Wimbledon: la finale più attesa è la 40a edizione di Federer - Djokovic

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Wimbledon: la finale più attesa è la 40a edizione di Federer – Djokovic

Nel torneo maschile, finale da brividi tra il n. 1 Novak Djokovic e il n. 2 Roger Federer. È il 40° confronto tra i due, con lo svizzero che conduce per 20 a 19. Il tennista di Basilea è a caccia dell’8° titolo londinese, nonché del 18° slam. Per il serbo sarebbe il 3° sigillo a Church Road e 9° major

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DA LONDRA – La finale dei Championships 2015 sarà il round n. 40 tra il n. 1 del mondo Novak Djokovic e il n. 2 Roger Federer. L’ultima volta che i primi due giocatori del ranking hanno incrociato le racchette in una finale slam è stato nel 2014 al Roland Grarros, nel match che opponeva Rafael Nadal e Novak Djokovic. Invece, per quanto riguarda Wimbledon, si è trattato della partita tra Novak Djokovic e Andy Murray nel 2013.

Venerdì il campionissimo elvetico si è sbarazzato di Andy Murray per 7-5 7-5 6-4, producendo in campo un tennis a dir poco vertiginoso, dal livello elevatissimo per la perizia tecnica, la forma fisica e la perfezione nel timing.

Dal canto suo Novak Djokovic non ha proprio brillato contro Richard Gasquet ma è riuscito comunque a portare a casa la partita con lo score di 7-6 6-3 6-4, facedo emergere nei momenti più delicati la tempra e la superiorità del n. 1 del mondo.

Federer conduce 20 a 19 nei precedenti. Sull’erba hanno disputato soltanto 2 partite, la semifinale a Wimbledon nel 2012 – vinta dallo svizzero – e la memorabile finale dell’anno scorso, conquistata dal serbo per 6-7 6-4 7-6 5-7 6-4.

La “rivalità” tra i due è la seconda nella storia del tennis dell’era Open, scandita da 40 confronti; al primo posto ci sono Novak Djokovic e Rafa Nadal con 42 scontri diretti. Si piazzano al terzo posto Ivan Lendl e John McEnroe, con 37 partite disputate insieme.

Roger Federer è a caccia de suo 18° slam in carriera e dell’8° titolo all’All England Club. Si tratta della sua 26a finale disputata in un major. Se dovesse vincere domenica, diventerebbe a 33 anni e 338 giorni, il più anziano tennista dell’era Open ad aggiudicarsi Wimbledon, seguito da Arthur Ashe (31 anni e 360 giorni quando vinse nel 1975). Sarebbe inoltre il 3° giocatore più anziano a conquistare uno slam, dopo Ken Rosewall ( 37 anni e 62 giorni in Australia nel 1972) e Andres Gimeno (34 anni e 306 giorni al Roland Garros nel 1972). Federer diventerebbe inoltre il 5° giocatore a vincere 2 o più slam oltre i 30 anni. André Agassi è stato l’ultimo tennista a compiere tale impresa nel 2001 vincendo l’Australian Open a 30 anni e 274 giorni e poi ancora in Australia, nel 2003, a 32 anni e 272 giorni.

Per Novak Djokovic si tratta della 4a finale a Church Road ed eguaglia così il numero di finali disputate da Goaran Ivanisevic sull’erba del Club più celebre del mondo. In caso di vittoria, il tennista di Belgrado ascriverebbe il 9° sigillo slam al suo già invidiabile palmares, il 3° a Church Road (eguagliando il numero di vittorie a Wimbledon del suo celebre allenatore Boris Becker), dopo le vittorie del 2011 e del 2014. Tuttavia, comunque vada l’esito dell’incontro, per Djoker la prima posizione del ranking è assicurata. Inoltre, in caso di vittoria serba, Nole sarebbe il più anziano tennista dell’era Open a conquisatre il 9° major.

Lo svizzero ha sfoggiato una forma davvero eccelsa quest’anno a Wimbledon, perdendo un solo set contro Sam Groth. Estrema precisione e potenza al servizio, accelerazioni e precisione chirurgica nel rovescio, nonché attacchi e conclusioni al volo e una condizione atletica invidiabile sono le armi che Roger Federer  utilizzerà nella battaglia di domenica. Novak Djokovic, che ha perso solo due set nel match con Kevin Anderson (6-7 6-7 6-1 6-4 7-5) riuscendo, finora, per la 4a volta in carriera a rimontare due set di svantaggio, ha dimostrato una volta ancora una perfetta souplesse da fondo, la resistenza fenomenale negli scambi più estremi e una risposta al servizio micidiale e profondissima. Insomma, assisteremo a un match che promette scintille e che, già l’anno scorso, ci ha riservato adrenalina e colpi di scena a non finire. Insomma, tra la leggenda e il n. 1 del mondo, vinca il migliore…

 

 

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