ATP Madrid: Murray in rosso non si ferma, sarà finale con Nadal

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ATP Madrid: Murray in rosso non si ferma, sarà finale con Nadal

La miglior versione di Rafael Nadal da 11 mesi a questa parte supera Tomas Berdych nella prima semifinale del Masters 1000 di Madrid che compete nel primo set ma si arrende alla distanza. In finale sfiderà Andy Murray, che supera uno spento Nishikori e raggiunge la seconda finale consecutiva sul rosso

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[3] R Nadal b. [6] T. Berdych 7-6(3) 6-1

Nadal-Berdych

Un Rafael Nadal sempre più convincente si libera di Tomas Berdych in due set (7-6, 6-1) e si qualifica per la finale a Madrid. Rafa per ora sta giocando appena meglio del suo rivale di turno, e come spesso è successo nella
sua carriera ha migliorato giorno dopo giorno fino alla finale. È la settima in questo torneo dove è idolatrato e di cui potrebbe un giorno comprare i diritti. Berdych ha resisitito benissimo nel primo set ma ha giocato male il tie-break e nel secondo è stato travolto dal dritto di Nadal.

Vallverdu ha aggiunto qualcosa al suo gioco e i risultati si sono visti con la finale a Monte Carlo e anche qui a Madrid. Nel primo set Berdych ha avuto percentuali basse di prime ma ha servito bene nei punti importanti: ha fatto tutto bene fino al tie-break, quando è rimasto ad aspettare e Rafa lo ha infilzato con almeno tre dritti di altissimo livello.

Iniziava bene Berdych portandosi 3-2, solido al servizio e col dritto. Nel sesto gioco Nadal discuteva con l’arbitro per una prima palla che sfiora la riga ma è fuori. Esce bene dallo 0-15 con una batteria di dritti ma Berdych resta lí, forte con le gambe, e il pubblico capisce che è una minaccia. Appena Rafa gioca corto, il ceco entra col dritto. Non può aspettare, deve uscire dalla trincea: costruisce uno 0-30 e un erroraccio di Berdych gli dá la prima palla break. Il ceco annulla con un ace a 217 km/h.

Grande equilibrio in campo e si scalda la Caja Mágica quando Berdych serve sul 5-5 e Rafa connetta un dritto vincente per il 40-40. E per un attimo appare il vero Nadal con un “banana shot” che atterra sulla riga e gli porta la palla break: Berdych non mette la prima ma Nadal sbaglia clamorosamente la risposta. Il ceco ringrazia e si porta 6-5 con due bordate. In due punti successivi si è visto il meglio e il peggio di Rafa.

Il tie-break è dominato da Nadal dal 3-2 in avanti, perchè Berdych non trova il modo di attaccare e di colpo si fa piccolo, piccolo. Il suo dritto oggi ha funzionato bene ma il rovescio lo ha tradito più di una volta mentre il dritto di Nadal è stato al livello dei tempi migliori.

Nel secondo set Nadal si lasciava andare e giocava benissimo con entrambi i colpi: entrava senza paura nel campo e per Berdych ormai era una questione di tempo. L’inerzia era tutta dalla parte dello spagnolo e gli sguardi a Vallverdu non promettevano  niente di buono. Si lamentava per i tanti ventagli in tribuna in questa giornata caldissima a Madrid: l’arbitro gli risponde che non saprebbe come fermarli. Tra un doppio fallo e un rovescio sballato Berdych veniva surclassato nel finale del match e Nadal chiudeva comodamente una partita piacevole nel primo set e deludente nel secondo.

“Tomas era molto pericoloso, sta giocando benissimo in ogni torneo e questa è forse la miglior partita che ho giocato quest’anno. Quando sono arrivato qui non ero sicuro nemmeno di passare il primo turno: questa era la situazione” ha detto Nadal subito dopo il match intervistato dalla tv spagnola La Sexta.

[2] A. Murray b [4] K. Kishikori 6-3 6-4

Nishikori-Murray

Andy Murray è il secondo finalista del Masters 1000 di Madrid dopo aver battuto in due rapidi set il finalista della scorsa edizione Kei Nishikori (6-3, 6-4). Murray è stato più solido e propositivo durante tutto il match, confermando il buon momento di forma dopo il titolo vinto a Monaco di Baviera, il primo sulla terra rossa. Quella di domani sará la prima finale su terra in un 1000 per lo scozzese e il pubblico di Madrid può essere soddisfatto: Rafa contro uno dei Fab Four garantisce sempre il pieno al botteghino.

Fin da subito si ha l’impressione che Murray abbia più energia e Nishikori salva due palle break giá nel terzo game. Entrambi arrivavano da diverse vittorie consecutive sulla terra ed era difficile fare un pronostico prima del match. Nishikori ha deluso i suoi tanti fans mostrandosi più nervoso e falloso del solito.

È stato un duello tra due pesi medi di categoria, e pur perdendo il giapponese ha giocato i migliori punti dell’incontro con alcune palle corte da applausi. Il break decisivo nel primo set arriva sul 3-3 in parte grazie a un’altra splendida palla corta, questa volta dell’ex camione di Wimbledon.

L’angolo di Murray è sempre molto presente, spinge Andy punto dopo punto improlandolo di non perdere la calma e di non rovinare tutto. Nishikori sembra molto più solo in campo, pochi gli sguardi al suo team: nessun dolore quando perde il servizio, ma si vede che sta cominciando a sanguinare. Murray confirma il break e nel game successivo azzanna con la risposta e chiude 6-3. In entrambi i set Nishikori cederà il servizio nell’ultimo game, segno di poca fiducia ed energia.

Le palle corte non scalfiscono le certezze di Murray nemmeno nel secondo set, e Nishikori è sempre dietro a rincorrere,nel punteggio. Niente molle nelle sue gambe stasera, solo farfalle nella testa. Ci prova in realtá e strappa il servizio sull’1-1, ma viene subito ripreso. Murray cresce, Nishikori è scarico e lascia Madrid con qualche rimpianto.

Murray raggiunge Nadal in finale per la sfida nº21 tra i due: Rafa conduce 15-5 e non perde con il britannico dalla finale di Tokyo 2011. Nelle tre finali giocate Murray è avanti 2-1

 

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