La federtennis USA intitola al grande giornalista Bud Collins la sala stampa dello US Open

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La federtennis USA intitola al grande giornalista Bud Collins la sala stampa dello US Open

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La United States Tennis Association ha annunciato la decisione di intitolare lo US Open Media Center a Bud Collins, storico giornalista e commentatore televisivo che nel 1994 è entrato a far parte della Hall of Fame del tennis

La sala stampa dello US Open da questo 2015 verrà intitolata a Bud Collins, il grande giornalista americano, inserito nella Hall of Fame del tennis nel 1994 e per 40 anni “columnist” del Boston Globe, che ha scritto numerosi libri e una straordinaria enciclopedia del tennis. Bud Collins, ammirato della passione con cui gli appassionati italiani seguivano il tennis ai tempi di Nicola Pietrangeli prima e di Adriano Panatta poi, ha scritto, fra le tante, una frase rimasta celebre: The British may have invented tennis but Italians humanized it (gli inglesi possono aver inventato il tennis, ma gli italiani lo hanno reso umano)”. Dell’amicizia di Bud e della sua compagna Anita, dopo tanti tornei e serate vissute assieme, negli Stati Uniti e a casa loro a Boston come in Italia e nella mia Firenze, mi sono sempre sentito onorato. E plaudo alla federazione tennis americana, l’USTA, che ha avuto questa grande idea di tributare un simile riconoscimento ad un giornalista che tanto ha fatto per diffondere e promuovere la conoscenza è la cultura del tennis nel suo Paese e nel mondo.

Bud Collins compierà 86 anni il 17 giugno. Giornalista dalla penna facile e’ stato spesso anche critico nei confronti dei dirigenti della federtennis americana. Questo non ha evidentemente impedito all’USTA di riconoscere i suoi grandi meriti. Scriverei e sottolineerei la stessa cosa se un domani la FIT intitolasse la Sala Stampa del Foro Italico ad un grande e meritorio giornalista come Rino Tommasi. Ma non credo che questo avverrà mai. Perché Tommasi fu ad un certo momento, nel 2000, candidato da un gruppo di appassionati – e senza che lui lo desiderasse “non chiedetemi di fare una telefonata o di andarmi a cercare un voto!”  – alla presidenza della Fit nello stesso anno in cui si presentò anche Angelo Binaghi (il cui proclama elettorale fu “Nessun presidente deve restare in carica più di due mandati, otto anni sono più che sufficienti”). Una colpa gravissima quella di Tommasi. Potete star certi che a lui la Sala Stampa del Foro Italico, peraltro impresentabile fino all’anno scorso (quest’anno non l’ho ancora vista) non la intitoleranno mai.
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