WTA Miami: Serena Williams, vittoria n. 700 per una semifinale show con Halep

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WTA Miami: Serena Williams, vittoria n. 700 per una semifinale show con Halep

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Al torneo WTA Premier di Miami scendono in campo per i loro incontri di quarti di finale la numero 1 e la numero 3 del mondo. La numero uno Serena Williams riesce a venire a capo di una partita soffertissima contro Sabine Lisicki solo dopo due ore di battaglia. Nella notte italiana, la numero tre Simona Halep gioca un gran tennis e conquista la semifinale ai danni di Sloane Stephens

[1] S. Williams b. [27] S. Lisicki 7-6(4) 1-6 6-4 (da Miami, NoMercy)

Il programma della giornata odierna al Miami Open si apre con la numero uno del mondo Serena Williams opposta alla tedesca Sabine Lisicki. Era dall’incredibile vittoria di Sabine su Serena di Wimbledon 2013 che queste due giocatrici non si sfidavano in un match ufficiale.

La partita parte secondo pronostico con entrambe a picchiare forte con tutti i fondamentali, nonostante si veda fin da subito che Serena non sta per vivere una giornata di grande ispirazione tennistica. Quando prende il campo fa male all’avversaria, ma sbaglia spesso e con il servizio fatica a trovare con continuità la prima. Al quarto game Williams trova il primo break del parziale e si trova a condurre 3-1, ma è solo l’inizio di una fase convulsa del primo set dove, nonostante Sabine giochi aggressivo e profondo, il punteggio è conseguenza di quanto Serena senta la palla. Lisicki infila infatti tre game consecutivi, di cui due break, e fa crescere in Serena nervosismo e insofferenza. Dopo aver subito il break del 3-4, Williams butta la racchetta in terra e si prende un warning e gli inaspettati fischi dello Stadium. Abbastanza strano infatti che il pubblico fosse schierato fin dall’inizio con Lisicki e abbia supportato con freddezza la Williams, nonostante sia residente onoraria della Florida e abbia vissuto per molti anni a Palm Beach, a poche miglia da Miami. Qualche incitamento sporadico, qualche “come on Serena“, ma la maggior parte degli apprezzamenti andavano per la giocatrice tedesca. La partita comunque gira ancora e le tenniste si strappano più volte il servizio fino ad arrivare al tie-break. Il punto decisivo è quello che si gioca sul 5-3 Williams, quando Lisicki trova una risposta profondissima che costringe Serena a colpire in allungo con il back di rovescio e ad infilare la rivale con un passante lungolinea bellissimo, ma molto fortunoso. Serena chiude il tie-break per 7-4 e riesce a vincere il primo set, nonostante tanti errori di dritto e un servizio non all’altezza dei giorni migliori, con solo il 48% di prime in campo.

Nel secondo set parte forte Serena, strappando il servizio all’avversaria, ma poi perde completamente la misura dei colpi e soprattutto la lucidità. Lisicki infila sei giochi consecutivi e chiude il set in 29 minuti per 6-1. Il livello della Williams è preoccupante, sbaglia tutti gli appoggi e non trova la prima di servizio. Il primo gioco del terzo set rappresenta il turning point della partita, quando sul 30-30 e servizio, Serena trova un dritto vincente dopo uno scambio tiratissimo e fa esplodere il suo “come on” liberatorio. Da questo momento, nonostante una prima di servizio sempre sotto al 50%, si iniziano a vedere sprazzi di vera Serena e il dritto e il rovescio tornano a girare come da copione. Il break del secondo gioco è quello che le porterà la vittoria finale per 7-6 1-6 6-3. Negli altri turni di servizio, solo ordinaria amministrazione da parte delle due giocatrici.

Partita bella solo nel terzo set, quando si è vista una Williams all’altezza della sua fama e nonostante questo, Lisicki non ha sfigurato e ha dato dimostrazione di essere una delle poche a poterla mettere in difficoltà. Avrebbe potuto anche vincere il primo set Sabine, che si è deciso su pochi punti, ma la sensazione che abbiamo avuto è che non appena Serena abbia aumentato il livello di concentrazione e i suoi colpi abbiano iniziato ad essere più incisivi, la partita fosse segnata. Williams sempre in corsa quindi per il suo ottavo Miami Open, in attesa di conoscere la sua avversaria che si deciderà stasera nella partita tra Simona Halep e Sloane Stephens.

A fine incontro Serena ha festeggiato con i tifosi la vittoria numero 700 nel circuito professionistico. Piccola curiosità statistica : come ci ha fatto notare per primo Salvo, uno dei nostri più preparati utenti, la WTA conteggia nel computo delle vittorie in carriera anche quelle ottenute nelle qualificazioni ai main draw dei tornei, a differenza di quanto faccia invece l’ATP.

 

[3] S. Halep b. S. Stephens 6-1 7-5 (da Miami, NoMercy)

Simona Halep e Sloane Stephens si sono incontrate per la quinta volta in carriera questa sera al Miami Open, nell’ultimo quarto di finale del tabellone femminile. I precedenti sono di due vittorie per parte, ma su cemento si sono giocate solo due partite e sono state entrambe vinte dalla giocatrice americana. Simona Halep, come per tutta la durata del torneo, ha molti supporters tra il pubblico e tante sono le bandiere rumene che sventolano dagli spalti. Questa è una cosa piuttosto curiosa, dato che la comunità rumena non è molto numerosa qui a Miami, ma Simona è stata seguita in tutte le sue partite (anche in quelle disputate sui campi secondari) da un grande numero di fans. Nonostante si giochi negli Stati Uniti, per la Stephens è quasi come giocare in trasferta.

La Stephens è quella che esce meglio dai blocchi di partenza e gioca un game d’apertura in risposta molto promettente. Aggressiva e propositiva, si procura due palle break che, anche se non concretizzate, fanno pensare ad una serata difficile per Simona Halep. Invece dal cambio campo inizia tutta un’altra partita con la tennista rumena che esprime un tennis stellare. Angoli, anticipo, profondità, ritmo e recuperi sono le armi che Simona userà per vincere otto dei seguenti nove giochi e ritrovarsi dopo 34 minuti avanti 6-1 3-0 pesante (termine di Tommasiana memoria che sta ad indicare la presenza del doppio break nel punteggio). Fino a questo punto non c’è partita e tutti i meriti sono di Simona che si esprime a livelli di eccellenza assoluta.

Ma nel tennis la partita non finisce fino alla stretta di mano con l’avversario nei pressi della rete e Halep deve essersi dimenticata di questo piccolo particolare. Forse rassicurata dal vantaggio di due break, gioca un pessimo quarto game e concede il primo break alla sua avversaria. Il tennis, si sa, è sport di equilibri sottili e Stephens sfrutta il momento di sbandamento della sua avversaria capitalizzando al massimo  i seguenti dieci minuti di partita vincendo quattro game consecutivi. Sembra di vedere un’altra tennista in campo, Halep sbaglia tutto in questi quattro game e permette alla sua avversaria di ritornare in partita. Un solido ottavo game al servizio vinto da Simona fissa il punteggio sul 4-4 e da questo momento si torna a vedere la giocatrice dei primi 34 minuti. Simona vincerà infatti tre dei seguenti quattro giochi chiudendo set e incontro per 6-1 7-5.

Il tennis espresso da Simona Halep nei primi 34 minuti di gioco è stato fantastico. Sloane Stephens non ha particolari colpe in merito, ha semplicemente perso da una giocatrice nettamente più forte di lei in questo momento. Per la Halep un momento d’oro che continua dopo la vittoria ad Indian Wells due settimane fa. Domani la grande sfida con Serena Williams per la finale anticipata di questo torneo.

 

 

Risultati:

[1] S. Williams b. [27] S. Lisicki 7-6(4) 1-6 6-4
[3] S. Halep b. S. Stephens 6-1 7-5

 

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