Torneo Avvenire: Peoni, che peccato! Carle e Piros trionfano a Milano

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Torneo Avvenire: Peoni, che peccato! Carle e Piros trionfano a Milano

Giulia Peoni sfiora il successo nel torneo giovanile milanese, non riuscendo a difendere un vantaggio di 3-0 e poi di 5-4 e servizio nel terzo set contro l’argentina Maria Lourdes Carle e si arrende dopo 3 ore e un’interruzione per pioggia. L’ungherese Piros vince il titolo nel singolare maschile superando lo svizzero Paul senza perdere un set in tutto il torneo

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Sono l’Ungheria e l’Argentina a far risuonare i loro inni sul centrale dell’Avvenire di Milano. Zsombor Piros, testa di serie numero 11 e Maria Lourdes Carle, prima del seeding, hanno conquistato il titolo nella 51esima edizione del prestigioso torneo under 16, in un sabato sotto il segno della pioggia e delle emozioni.

Piros, che compirà 16 anni a ottobre, pur non essendo particolarmente dotato fisicamente, ha impressionato per una spiccata capacità di timing sulla palla, che gli permette di colpire forte da fondo campo, senza disdegnare efficaci discese a rete e buon tocco. Di fronte aveva un avversario con l’aspetto di un professore (con gli occhiali che tiene anche in campo) e la faccia da bravo ragazzo, ma che in campo picchia ogni palla senza pietà, ha un servizio potente e fin qui aveva dimostrato grande solidità mentale nei punti che contano. L’ungherese ha avuto la meglio sia nel gioco di potenza, nei lunghi e durissimi scambi in cui appena uno rallentava l’altro picchiava duro, sia quando ha iniziato a cambiare tattica e a scendere a rete più spesso per abbreviare gli scambi.

Partito male e sotto 3-1 cedendo il servizio con un brutto smash in rete, Piros si riprende e infila sette game di fila, portandosi 6-3 e due a zero nel secondo set. Ma arriva anche la risposta dello svizzero, che sale 3-2 grazie a un gioco potente e preciso da fondo campo. La svolta decisiva arriva all’ottavo game, quando Piros cambia marcia, fa il break e si porta a servire per il titolo sul 5-4. Il game decisivo è uno show del magiaro, che regala al pubblico anche il punto del torneo, con una demi-volée stoppata in corsa e spalle alla rete che spegne definitivamente le velleità di recupero dello svizzero. Il pubblico del centrale è in piedi e accoglie con un applauso sincero la vittoria finale del ragazzo di Budapest.

“Non sono partito bene – ha detto il primo ungherese a vincere questo torneo in 51 edizioni – ma poi sono stato più aggressivo, venendo a rete più spesso e facendo più vincenti e colpi al volo. Ho dovuto variare molto il gioco, perché il mio avversario stava giocando molto bene e dovevo fare qualcosa”.

L’argentina Carle, classe 2000, alla sua terza finale consecutiva dopo quella persa a Biella e quella vinta domenica scorsa a Foligno, ha fermato sul più bello i sogni di gloria della ligure Giulia Peoni, che cede in oltre tre ore di gioco dopo aver sprecato tante situazioni di vantaggio e aver servito per chiudere il match sul 5-4 nel terzo. Troppi gli errori della giovane tennista di Sarzana, che compirà 15 anni tra cinque giorni, per poter avere ragione della solidità dell’avversaria.

Tutto è cominciato la mattina, con un’ora di anticipo sul programma e le ragazze scese in campo alle ore 10 per cercare di terminare prima dell’arrivo della pioggia, che però ha sorpreso le giocatrici proprio nel momento più delicato dell’incontro, sul 4-3 Carle nel set decisivo, con la Peoni al servizio sul 15-30. Alla ripresa, sembra fatta per la ligure: tiene il servizio, fa il break nel gioco successivo e va a servire per alzare il trofeo. Ma la grinta dell’argentina le fa perdere a zero la battuta, e il contraccolpo psicologico anche i due game successivi. Finisce 7-5 al terzo e la Carle mette la bandiera argentina nell’albo d’oro femminile dell’Avvenire per la quinta volta. “Sono felicissima – ha detto l’argentina, brava a non mollare mai dopo essere stata indietro di un set e di un break, e poi ancora sotto 0-3 con due break nel set decisivo – perché sono cresciuta molto di partita in partita durante il torneo. Ora punto a vincere gli Slam junior”.

La finale femminile, oltre che essere stata una maratona di oltre tre ore, ha portato con sé anche il thrilling dell’interruzione per l’acquazzone delle 12.30. L’incertezza sul meteo ha dato vita, durante lo stop, a un conciliabolo tra organizzatori del torneo ed esponenti della tv, nel quale si sono messe a confronto le esigenze televisive di palinsesto con quelle economiche di organizzazione (rimandare tutto di un giorno comporta una spesa non trascurabile).

Per la gioia di tutti però, la pioggia ha dato tregua il tempo necessario per completare il match femminile, subito seguito da quello maschile, durato solo due set (del resto Piros non ne ha perso uno in tutto il torneo) e anche la premiazione, con l’arrivo dell’assessore allo sport della Regione, l’ex canoista Antonio Rossi e di una Lea Pericoli in splendida forma, accolta da un’ovazione del pubblico. Appuntamento dunque all’anno prossimo, con altre novità, come sottolineato dal neo direttore del torneo Andrea Villa: “Abbiamo fatto tante cose nuove, e altre ne faremo per l’edizione numero 52. Non vediamo l’ora di ricominciare”.

Luca Battocchio

Tabellone singolare maschile, finale

Piros (HUN) [11] b. J. Paul (SUI) [7] 6-3 6-4

Tabellone singolare femminile, finale

M.L. Carle (ARG) [1] b. G. Peoni (ITA) 6-7(5) 6-4 7-5

TUTTI GLI ALTRI PREMI

– Vincitore Coppa delle Nazioni (punteggi raccolti in tutte le competizioni): Italia.

– Vincitore Premio Bracco – Fair Play: Maria Lourdes Carle (Argentina).

– Vincitore Premio Lenovo (al miglior azzurro classificato in assoluto): Giulia Peoni.

– Vincitore Premio Mario Belardinelli (al giocatore italiano più corretto): Filippo Speziali

MARIA LOURDES CARLE: Nata il 10 febbraio 2000, è nata e vive a Daireaux, in Argentina. Destrorsa con rovescio a due mani, la sudamericana è attualmente al numero 10 del ranking Tennis Europe, e numero 189 della classifica internazionale ITF Junior. La 15enne argentina ha iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni, si allena con i coach Mario Bravo e Marcelo Gomez e il suo colpo migliore è il diritto. Nelle ultime settimane è alla terza finale consecutiva nel circuito internazionale Tennis Europe, dopo quella persa a Biella e quella vinta domenica scorsa a Foligno. Inoltre frequenta già il circuito ITF under 18. In questa edizione del Torneo Avvenire era accreditata della testa di serie numero 1 ed è giunta in finale battendo al primo turno la milanese Tiglea per 7-5 6-2, al secondo turno la sondriese Rossi per 6-3 6-2, negli ottavi di finale la svizzera Waltert per 6-4 6-2, nei quarti di finale la campana Maffei per 6-2 2-6 7-5 e in semifinale la siciliana Bilardo per 7-6 6-0.

GIULIA PEONI: Nata il 18 giugno 2000 a La Spezia, vive a Sarzana. Mancina con rovescio a due mani, la ligure è attualmente al numero 375 del ranking Tennis Europe. La 15enne azzurra ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, si allena a Massa Carrara con i coach Nicolò Righetti e Giovanni Bianchi e il suo colpo preferito è il diritto. Non ha ancora vinto un torneo del circuito internazionale Tennis Europe , anche se si è fatta notare a livello under 14, ed è alla prima finale in un evento di Grado 1 Under 16. In questa edizione del Torneo Avvenire non era accreditata di alcuna testa di serie ed è giunta in finale battendo al primo turno l’argentina Pedemonti per 6-3 6-2, al secondo turno la tedesca Nikocevic per 6-1 6-2, negli ottavi di finale la pugliese Pannarale per 6-3 6-0, nei quarti di finale l’altra azzurra Piccinetti per 6-0 6-4 e in semifinale la trentina Cappelletti per 2-6 6-4 6-2.

ZSOMBOR PIROS: Nato il 13 ottobre 1999, è nato e vive a Budapest, in Ungheria. Destrorso con rovescio a due mani, l’ungherese è attualmente al numero 43 del ranking Tennis Europe e numero 239 della classifica internazionale ITF Junior. Il 15enne ungherese ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, si allena con i coach Attila Piros e Gyorgy Balazs e il suo colpo migliore è il diritto. Nel 2015 si è già distinto nel circuito internazionale junior, vincendo in marzo il torneo ITF di Grado 4 di Budapest e, in aprile, l’evento di grado 2 di Piestany, in Slovacchia. In questa edizione del Torneo Avvenire era accreditato della testa di serie numero 11 ed è giunto in finale battendo al primo turno l’italiano Camposeo per 6-1 6-1, al secondo turno l’altro italiano Rebecchini per 7-6 6-4, negli ottavi di finale il serbo Kirovski per 7-6 7-5, nei quarti di finale l’argentino Jalif per 6-3 6-4 e in semifinale il siciliano Ingarao per 6-3 6-1.

JAKUB PAUL: Nato il 22 marzo 1999, vive e si allena a Chur, in Svizzera. Destrorso con rovescio a due mani, l’elvetico è attualmente al numero 27 del ranking Tennis Europe e appena fuori dai primi 1.000 della classifica internazionale ITF Junior. Lo svizzero ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, è uno dei talenti più interessanti del paese elvetico e si allena con il coach Ralph Zepfel. Lo scorso maggio ha vinto due tornei del circuito Tennis Europe, entrambi a Maribor, in Slovenia. Il suo giocatore preferito è Roger Federer e il suo colpo migliore è il diritto. In questa edizione del Torneo Avvenire era accreditato della testa di serie numero 7 ed è giunto in finale battendo al primo turno l’italiano Bellucci per 6-2 6-0, al secondo turno il bielorusso Zgirovsky per 7-5 6-3, negli ottavi di finale l’olandese Schouten per 6-1 6-4, nei quarti di finale il croato Ajdukovic per 6-1 6-0 e in semifinale il milanese Speziali per 6-1 6-1.

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