Coppa Davis: i fratelli Murray fanno sognare la Gran Bretagna. Hewitt e Groth tengono in vita l'Australia

Coppa Davis

Coppa Davis: i fratelli Murray fanno sognare la Gran Bretagna. Hewitt e Groth tengono in vita l’Australia

Andy e Jamie Murray recuperano da una falsa partenza e vincono in 4 set contro Tsonga e Mahut portando la Gran Bretagna a un solo punto dallo storico traguardo della semifinale facendo impazzire il pubblico del Queen’s. A sorpresa è stato il più grande (anagraficamente) dei Murray a trascinare la coppia. A Darwin la coppia di casa supera in tre set Golubev e Nedovyesov e riaprono la sfida portando l’Australia sull’1-2.

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COPPA DAVIS, Quarti di finale

GRAN BRETAGNA-FRANCIA 2-1 (Raffaele Esposito)

A. Murray/J. Murray b. N. Mahut/J.W Tsonga 4-6 6-3 7-6(5) 6-1

Giornata decisiva per le sorti del team brit in questa Davis 2015. Si gioca il doppio, punto fondamentale per i ragazzi di Leon Smith al fine di consegnare il match ball nelle mani di Andy nel singolare di domani. La notte ha portato consiglio, la Gran Bretagna rischia il tutto per tutto e schiera anche in doppio il numero tre del mondo accanto al fratello Jamie, recente finalista a Wimbledon. I galletti rispondono puntando sulla potenza, in campo scendono infatti Tsonga e Mahut. Atmosfera delle grandi occasioni, considerando anche come vanno le cose nello scontro down-under fra kazaki e australiani che dovrebbero entrambi giocare oltre le bianche scogliere di Dover. I Murray aprono le ostilità alla battuta con Andy ma l’intento di andare subito avanti nel punteggio fallisce perché un break subìto a freddo indirizza immediatamente il parziale oltralpe. Mahut e Tsonga controllano bene il gioco, coprono alla grande la rete e approfittano dell’emozione e di un affiatamento da registrare della coppia avversaria. Andy e Jamie non funzionano granché alla risposta, non riescono a procurarsi nemmeno una palla break e cedono per sei giochi a quattro. A sorpresa è Jamie il migliore della coppia, mostra maggior attitudine alle traiettorie del doppio e il suo braccio mancino non trema al servizio. Mai però sottovalutare il cuore e l’orgoglio di due Higlanders e così nel secondo set scende in campo una coppia diversa, convinta e cattiva e nel quarto game del set i fratelli riescono per la prima volta a strappare il servizio alla coppia francese con l’aiuto del falco, allungano sul 4-1 e pareggiano il conto chiudendo il set fra il tripudio della folla che ora ci crede. Clément parla con i suoi, forse teme che la pressione ambientale pesi sul loro braccio e l’intuizione si mostrerà giusta da lì a poco.

Adesso il rodaggio è terminato, entrambe le coppie esprimono ormai appieno la loro strategia di gioco, con i britannici bravi anche in difesa grazie al talento unico di Andy e i francesi costantemente all’attacco della rete per chiudere il campo. Così, dopo che due soli break hanno deciso due set, le occasioni scompaiono del tutto.  Il punteggio segue i servizi e sul cinque pari  Andy cade malamente. Il medical time out che ne consegue dura 10 minuti e tiene tutti col fiato sospeso ma il numero tre del mondo rientra in campo con un boato, tiene il servizio seguente, va al tie-break  e la coppia britannica lo conquista al dodicesimo punto su servizio Tsonga. Al cambio campo gli occhi di Clement e dei francesi mostrano tracce di terrore  mentre gli avversari sono nel Nirvana.  Andy è scatenato, dal momento dell’infortunio non sbaglia una palla e il fratello è così fin dall’inizio. Di conseguenza il match si trasforma in un massacro, Mahut si dimostra l’anello debole mettendo incredibilmente  fuori uno smash decisivo nel break subìto da Tsonga e cedendo la sua battuta con un doppio fallo. I Murray sono posseduti, volano sul cinque zero con Jamie che a rete è un incrocio fra un gatto e un muro e ribatte tutto. Jo salva l’onore del set tenendo la sua battuta ma è Murray senior, il protagonista assoluto dell’incontro, a chiudere l’incontro al servizio con uno smash risalendo da 15-40.  La cavalcata dei britannici prosegue e anche la situazione degli altri scontri del tabellone principale alimenta la speranza di riportare a casa l’insalatiera dopo 79 anni dall’ultima vittoria del 1936 targata Perry.

 

AUSTRALIA-KAZAKHSTAN 1-2 (Stefano Tarantino)

La grinta di Lleyton Hewitt, la potenza e la presenza sotto rete di Sam Groth tengono aperta la sfida di Darwin tra Australia e Kazakhstan, consentendo alla formazione di casa di portarsi sull’1-2 e di provare domani nei due singolari finali una incredibile rimonta contro il Kazakhstan dei miracoli.
Miracoli che stavolta non sono riusciti alla coppia Golubev/Nedovyesov, vincitori l’anno scorso a Ginevra su Federer e Wawrinka. Troppo normale e piatta la partita della coppia ospite per conquistare quel fondamentale terzo punto che sancirebbe la prima semifinale in Davis della giovane ex repubblica sovietica. Domani toccherà a Mikhail Kukushkin provarci, vedremo se Nick Kyrgios saprà legittimarsi sul campo nr.1 australiano

L. Hewitt/S. Groth b. A. Golubev/A. Nedovyesov 6-4 7-6(5) 6-2

Il doppio inizia con il Kazakhstan al servizio, parte alla battuta Andrey Golubev. Alla risposta gli australiani si schierano con Hewitt a sinistra e Gorth a destra. Il kazako tiene agevolmente la battuta, mentre Groth concede sul suo turno un paio di palle break che però riesce a salvare. Chi serve incontra non pochi problemi, forse condizionato anche dal vento che taglia in due il campo di gioco. Così nel terzo game arriva il primo break del match sul servizio di Nedovyesov. Ma i kazaki centrano un immediato controbreak sul servizio di Hewitt, 2-2, si ricomincia. Va Golubev di nuovo al servizio, arrivano altre due palle break australiane sul 15-40, i kazaki le salvano e ne salvano anche altre due ai vantaggi, ma sulla quinta del game capitolano complice una gran risposta seguita dal tipico “c’mon” di Hewitt. Le emozioni non finiscono qui, Groth serve, sale 30-0, ma i kazaki rimontano e con 3 punti consecutivi si procurano una palla per il secondo controbreak. Stavolta però Groth si salva con il servizio ed alla fine gli australiani allungano sul 4-2. Si decide qui praticamente il set, chi serve non ha più problemi, Groth chiude dopo 45 minuti nel decimo gioco tenendo la battuta a zero per il 6-4 finale. La differenza tra le due coppie è minima, il match è abbastanza equilibrato, i tifosi kazaki dotati di tromba non si fanno scoraggiare dall’inizio sfavorevole.
Partono di nuovo i kazaki al servizio nel secondo set, stavolta si procede spediti con i turni di battuta anche se è la coppia ospite quella che sembra soffrire di più (per tre volte la battuta è tenuta ai vantaggi). Ma nel sesto game sono proprio Golubev e Nedovyesov ad avere le prime palle break del set sul servizio di Hewitt. Gli australiani vanno sotto 15-40, ma Groth sotto rete e due serivizi vincenti di Hewitt ribaltano la situazione ed alla fine dopo 12 punti si va sul 3 pari. Sul 4-4 Nedovyesov si complica la vita da solo al servizio. Dal 40-0 i kazaki si fanno infatti rimontare (brutta voleé in rete di Nedovyesov), sprecano una quarta palla del 5-4 ed a quel punto sale in cattedra Sam Groth, che prima indovina un lob fantastico e poi entra sulla rete e capitalizza la palla break. Hewitt va a servire per il set, la partita pare segnata. Invece tocca a Golubev salire alla ribalta, un paio di risposte di rovescio da urlo ed arriva un inaspettato controbreak. E’ il momento cruciale del set ma probabilmente anche del match. Sul 5 pari va al servizio Nedovyesov, si giocano la bellezza di 16 punti, ma i kazaki si dimostrano molto solidi e senza concedere palle break ritornano in testa sul 6-5. Groth serve con autorità, 6-6, è tie break. Gli australiani scappano un paio di volte avanti di un minibreak, ma i kazaki recuperano subito, si cambia campo sul 3-3. Ancora Groth sulla rete consente l’allungo australiano sul 5-3, sarà quello decisivo. Sul 6-4 Hewitt sfrutta il primo set point piazzando un fondamentale servizio vincente.
Due set sotto per la coppia kazaka ci vorrebbe davvero un miracolo, ed infatti psicologicamente Golubev e Nedovyesov accusano il colpo. Golubev subisce il break in apertura di terzo set che in definitiva sancisce la fine del match. I kazaki non rientreranno più, un altro break su Nedovyesov nell’ottavo gioco chiude la contesa.

Domani si ripartirà quindi con il Kazakhstan in vantaggio 2-1 e con Kyrgios-Kukushkin. Chissà se sul 2-2 i due capitani confermeranno Kokkinakis e Nedovyesov. Masur potrebbe giocare la carta Hewitt, Doskarayev provare semmai Golubev visto che Nedovyesov è alla prima esperienza da titolare pieno sia in singolare che in doppio e fisicamente potrebbe essere stanco. Comunque vada, la sfida resta non solo aperta ma anche molto intrigante.

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