Thierry Eon, speaker sul Suzanne Lenglen: "Amo il tennis, stare a contatto con questi campioni è un sogno"

Interviste

Thierry Eon, speaker sul Suzanne Lenglen: “Amo il tennis, stare a contatto con questi campioni è un sogno”

Tanti sono i personaggi che collaborano al successo di una manifestazione come il Roland Garros: alcuni lavorano all’oscuro dietro le quinte, altri operano con un ruolo più visibile. Tra questi abbiamo incontrato Thierry Eon, speaker ufficiale sul “Suzanne Lenglen”, ormai dal 2000

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Trentanove anni, una vita dedicata al tennis, prima come giocatore, poi come giudice arbitro, ed infine come direttore di alcuni Challenger francesi, in particolare nella sua regione di nascita, la Bretagna. Poi ecco per Thierry Eon spalancarsi le porte di una vera e propria carriera nel mondo dell’animazione sportiva“Amo il tennis, ed è un sogno per me poter stare a contatto con tutti questi campioni”. Racconta Thierry in uno dei pochi momenti, si fa per dire, di relax. Approfittando della pioggia, trascorriamo qualche minuto insieme all’interno dello spazio animazione, “Roland Garros Lab”, in attesa di Andreea Mitu, la tennista rumena che ha eliminato la nostra Schiavone. Thierry è arrivato di corsa, dopo aver accompagnato l’ingresso in campo di Ivanovic e Makarova sul Lenglen, assistito dal suo tablet è pronto ad illustrare agli appassionati presenti il curriculum tennistico della giovane rumena, numero 100 al mondo.

“Ora non ho più il tempo per seguire un torneo nell’organizzazione, ma come speaker continuo ad essere presente a Rennes e Quimper (località della Bretagna, ndr) tanto per fare due nomi, e poi ad ottobre quest’anno si tornerà a giocare anche a Brest”. Thierry lo dice con orgoglio: “L’unico Challenger nel palmares di Roger Federer, che lo vinse nel 1999”Ma il campione preferito di Thierry è senza dubbio Andre Agassi: “Ho sempre apprezzato l’americano sia quando giocava, sia adesso che non gioca più. È stato davvero emozionante passare del tempo con lui”. Insieme in foto sembrano quasi due gocce d’acqua.

Thierry Eon è un personaggio ormai molto conosciuto nell’ambiente, alla mano. Quando non presenta, eccolo impegnato negli stand della BNP Paribas, come quello di Montecarlo, ove intrattiene gli appassionati con giochi e concorsi che mettono in palio piccoli gadgets. A novembre lo potrete trovare, come tutti gli anni, anche a Bercy a fianco di Marc Maury, speaker numero uno del tennis francese. “Mi piace essere a contatto con la gente, farla divertire. Tra i giocatori italiani quelli che ho conosciuto di più sono stati Fognini e Seppi, ma anche Sara Errani e Flavia Pennetta. Tutti davvero disponibili”. Ma Thierry ha ovviamente un rapporto privilegiato con i giocatori francesi, su tutti Benoit Paire che due anni fa vinse il challenger di Gosier nell’isola di Guadaloupe, dove Thierry ormai è di casa. “Paire sta recuperando da un infortunio, è un buon giocatore e fuori dal campo è molto divertente, mi dispiace abbia battuto il vostro Fognini (al secondo turno, ndr) – Thierry non è in realtà poi così dispiaciuto e gli piace scherzare un po’ – Paire in qualche modo ha vendicato la sconfitta di qualche anno fa di Monfils qui a Parigi con Fabio”.

Ma non c’è più tempo per continuare, ci interrompe un ragazzo che avvisa dell’imminente arrivo di Andreea Mitu. E c’è bisogno di presentare il suo palmares. Thierry è così di nuovo pronto a lavorare. E al termine, nuovamente via di corsa: per fortuna ha smesso di piovere e sul Lenglen manca ormai poco alla fine del primo match di giornata. A seguire scenderanno in campo Nishikori e Gabashvili, il russo si è visto mezz’ora prima proprio nello spazio animazione, ove ha ritirato un paio di racchette fresche di nuova incordatura. C’è solo il tempo per un saluto veloce con Thierry Eon: “A toute a l’heure”… ci si rivede sul Suzanne Lenglen, al prossimo Roland Garros.

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