È necessario andare a ritroso nel tempo per più di 10 anni per trovare nuovamente due giocatori australiani tra le teste di serie in un torneo Slam: per la precisione, bisogna tornare a Wimbledon 2004 dove Mark Philippoussis (finalista l’anno precedente insieme a Federer) e Lleyton Hewitt (vincitore nel 2002) si fermarono, rispettivamente, negli ottavi e nei quarti del torneo londinese.
Dopo quasi un ventennio di battaglie in giro per il mondo, la carriera di Hewitt è oramai agli sgoccioli, a gennaio Rusty abbandonerà le scene dopo il ventesimo Open d’Australia della carriera, ma niente paura: la next generation del tennis australiano sembra finalmente matura al punto da poter raccogliere l’eredità dell’ultimo grande guerriero Aussie.
Nonostante un approccio difficile al rosso europeo, Bernard Tomic rimane infatti uno dei giocatori più in forma di questa prima parte di stagione: la cura Tony Roche sembra aver destato il nativo di Stoccarda da quel sonno agonistico che ne aveva minato la crescita negli ultimi anni e ora la posizione 28 in classifica, che gli garantisce un grande vantaggio a Parigi, sembra un trampolino di lancio piuttosto che un traguardo raggiunto.
Discorso analogo per Nick Kyrgios: il ventenne di Canberra, grazie allo scalpo di re Roger la settimana scorsa a Madrid, ha centrato il proprio best ranking (numero 30) garantendosi l’ingresso nel seeding a Parigi e mostrando di poter essere competitivo anche sulla terra battuta. Dopo i quarti a Melbourne, riuscirà a raggiungere la seconda settimana anche a Pairigi?
Sirene francesi anche per Thanasi Kokkinakis: gli organizzatori del Roland Garros hanno deciso di premiare il diciannovenne, fresco di top 100, con una wild card per il main draw del torneo, dove l’australiano cercherà di confermare i progressi mostrati in questi ultimi mesi.
Francesco Foschini
