ATP Amburgo: Fognini mantiene la calma, altra vittoria al terzo

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ATP Amburgo: Fognini mantiene la calma, altra vittoria al terzo

Fabio si qualifica per i quarti di finale del torneo tedesco, continuando a sperare di ripetere il trionfo del 2013: battuto in tre set lo spagnolo Ramos, al prossimo turno avrà Bedene. Benoit Paire sorprende ancora lo spagnolo dopo il successo a Bastad

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Le foto più belle dei protagonisti dell’ATP 500 di Amburgo

(da Amburgo, Carlo Carnevale)

Terza giornata piuttosto scarna per il 500 di Amburgo, che vede il proprio tabellone fornirsi dei primi qualificati ai quarti di finale: programma equamente diviso tra singolare, i cui match si disputano prevalentemente sul Centrale, e doppio, con sei incontri per specialità.

I timidi raggi di sole sono comunque abbastanza per sperare in condizioni meno rigide di ieri, e i colori della splendida città anseatica ne giovano: spettacolari i colpi d’occhio di cui si pu godere nel Planten un Blomen, il parco più grande di Amburgo, all’interno del quale si trovano numerosissime varietà di fauna ed un giardino giapponese che si fa difficoltà a descrivere per bellezza. All’esterno del polmone verde, l’immenso Hamburg Messe, futuristico complesso per mostre e congressi tra i più frequentati d’Europa (circa 700.000 visitatori e 12.000 espositori annuali). Splendente anche l’AlsterHaus, centro commerciale che affaccia sul lago e al cui quarto piano si trova un buffet multietnico diviso in sei frazioni, per gustare un brunch internazionale con la vista che si perde nello specchio d’acqua di fronte.

A scaldare ulteriormente il centro sportivo del Rothenbaum pensa Fabio Fognini, che in tre set e due ore di gioco dispone di Albert Ramos-Vinolas, in un incontro andato scemando per qualità. Fognini parte già con le marce alte e sembra avere i radiocomandi, praticamente non suda mentre governa da fondo su entrambi i lati del campo. Ramos fa punto quasi esclusivamente su errori dell’avversario, e si affanna a cercare soluzioni che troppo spesso si rivelano esagerate: piovono invece i vincenti del ligure, che non concede palle break e strappa il servizio due volte, sigillando il primo set con un dritto lungolinea in allungo che giustifica il tasto replay per un paio di volte. Rilassata e divertita l’atmosfera del villaggio amburghese, che si arricchisce grazie al lavoro della Hamburg Sport Entertainment: ogni giorno gruppi di ragazzini, divisi per colore, affollano specifici settori dell’impianto. A ciascun colore è assegnato un giocatore tramite sorteggio: i ragazzini che vestono quel determinato colore (e quindi tifano quel determinato giocatore) hanno l’ingresso gratuito, con tanto di tour della sala stampa e buoni pasto fino all’eliminazione del giocatore tifato, tutto a spese dell’organizzazione. Fognini e Ramos hanno entrambi il personale fan club, e quello dello spagnolo sale con i decibel nel secondo parziale: Ramos nel primo gioco del set salva tre palle break che avrebbero permesso a Fognini di mettere già in ghiacciaia la partita, e combatte vincendo anche lo scambio più lungo del match. Sul 3-2 in proprio favore l’iberico vince un game fiume da sedici punti, e a seguito di un ulteriore scambio di break tiene la battuta a zero per andare al terzo: la racchetta di Fognini vola puntuale (troverete la sequenza del lancio nella fotogallery a cura di Marcella Contieri, linkata in alto), nonostante il taggiasco sia in vantaggio di due lunghezze nel conteggio dei quindici totali (92 a 85 a fine partita). L’azzurro si ricompone però in tempo, non crolla quando una chiamata a suo parere sbagliata lo penalizza e nel sesto game mantiene il grilletto premuto con il dritto, per soffocare Ramos nel suo angolo destro e ottenere il break che vale di fatto il successo: ai quarti troverà Aljaz Bedene, con una concreta chance di tornare a giocarsi il titolo che vinse nel 2013. Qui la conferenza stampa di Fabio, per il quale chi vi scrive era l’unico giornalista presente.

Il programma sul Centrale, anche oggi coperto, è chiuso dalla bella vittoria di Benoit Paire, che in rimonta replica il successo della scorsa domenica a Bastad su Tommy Robredo, coincidente con il suo primo alloro ATP. Bellissimo il confronto di stili, vinto dal francese che sembra finalmente aver trovato quella fiducia in sè che gli mancava per raffinare il suo immenso ma grezzo talento: “quando sbaglio ho come la sensazione che il pubblico possa prendermi in giro, non sono a mio agio”, disse lo scorso anno Paire ai microfoni di Eurosport. Molto più confortevole a quanto pare la terra rossa, sulla quale il transalpino quasi si sdraia per andare a matchpoint: stupenda infatti la volèe stoppata in allungo con il dritto, che gli permette poi di girarsi verso il proprio angolo e sfogarsi ad alto volume. L’ora e quarantacinque minuti di battaglia si concludono sulla successiva risposta di rovescio con cui Robredo viene fulminato, prima che lo spagnolo scagli una pallina quasi contro la vetrata del ristorante VIP che si trova ai piani alti del Centrale. Al prossimo turno Paire è atteso dal derby contro Lucas Pouille.

Le altre partite (Alberto Prestileo)

Prime sorprese all’ATP 500 di Amburgo: Bautista Agut, testa di serie numero 3, e Juan Monaco, tds numero 6, hanno perso i propri secondi turni rispettivamente contro Aljaz Bedene e Lucas Pouille.

Il britannico ha battuto lo spagnolo in due tiebreak, il primo vinto a 2 ed il secondo vinto a 7. Il francese ha vinto invece più comodamente, 6-1 7-5, riusciendo così ad estrommetere la testa di serie numero 6 del tabellone.

Infine, Pablo Cuevas ha invece avuto la meglio su Diego Schwartzman in un derby tutto sudamericano, vincendo 7-6 (4) 6-4.

Risultati:

[8] F. Fognini b. A. Ramos 6-2 3-6 6-3
B. Paire b. [2] T. Robredo 2-6 6-3 7-5
[Q] L. Pouille b. [6] J. Monaco 6-1 7-5
[5] P. Cuevas b. D. Schwartzman 7-6(4) 6-4
J. Vesely b. A. Haider-Maurer 3-6 6-1 6-0
A. Bedene b. [3] R. Bautista-Agut 7-6(2) 7-6(7)

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