli e butta in campo un Fognini cui non aveva consentito di entrare nel clima dei match di singolare . Un disastro . Povero Lucone .

Massimo Rossi


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TAGGED:Coppa Davis 2015
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