C’è un segreto dietro al ritorno del campione scozzese ai suoi massimi livelli. E non si tratta del cambio di staff e della presenza al suo fianco di Amélie Mauresmo e Jonas Bjorkman, bensì del pilates. Il sistema di allenamento Pilates – una disciplina che sta prendendo sempre più corpo nel mondo dello sport, sia che si tratti di sport di squadra come il rugby o il football o di competizioni individuali come il tennis o l’atletica – aiuta a migliorare la flessibilità, la forza e la resistenza fisica e insegna a gestire meglio la respirazione in modo da alleviare lo stress e favorire un perfetto afflusso di ossigeno ai muscoli. Tennisti del calibro di Roger Federer e Serena Williams utilizzano tale metodo di allenamento. A loro si è recentemente aggiunto anche il campione di Wimbledon 2013.
Durante il Master 1000 di Roma, Andy Murray ha rivelato di essersi fatto seguire da un’istruttrice di pilates proveniente dagli Stati Uniti: “Mi ha raggiunto a Barcellona e abbiamo iniziato a lavorare sui miei movimenti e sul grado di escursione delle articolazioni. La mia schiena sta molto meglio rispetto allo scorso anno. Ovviamente le mie prestazioni non dipendono soltanto da quello – il mio tennis è stato di altissimo livello – ma il pilates ha avuto un ruolo davvero molto, molto importante”.