Roland Garros interviste, Djokovic: "Nadal sta giocando sotto i suoi standard, è umano anche lui"

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Roland Garros interviste, Djokovic: “Nadal sta giocando sotto i suoi standard, è umano anche lui”

Roland Garros, quarti di finale: N. Djokovic b. R. Nadal 7-5 6-3 6-1. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Immagino che tu abbia provato molte emozioni durante questa partita, che hai dominato dall’inizio alla fine. Puoi raccontarci come l’hai vissuta?
Le emozioni erano presenti ancora prima dell’inizio del match ed erano più forti rispetto a qualsiasi altra partita. Naturalmente giocare contro Rafa al Roland Garros è una cosa speciale. È una partita speciale. Ti prepari nel miglior modo possibile tatticamente, mentalmente e cerchi di seguire il tuo piano.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi quando sei sul campo contro di lui e proprio sul campo in cui ha perso solo una volta in tutta la sua carriera. Non è facile a volte perseguire il piano che hai preparato prima della partita.
Ma sono riuscito a farlo. Ho iniziato bene. Tranne la seconda parte del primo set e la prima parte del secondo, è andato tutto bene. È sicuramente una grande vittoria, una partita che mi ricorderò per molto tempo.

Ti ha sorpreso che sia finita in tre set?
Beh, speravo di vincere in tre set, ma quando ero 5-1 sopra non ho voluto rilassarmi e pensare che la vittoria fosse molto vicina.
Nadal può facilmente tornare in partita. Questo è quello che ha fatto dal 4-0 al 5-5 nel primo set. Sono stato molto solido. Non gli ho dato molta possibilità di dominare gli scambi.
Ho cercato di prendere la supremazia e di aprirmi il campo con il primo colpo e tutto è andato bene.

Sai che i giornalisti sono ragazzi cattivi. Ti hanno chiesto cosa è successo quando hai perso quei quattro game? Che cosa stavi pensando in quel momento ? Cosa ti è passato per la mente? Hai pensato di essere in difficoltà anche se questo non era probabilmente il migliore Nadal e di essere comunque più forte di lui?
Durante la partita si passa attraverso alti e bassi. È normale, in particolare contro Rafa. Ho giocato quattro game perfetti all’inizio e sul 30 pari ha giocato un passante davvero fantastico; sul 4-0 ha giocato un paio di buoni game e ho fatto alcuni errori non forzati. Ed era di nuovo nel match. Poi, sul 5-4, ho avuto molti set point a mio favore ed ancora sul 6-5. Ho pensato che meritavo di vincere il primo set. Dopo che l’ho vinto ho sentito un sollievo enorme ed è stato più facile giocare. Ma quando giochi contro Rafa sulla terra battuta ti devi aspettare di dover giocare sempre una palla in più che contro ogni altro giocatore. Non è facile a volte giocare sempre ad alti livelli e realizzare vincenti per tutto il tempo. A volte si commettono errori, ma è importante superare i momenti di crisi il più presto possibile.

Qual è stato il fattore chiave, secondo te? Eri pronto mentalmente per scalare la montagna, per lottare contro la storia? Tatticamente sapevi di poterlo dominare con il dritto, che è normalmente la sua arma?
Beh, il mio piano era quello di concentrarmi sulle cose che posso influenzare, che posso fare bene, questo era il mio piano di gioco, il mio approccio. Non volevo dargli troppe opportunità per dettare il gioco. Così è stato. Ho provato a variare il ritmo, a scendere a rete. Dropshot, palle alte, palle veloci, sempre qualcosa di diverso. Lui non ha servito bene, soprattutto nel secondo e nel terzo set. Ha commesso alcuni errori non forzati col dritto che non sono abituali per lui. Ma questo succede quando non ti senti a tuo agio in campo. Penso di aver giocato colpi veloci sul suo dritto e l’ho fatto muovere molto, era un po’ in difficoltà negli spostamenti.

Murray sarà il tuo prossimo avversario. Ha vinto. È imbattuto sulla terra rossa quest’anno. Anche tu sei imbattuto sulla terra rossa di quest’anno. Puoi parlarci di lui della partita e anche dei suoi miglioramenti? Non lo hai ancora incontrato sulla terra battuta quest’anno.
Beh, lui è migliorato sulla terra rossa, non c’è che dire. L’ho osservato un po’ a Madrid e a Roma, dove si è ritirato. Qui sta giocando davvero un buon tennis. Si muove meglio, serve molto bene ed è sempre uno dei migliori da fondo campo. Ha un gran talento. È anche un gran combattente ed ha molta esperienza in fatto di partite importanti. È stato in semifinale al Roland Garros, penso che l’anno scorso abbia giocato la semifinale contro Rafa. Sono sicuro che sia molto motivato per compiere un  ulteriore passo in avanti. Sono in una semifinale del Grand Slam e giocherò contro uno dei miei più grandi rivali; lo conosco da molto tempo e sono sicuro che ognuno di noi andrà in campo con l’intenzione di vincere. Conosco il suo gioco. Cercherò di  prepararmi bene.

Alla conferenza stampa di oggi, Nadal ha detto che sei nel miglior momento della tua carriera. Cosa ne pensi?
Probabilmente lo sono. Forse sto vivendo l’apice della mia carriera, della mia vita, come persona, sono molto soddisfatto dentro e fuori dal campo e credo che tutto ciò condizioni le mie  prestazioni.

Cosa pensi che significhi questo per Nadal? Questo è un match che potrebbe essere un bivio per la sua carriera. Ci hai giocato contro più di chiunque altro. Cosa ne pensi?
Vedremo. Lui starà riflettendo su quanto è successo quest’anno sui campi in terra rossa; è sotto il suo standard abituale e qualcosa ci si aspetta da lui in considerazione di tutti i risultati che ha ottenuto in dieci anni. Ma lui è umano ed è normale avere qualche stagione del genere. Capisco che la gente si ponga domande sul suo gioco e cosa succederà. Ma se avete bisogno di ricordarvi chi sia, basta guardare le statistiche della sua carriera e gli Slam che ha vinto. Credo che questo dica abbastanza circa le sue qualità come giocatore e come campione. È una persona che sa quello che deve fare per  tornare in alto ed essere il migliore. Questo è quello che ha fatto dopo nove mesi di assenza dal tour: è tornato ed il 2013 è stato uno dei migliori anni della sua vita, se non sbaglio. Quindi non credo che questo sia un grosso problema, per ora. Ha 29 anni ed ha ancora degli anni davanti a sé; sono sicuro che si riprenderà e tornerà ad essere molto forte.

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