ATP Monaco di Baviera: pioggia, pioggia e ancora pioggia

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ATP Monaco di Baviera: pioggia, pioggia e ancora pioggia

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Dopo numerosi rinvii, annullato il programma odierno al torneo ATP di Monaco, con le finali del singolare e del doppio rinviate a domani. La sfida per il titolo fra Murray e Kohlschreiber è stata interrotta dopo appena 5 games. Dovremo aspettare domani mattina per sapere chi sarà il campione (ore 11:00)

Dalla regia dicono che dall’una  la pioggia darà un paio d’ore di tregua (i siti meteo da me consultati non sono dello stesso avviso) per cui le due finali verranno disputate in contemporanea sul campo centrale e sul campo 1.

In effetti smette quasi di piovere. Alle 12:30 Murray esce a riscaldarsi. Intanto sul centrale fervono i lavori, portano altra terra in campo per drenare il campo, dagli altoparlanti un’incoraggiante musica brasiliana  – mi ricorda gli inni delle scuole di samba al carnevale di Rio, ma ahimè siamo ad altre latitudini – fa da danza anti-pioggia. Tra il pubblico qualcuno compare in costume bavarese, è la Frühlingsfest, la festa di primavera (?!?) questo weekend, una Oktoberfest in piccolo, stand della birra e giostre, un Sant’Antonio senza il santo, o forse il santo è la birra.

Entrano in campo i finalisti del doppio sul campo numero 1. Passo al volo dal buffet (mia priorità, ahimè) e vado sul centrale. Come non detto, tutti fermi, un altro rinvio: rientrano ai box i doppisti prima di iniziare a giocare, non fanno a tempo a scendere in campo Murray e Kohlschreiber. Il pubblico con ombrelli e K-way resiste sugli spalti. L’arbitro vorrebbe già salutare tutti per oggi, è abbastanza convinto che non abbia senso rinviare oltre in giornata. Gli organizzatori ci sperano ancora, rinvio alle 15, ancora alle 15:30, ha smesso di piovere si gioca alle 16:00, intanto qui in sala stampa non mancano le occasioni per festeggiare, arriva la torta per il compleanno del responsabile ATP del torneo e poi Valentino Rossi ha centrato il podio n. 200 della sua infinita carriera! Gli attori della finale del singolare entrano in scena quando già ha ricominciato a piovigginare (gli omini della Rolex increduli scappano ad asciugare gli orologi) ma Giove Pluvio vuole essere chiaro, manda uno scroscio più forte, si rientra negli spogliatoi. Ultima decisione alle 17:00, si gioca alle 17:15. L’illusione dura davvero poco: dopo appena 23 minuti di gioco alla fine si convincono i crucchi: si gioca domani mattina alle ore 11:00 (sembra che nella mattinata potrebbe non piovere). Si riprenderà sul punteggio di 3-2 per Kohlschreiber, servizio Murray. Tour de force per i due giocatori in vista di Madrid: un po’ più facile per lo scozzese che quantomeno beneficia di un bye al primo turno, peggio per il tedesco che entrò martedì dovrà giocare il suo match di esordio contro un qualificato. E se Kohlschreiber dovesse superare il primo turno, i due si incontrerebbero (di nuovo, ammesso che domani si riesca a giocare) subito nel secondo turno di Madrid. Qualcuno scherzosamente ipotizza che il vincitore del match di Madrid potrebbe essere eventualmente proclamato campione di Monaco.

I due al Roland Garros lo scorso anno ci avevano già abituato a tempi lunghi e rinvii, ma in quell’occasione era stato il tennis giocato a rendere estenuante il loro incontro. “Estenuante” come ha definito la giornata odierna Kohlschreiber rientrando negli spogliatoi quando ancora non era stata presa la decisione finale di rinviare a domani “Non è mai piacevole aspettare per pioggia. Ho trascorso tutto il giorno a smanettare (è l’unica traduzione che riesco a fare di qualcosa detta in tedesco e tradottami in inglese ed a gesti da un gentile collega tedesco) al telefonino. Entrambi vogliamo giocare questa finale e sarebbe un peccato se il torneo restasse senza vincitore”.

Molto (infondatamente) ottimisti questi tedeschi. Però lasciare il pubblico in sospeso così a lungo (al pari di venerdì) ammassato nei pochi spazi coperti, quando le previsioni non lasciavano in verità molto spazio, forse non è proprio carino

Pioggia hai vinto. Prendo la mia valigia e posso partire (il lavoro chiama) dispiaciuto di non aver potuto portare a termine il mio piacevole compito (Silvia, mi dispiace, emergenza cronache da Monaco per domani! E comunque grazie per la continua collaborazione a distanza). Ciao Monaco, ciao “città più settentrionale d’Italia” e la prossima volta ti vorrei senza pioggia per cortesia (intanto il mio caro 3bmeteo mi dice che da martedì ci sarà un’ondata di caldo africano dalle mie parti, sarà che mi prendo una mia personale vendetta sulla pioggia e ci scappa il primo bagno?).

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