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Reading: Roland Garros interviste, Safarova: “Spero che sia solo l’inizio”
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Interviste

Roland Garros interviste, Safarova: “Spero che sia solo l’inizio”

Roland Garros, S. Williams b. L. Safarova 6-3, 6-7, 6-2. L'intervista del dopo partita a Lucie Safarova

Last updated: 07/06/2015 9:27
By Redazione Published 07/06/2015
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6 Min Read

Considerando che dall’essere sotto 4-1 nel secondo set sei arrivata a guidare 2-0 nel terzo, adesso prevale il senso di frustrazione o sei comunque orgogliosa di quella rimonta?
Sono contenta, perché ormai sembrava che sarebbe stato un match a senso unico. Serena stava giocando molto bene e io sono riuscita ad alzare il livello. Poi però, quando ha vinto il game di servizio per il 2-1, il suo gioco è migliorato ancora: ha giocato dei grandi colpi, ha ottenuto il controbreak e ha iniziato a giocare in modo grandioso. Ha fatto meglio di me.

Com’è stato giocare la tua prima finale? Eri nervosa? Emozionata?
È stato emozionante, molto bello. Un po’ di nervosismo c’era, ma non troppo. Giocare oggi contro Serena è stato un piacere. Ho lottato e ho dato tutto: non sono riuscita a vincere, ma è stata una buona partita.

Quando Serena prende il via, come nel terzo set, è impossibile frenarla?
Sì, o almeno oggi è stato così per me. Non riuscivo proprio a trovare armi per fermarla. Ho provato a variare il servizio, a variare il ritmo, a rischiare i colpi. Ma quando era al meglio serviva benissimo e attaccava con la risposta, mettendomi subito sotto pressione. In quei casi è difficile poter fare qualcosa.

Come hai gestito il game sul 6-5 nel secondo set, quando Serena stava servendo per il match e hai ottenuto il break? Hai pensato molto, o hai cercato di non pensare affatto?
Ho solo pensato che dovevo rischiare il tutto per tutto, su ogni colpo. Così è stato e sono riuscita a strapparle il servizio e a giocare un tie-break fantastico.

Serena è stata male nei giorni prima del match. Hai notato niente di diverso in lei sul piano fisico? Ti è sembrato che non fosse al 100%?
No, oggi non mi è sembrato proprio (risate). Serviva benissimo e stava molto bene nello scambio. Sarebbe una domanda da fare a lei, ma a me è sembrata pronta e carica.

Hai un’altra finale domani. Come ti preparerai?
Spero di ottenere il titolo almeno lì (sorride). Farò del mio meglio. Seguirò lo stesso programma degli altri giorni: farò una cenetta in famiglia, poi andrò a letto presto e mi preparerò per la finale di doppio.

Cosa hai imparato in queste due settimane? Sono state due settimane incredibili.
Sì, sono state due settimane fantastiche. Ne ho amato ogni singolo secondo. Mi porto via delle grandi vittorie, delle grandi lotte e il mio miglior risultato in carriera. Sono soddisfatta di come ho giocato e sicuramente tutto questo mi dà la consapevolezza di poter stare a questi livelli, di poter raggiungere una finale Slam, e magari un giorno conquisterò il trofeo.

Si parlerà molto del possibile Calendar Slam di Serena. Pensi che ce la possa fare?
Beh, è una grande giocatrice. Ha l’esperienza necessaria, ha già vinto quei trofei. Credo di sì: se è al massimo, gioca il tennis migliore.

Parlavamo con Bethanie ieri, e ci diceva che stavi facendo benissimo nei tie-break. Dice che ti senti a tuo agio a giocarli. Qui in singolare ne hai giocati sei e li hai vinti tutti. Ti senti così in fiducia che nei momenti chiave sai di poterla spuntare?
Ora può sembrare che sia così ma, nel tennis, tutto dipende. Ci sono momenti in cui tutto va per il verso giusto e vinci una serie di tie-break. Di sicuro mi sento più a mio agio nei momenti importanti: non tiro più a tutto braccio, scelgo semplicemente i colpi più adatti. Quindi sì, al momento sta andando tutto molto bene, ma in futuro potrà sempre esserci un’avversaria che a sua volta alza il proprio livello.

Nel secondo set, il pubblico era dalla tua parte e ti incitava.
È stato bellissimo. Ringrazio tutti i fan, ho ricevuto tanti bei messaggi e il supporto è stato incredibile. Significa molto per me. Mi aiuta molto anche quando sono in campo. Quando ho sentito la gente incitarmi ho avuto la pelle d’oca. Grazie mille di tutto questo.

Adesso hai raggiunto un nuovo status nel circuito. Ora che sei stata in finale, nei prossimi tornei le avversarie ti affronteranno in modo diverso. Come pensi di gestire questa situazione?
Be’, spero sia un bel problema da avere (sorride). Mi godo questo momento: come ho detto, ho ricevuto moltissimo supporto e spero che questo prosegua nei prossimi tornei. Spero di riuscire a giocare ancora a questo livello. Spero che questo sia solo l’inizio.

 

Traduzione a cura di Gaia Dedola


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TAGGED:Lucie SafarovaRoland Garros 2015 interviste
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