Roland Garros
Tra poche sorprese e grandi attese, parte la seconda settimana del Roland Garros
Non ci si è divertiti tantissimo questa prima settimana a Parigi. Ma oggi comincia un altro torneo che promette di rendere il Roland Garros 2015 indimenticabile

A poche ore dall’inizio degli ottavi di finale dello Slam più sentito degli ultimi anni proviamo a fare un bilancio di quanto accaduto sin qui nel singolare maschile e scoprire cosa sembra ragionevole aspettarsi da oggi in poi.
Cominciamo col dire che in pratica non ci sono state sorprese. Non è soltanto la mera considerazione che tra i 16 giocatori rimasti appena 3 non erano comprese tra le teste di serie (Chardy, Sock e Gabashvili) – con il solo Gasquet che non era tra le prime 16 – ma soprattutto l’andamento dei match ha reso un po’ noiosa questa prima settimana, a meno di non trovare motivi di interesse più eccentrici. Dei primi 8, solo Murray, Berdych e Ferrer hanno lasciato qualche set per strada, e pochissime partite “minori” sono andate contro pronostico. Prima fra tutte ovviamente quella di un involuto Dimitrov, speriamo l’erba sappia rigenerarlo dopo questa disastrosa stagione sul rosso, che ormai dal lontano 2013 non vince un set a Bois du Bologne. Le altre si contanto con le dita di una mano: quelle di Garcia Lopez contro Johnson; forse di Kohlschreiber contro Andujar; chissà se va annoverata tra questa quella di Gulbis, forse definitivamente perduto per grandi scenari. E se non ci avesse pensato Monfils a rendere qualche match un po’ meno freddo – anche se riccorrere alla “Marsigliese” per sbarazzarsi di Cuevas sembra un filo esagerato – davvero sarebbe stata una settimana sprecata: si poteva partire dagli ottavi di oggi.
Insomma, alla fine questa prima settimana è servita a cercare segnali sulle condizioni dei pezzi grossi e soprattutto sui due che sono attesi alla sfida delle sfide, quella che dovrebbe giocarsi – Gasquet e Sock permettendo, ma suvvia – mercoledì 3 giugno, tra il 9 volte vincitore di questo torneo e il candidato al Career Grand Slam. I primi tre turni ci hanno detto pochino. Entrambi avrebbero potuto avere una piccola preoccupazione (Almagro e Kokkinakis) ed entrambi l’hanno superata senza neanche accorgersene. Troppo ampio il divario con gli altri due sparring partner per capirne di più. E attendersi notizie più precise prima di mercoledì non sembra plausibile. Insomma i due si presenteranno all’appuntamento portandosi dietro certezze e insicurezze accumulate nei mesi precedenti, più che qui. Inutile dire chi tecnicamente è il favorito; se proprio si vuol trovare qualche segnale, questo torneo, come si diceva, non ha avuto sorprese…
Ma se tutto ruota intorno al quarto di finale più atteso degli ultimi 20 anni, il resto non è semplice contorno. Il terzo incomodo della parte alta del tabellone, Andy Murray, contro Sousa è tornato per un’oretta l’avvilente tennista troppe volte visto in giro per il mondo. Ma tranne quella parentesi lo scozzese ha molto impressionato, soprattutto contro Kyrgios. Non tanto per la vittoria – dovrà attendere ancora molto l’australiano per mettere a posto i tasselli – quanto per la sicurezza con cui Andy ha letteralmente surclassato il povero Nick. Lo scozzese continua ad avere alcuni passaggi a vuoto che non si potrà permettere in semifinale, ma è di un altro livello rispetto a Chardy e Ferrer.
La parte alta si chiude qui, ma la tanto bistrattata metà bassa del tabellone – nascosta dal Goldrake contro Mazinga di mercoledì prossimo – promette scintille. Forse addirittura a partire da oggi quando il vecchio Re dovrà tastare il polso a “Mister 5 set”. Se lo spiritoso pubblico parigino ha scomodato l’inno nazionale per Cuevas chissà cosà si tirerà fuori contro Federer. Ed è forse un peccato, per chi è assetato di sangue, che lo svizzero sia troppo benvoluto per far arrivare i francesi allo stadio con la coccarda tricolore. Comunque vada ci si dovrebbe divertire. Se è vero che le ultime 4 partite possono aver insinuato dei dubbi nella testa di chi ha raggiunto per l’undicesima volta di fila gli ottavi a Parigi val la pena di ricordare che è anche vero che Gael ha vinto partite che contavano pochine e ha faticato moltissimo. In ogni caso per Federer i problemi oggi cominciano ma non finiscono certo qui. Nel caso andasse bene lo aspetta un altro derby con Stan the Man, un tipo da cui c’è da attendersi di tutto, persino che perda contro Simon.
Last ma tutt’altro che least è rimasto Kei Nishikori, che non ha speso nulla, non spenderà nulla neanche oggi e quindi può impostare il suo torneo sulla distanza delle tre partite. Fin qui il giapponese si è soltanto allenato e visto che buona parte dei suoi problemi è stata fin qui legata al fisico gracilino ha un’occasione che sarebbe un delitto sprecare. Non trovarlo domenica prossima ancora qui sorprenderebbe moltissimo; non trovarlo venerdì è praticamente impossibile.
Comunque vada, questo torneo lo ricorderemo a lungo. Vinca Djokovic, Nadal, Murray, Nishikori, Wawrinka o Federer – impossibile che possa essere un altro – il Roland Garros 2015 verrà raccontato a lungo. E forse l’esiguo antipasto è servito a farci apprezzare maggiormente le portate principali.
evidenza
Roland Garros Day 5 LIVE: Zeppieri sotto di due set contro Ruud, Sinner in campo contro Altmaier, Cocciaretto contro Waltert
Vivi con noi la quinta giornata da Parigi con cinque azzurri protagonisti.
Rune avanza senza giocare grazie al forfait di Monfils

13:26 – Poco da fare per Zeppieri contro Ruud, il norvegese avanti di due set: 6-3 6-2 sullo
12:50 – Rybakina batte Noskova 6-3 6-3 sul Suzanne Lenglen. Ora in campo Jannik Sinner contro Daniel Altmaier ed Elisabetta Cocciarett
11:30 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quinta giornata per allineare il tabellone al terzo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Zeppieri, Sinner, Vavassori tra gli uomini. Cocciaretto e Paolini tra le donne
Flash
Roland Garros, Arnaldi analizza la sconfitta con Shapovalov: “Sono mancato nei momenti importanti”
“La partita è girata su pochi punti” dichiara Matteo Arnaldi. “Ma giocare contro ex top ten mi aiuta a crescere”

Matteo Arnaldi può reputarsi soddisfatto del suo Roland Garros. Intanto, perché ha portato a casa la prima vittoria in un Major in carriera, e poi perché ha strappato un set al n° 32 ATP Denis Shapovalov al secondo turno, in un incontro, poi perso in quattro parziali, che forse con un pizzico di esperienza e malizia in più avrebbe potuto allungare ulteriormente. Presentatosi alla stampa nel post-match, di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.
D. Matteo, qual è stata la difficoltà maggiore?
MATTEO ARNALDI: “Mah, non saprei dirtelo in questo momento. Sicuramente non era una partita semplice. Lui è molto discontinuo perché alterna fasi in cui gioca molto bene ad altre in cui commette qualche errore, e per questo non mi ha dato continuità. Ha giocato meglio nei momenti importanti, mentre io in quei frangenti non sono riuscito a fare la differenza. Alla fine il match è girato su un break per ogni set. Io potevo prendere vantaggio nel terzo e quello poteva significare un risultato finale diverso, ma va detto che lì è stato bravo anche lui”.
D. Una curiosità. In questi giorni in cui ti stai allenando a Parigi e vedi altri giocatori nella loro quotidianità, c’è qualcosa che hai carpito da loro nella routine, nel modo di approcciare le partite? Qualcosa che ti possa essere utile per progredire.
MATTEO ARNALDI: “Sinceramente mi faccio un po’ gli affari miei (ride, ndr). Io e il mio team abbiamo le nostre idee. Certamente mi sto abituando a stare in questo ambiente, nel quale non sono solito trovarmi. Ma sinceramente faccio le mie cose come sempre”.
D. Senti, invece secondo te cosa è mancato per fare di più?
MATTEO ARNALDI: “Sono mancato nei momenti topici, semplicemente. È ciò che ha fatto pendere l’ago della bilancia in suo favore. In più, lui certamente ha fatto una buona partita, mentre io no. Se fossi riuscito a comportarmi meglio in qualche frangente, saremmo qui a parlare di un altro match e forse di un altro punteggio. Meriti suoi, senz’altro, ma anche qualche demerito mio”.
D. Abbiamo visto che, soprattutto nel terzo set, insistevi parecchio sul dritto di Shapovalov. L’avevate preparate così?
MATTEO ARNALDI: “Senza dubbio lui stava commettendo diversi gratuiti con il dritto. Per questo ho cercato di insistere un po’ di più da quel lato”.
D. Cosa ti porti via di buono da questo Roland Garros?
MATTEO ARNALDI: “Intanto la prima vittoria a livello Slam e tanta esperienza. Poi ho giocato i primi match tre su cinque, e questi sono i fattori più importanti. E mi ha fatto bene anche disputare partite contro tennisti di un certo valore, come Shapovalov stesso, ex n° 10 ATP. Ciò mi darà più consapevolezza per i prossimi match e tornei”.
D. VANNI GIBERTINI (Ubitennis) – Qual è il tuo rapporto con l’erba?
MATTEO ARNALDI: “Non l’ho mai vissuta tanto in realtà. Ci ho giocato quando ero Junior e l’anno scorso ho disputato una sola partita. Al momento non abbiamo programmato di giocare tanti tornei prima di Wimbledon, anche perché non so ancora se lì sarò direttamente in tabellone oppure no. Cercherò di racimolare ancora qualche punto in qualche Challenger in Italia, credo su terra, e poi si vedrà”.
Flash
Roland Garros, preview day 5: Sinner per dare un segnale, grande interesse per Karatsev-Tiafoe. L’occasione di Cocciaretto, le certezze di Swiatek
Partite fondamentali per i due azzurri. Di interesse l’incontro tra il russo e l’americano, occhio alla n.1 e soprattutto alle condizioni di Zverev

L’edizione del Roland Garros di quest’anno sta ogni giorno regalando sempre più emozioni. Sia soddisfazioni tricolori che partite da incorniciare e ricordare con il sorriso per chissà quanto tempo. Così tante che diviene quasi difficile sceglierne solo cinque, tanta è l’abbondanza che si potrebbe avere. Ma vediamo se anche oggi saremo bravi a indovinare quelle proprio irrinunciabili.
[Q] Aslan Karatsev – [12] Frances Tiafoe
Quei bravi ragazzi- Potrebbe essere, pochi giri di parole, la partita del giorno. Da una parte un Karatsev apparso in formato 2021, con una ritrovata fiducia e risultati in crescendo; dall’altra un Tiafoe che sta facendo di tutto per dimostrare come della terra (e non è l’unico) non veda l’ora di liberarsene. Un match dai mille volti, dal sicuro equilibrio e garanzia di divertimento: l’americano ama dare pochi riferimenti, giocare palle corte, correre a rete…tutto il contrario del russo. L’ex semifinalista dell’Australian Open risponde quasi in braccio al giudice di linea e si esalta nel palleggio lungo, con i suoi movimenti non proprio da scuola tennis ma decisamente efficaci. Ha già giocato 4 partite qui a Parigi, venendo dalle qualificazioni, e sembra ben determinato ad andare avanti. E, non prima delle 14:00 sul Mathieu, è innegabile che abbia anche ottime chance di riuscirci, come sono ottime anche quelle che conducono all’ennesimo quinto set. Anche i bookmakers sono abbastanza d’accordo: la vittoria dei due è alla pari su Bet365 a 1,91, mentre Sisal e Snai favoriscono di un pizzico Karatsev, quotandone l’affermazione rispettivamente a 1,80 contro 1,95 e 1,83 contro 1,95 di nuovo.
[8] Jannik Sinner – Daniel Altmaier
The Italian dream- Apparentemente nulla di proibitivo, per Jannik. Ma, appunto, solo in apparenza. L’eliminazione di Medvedev ha scavato una voragine nel tabellone, passando gran parte della pressione di arrivare in fondo proprio all’altoatesino, chiamato a dimostrare definitivamente di poter dire la sua anche negli Slam. Il test Daniel Altmaier è però tutt’altro che semplice, con il suo tennis brillante e godibile. Un giocatore in fiducia, in risalita nel ranking, e soprattutto sulla sua superficie preferita, su campi apparsi anche abbastanza pesanti. Sinner dovrà essere bravo ad entrare con prepotenza nello scambio e tenere ben saldo il pallino del gioco, così da imporre un ritmo più alto che alla lunga diverrebbe insostenibile per l’avversario. Una partita, quella che inizierà non prima delle 12:30 sul Lenglen, che il n.8 del tabellone dovrà essere bravo a vincere prima di tutto psicologicamente, così da dare un bel segnale al torneo tutto. Su questo le quote sembrano decisamente avere fiducia: l’affermazione di Sinner è pagata 1,08 all’unisono da Sisal, Snai e Bet365, che pagano invece rispettivamente a 7,50, 7,75 e 8 l’upset del tedesco.
Elisabetta Cocciaretto – [Q] Simona Waltert
L’incontro col destino- L’occasione, per Elisabetta Cocciaretto, di raggiungere per la prima volta in carriera un terzo turno in un Major e puntare alle prime 40 al mondo, è davvero troppo ghiotta. Affronta un’avversaria modesta, che ha però già giocato quattro partite a Parigi, venendo dalle qualificazioni, dunque conosce un po’ meglio la situazione ambientale e la tenuta dei campi. Un piccolo vantaggio, che comunque non toglie la certezza che l’azzurra, specie dopo la prestazione maiuscola in cui quasi ha portato a spasso Kvitova, sia nettamente favorita. Dovrà giocare una partita solida, non con tanti vezzi ma cercando una buona percentuale di prime e soprattutto non disdegnare lo scambio contro una giocatrice con un diverso peso di palla che alla lunga potrebbe sentire la pressione. E se al tutto si aggiunge che l’eventuale sedicesimo sarebbe contro Pera o Vekic, il match che inizierà non prima delle 12:30 appare ancora più importante. E anche qui i siti sono abbastanza convinti della favorita: la vittoria azzurra è a 1,23 su Snai, a 1,25 su Bet365 e Sisal, mentre il miracolo Waltert è a 3,75 su quest’ultima, contro il più alto 4 delle altre due.
[1] Iga Swiatek – Claire Liu
La giovane despota- Non sarà, tendenzialmente, una partita che nasconde troppe insidie per Iga Swiatek, siamo onesti. E allora perché inserirla? Semplice: è pur sempre la campionessa in carica e n.1 al mondo e se ne sta parlando troppo poco in questi giorni. Anche le partite più banali vanno sempre visionate con attenzione per capire la condizione e le reali possibilità di una top player. Dall’altra parte Claire Liu, americana che non è esattamente un’amante della terra rossa, dovrà cercare di limitare i danni e concentrarsi più sul lato destro della polacca, confidando chiaramente anche in una sua partita non brillantissima e in qualche errore di troppo. Tutto questo almeno per permettersi una partita pari sullo Chatrier. Il match, che dovrebbe iniziare alle 13:45, offre comunque lo spettacolo di vedere Swiatek scivolare sulla terra e fustigare l’avversaria di rovesci da fondo e scambi gestiti alla perfezione. Ma l’esito, non ce ne voglia Liu, appare scontato come confermano i siti online: nell’ordine 1,01, 1,02 e 1,03 per Sisal, Snai e Bet365 la vittoria della cannibale, mentre la sorprendente (a dir poco) affermazione dell’americana varrebbe 13 (Snai), 16 (Sisal) e 17 (Bet365) volte la quota investita.
[22] Alexander Zverev – Alex Molcan
Fratello, dove sei?- Sabato sarà passato un anno esatto da una delle sliding doors più importanti del tennis degli ultimi anni, e certo la più importante della carriera di Alexander Zverev. Da quel giorno, da quel terribile infortunio, il tedesco ancora deve ritrovarsi, ancora deve riprendere la mano (se mai riuscirà) dei giorni migliori. E quale torneo migliore per tornare in alto, se non quello da dove è partita la discesa? L’avversario odierno, dopo un esordio agevole con Harris, è uno che sulla terra sa bene come dire la sua. Alex Molcan si muove alla grande sul mattone tritato, e fa ottimo uso dell’essere mancino giocando traiettorie sempre insidiose, in continua variazione, impedendo ritmo costante agli avversari. Sascha dovrà tentare proprio di entrare subito in partita, dettare lui tempi e condizioni di gioco così da poter punire da fondo, specie dal lato sinistro. Se lo slovacco dovesse però riuscire ad impedirgli di trovare riferimenti fissi da e muoverlo, potremmo assistere ad un ennesimo passo verso il basso del tedesco, dalle ore 17:00 circa sul Mathieu. Anche se le quote sembrano non considerare ciò, dando l’affermazione di Zverev a 1,18 (Sisal), 1,20 (Bet365) e 1,22 (Snai), in luogo della vittoria dello slovacco che è a 4,25 su quest’ultima, contro il 4,50 delle altre due.