"Circo Tennis", il nuovo libro di Fabio de Santis con introduzione di Ubaldo Scanagatta

Flash

“Circo Tennis”, il nuovo libro di Fabio de Santis con introduzione di Ubaldo Scanagatta

Un libro per tutti, non solo per gli appassionati di tennis, che racconta in otto divertenti capitoli le quotidiane situazioni tragi-comiche vissute in un circolo di tennis

Pubblicato

il

 

Il nuovo libro dell’autore riminese (Bonfirraro Editore) sarà presentato venerdì 26 giugno alle ore 19:00 al Circolo del Tennis Viserba (RN), in via Paolo Marconi. Insieme a Fabio de Santis, che incontrerà i soci del circolo, ci sarà anche il maestro di tennis Luca Gasparin, ex giocatore professionista che ha avuto una classifica di numero 400 del mondo. “Circo Tennis” – la terza fatica di de Santis, dopo “Io ce la potevo fare” del 2009 e “Fatti di gloria” del 2013 – uscirà con una prefazione a cura del direttore Ubaldo Scanagatta.

Circo Tennis

La scelta del titolo rimanda chiaramente ad un luogo ricco di avventure e di colore, un luogo in cui ritrovarsi allegramente, misurarsi e confrontarsi. Un libro che farà sorridere, divertire e riflettere sulle piccole gioie e delusioni quotidiane. Lo fa attraverso una racchetta e una pallina gialla, narrando storie di uomini comuni alle prese con le frustrazioni della vita di tutti i giorni. Una storia da leggere tutta d’un fiato, che rappresenta noi stessi e i nostri sogni impossibili. E se leggendo il libro riconoscerete voi stessi nel racconto o il vostro compagno di doppio in quella volèe sbagliata sopra le rete, allora Fabio de Santis avrà raggiunto il suo obiettivo.

 

Questa la prefazione scritta da Ubaldo Scanagatta

Non si può avere dentro il fuoco dello scrittore senza la passione. Se poi si vuole scrivere di tennis e di ciò che lo circonda, la passione deve essere almeno doppia, quasi smisurata. Perchè sai in partenza che ti rivolgi ad un piccolo pubblico. Probabilmente preparato, esigente, critico, ma circoscritto. Il tennis non è il calcio. Per certi versi mi vien da aggiungere: per fortuna! Per altri però dico: se chi si impegna fortemente unendo qualità a quantità nel tennis si fosse dedicato con la stessa intensità al calcio, avrebbe raggiunto audiences molto più vaste (divertendosi meno?).

Ma chi scrive come Fabio De Santis su “Miseria e nobiltà di un tennis qualunque” sa già in partenza che il suo obiettivo primario è quello di esprimersi, di raccontare se stesso e gli altri “umani” affetti dalla medesima sindrome, di dipingere qualche acquerello, più che d’essere letto da una grande moltitudine di lettori. Anche se naturalmente glielo auguro.

Questo suo libro denuncia l’autore, fin dal primo paragrafo, “La Sindrome della pallina pelosa”, come un “malato” intossicato dal tennis, un malato certamente dotato di una racchetta e di un’originale come si può dedurre anche scorrendo soltanto i titoli che ha voluto dare ad alcuni suoi capitoli: “L’attrezzatura del campione imperfetto “Piccoli campioni non crescono”. Come non esserne incuriositi?

Sono paragrafi che, come la pallina pelosa, li guardi, li accarezzi anziché con la mano con la mente, non li butti via.

Mi sono divertito, e riconosciuto, nel leggere… l’inferno del tennista dilettante, rappresentato dalla preparazione della borsa. Una maledizione. E chiunque abbia giocato a tennis anche solo poche volte, ci è passato attraverso quell’inferno. Non puoi dimenticarti niente se non vuoi ritrovarti ad imprecare con te stesso e la tua distrazione fra un cambio di campo e l’altro, nei game dispari e fino all’approdo finale, quello degli spogliatoi dove puoi arrivarci stanco e distrutto, un cane bastonato, e l’ultima cosa che a quel punto sei disposto a sopportare è… l’aver dimenticato a casa l’asciugamano per la doccia. Perchè il bagnoschiuma lo puoi sempre trovare, anche se non è il caso di chiederlo proprio all’avversario con il quali hai litigato per una palla “rubata”, ma l’asciugamano bello grande che piace a te non te lo darà mai nessuno.

E quella volta che ti sei dimenticato le scarpe da tennis, o peggio una sola scarpa… che vorresti scagliare l’altra contro il muro, giusto per sfogarsi un po’? Beh, è certo peggio che aver dimenticato le ciabatte per la doccia, anche se certi spogliatoi con i pavimenti imbrattati di terra rossa – mica tutti possono giocare al Roland Garros vero? – fanno ribrezzo e ti obbligano, al ritorno dalla doccia, a far salti a rischio scivolone per non ritornare alla tua panca con i piedi più sporchi di quando sei andato a far la doccia.

Beh, vabbè, qui ci ho messo del mio, perchè Fabio De Santis ha descritto molto meglio, tanti di quei piccoli incubi che tutti, tennisti scarsi e meno scarsi, abbiamo vissuto almeno decine di volte e sempre con l’imbarazzo e/o il fastidio di chi ci si fosse imbattuto per la prima volta.

E’ vero, il match di tennis, qualunque match di tennis, comincia al momento in cui si comincia a preparar la borsa. E a controllare le racchette. Lo studio dell’avversario nel palleggio di riscaldamento viene dopo.

Beh non voglio farla lunga. Il match, anzi il libro deve cominciare e vedrete che vi ci ritroverete tutti in un capitolo oppure in un altro. E magari vi direte: ma perchè non ci ho pensato anch’io a scrivere un libro così, dal momento che ho provato le medesime sensazioni?

Il punto è che, come nel tennis, c’è uno che gioca sempre più d’anticipo di quanto sappiate fare voi. Fabio De Santis è arrivato prima, si è divertito scrivendo e questo è – di solito – il miglior modo per divertire anche chi lo leggerà. Con il mio sito, Ubitennis.com, penso spesso che dovremmo essere più leggeri, divertire chi ci legge raccontando anche episodi e aneddoti dei tennisti della domenica, non soltanto di quelli dei grandi tornei, delle star del tennis-system.

Buon tennis a tutti, infine, e buona lettura. Leggendo si impara sempre qualcosa, si trova sempre qualcosa che ci era sfuggita o sulla quale non ci eravamo soffermati. A me il Circo Tennis ha divertito.

Continua a leggere
Commenti

ATP

ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

Pubblicato

il

Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Il numero 11 del mondo Jannik Sinner resta in campo 71 minuti per battere Andrey Rublev, numero 7 del mondo con punteggio di 6-2 6-4 e raggiunge i quarti di finale del Masters 1000 di Miami.

 

a breve la cronaca

Continua a leggere

ATP

ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

Pubblicato

il

Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

Continua a leggere

Flash

WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”

La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

Pubblicato

il

Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.

A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.

Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.

 

Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.  

Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement