Ultimi giorni piuttosto movimentati per il giovane aussie Thanasi Kokkinakis, finito nell’occhio del ciclone dopo la rissa sfiorata contro Ryan Harrison nel secondo turno delle qualificazioni del Masters 1000 di Cincinnati e, soprattutto, per le esternazioni alquanto “colorite” che lo hanno coinvolto nella diatriba fra l’amico e connazionale Nick Kyrgios e Stan Wawrinka, durante il match di terzo turno del torneo di Montréal: nell’intervista post-match dopo la sua vittoria nell’ultimo turno di quali contro Marsel Ilhan (al primo turno affronterà Fabio Fognini), l’australiano ripercorre i momenti della notte canadese: “Stavo guardando il match tra Kyrgios e Wawrinka sul mio computer, e improvvisamente il mio telefono è saltato: all’inizio non avevo capito quello che era successo, l’ho saputo dal tweet inviatomi di un ragazzo”.
Kokkinakis ha poi fatto sapere di aver chiarito il tutto con Kyrgios: “Gli ho fatto presente che non può fare così, se ha un problema deve risolverlo in privato. Il modo in cui si è comportato non è stato per nulla giusto e corretto, ovviamente” continua “non avrebbe dovuto dire quelle cose in quelle circostanze. Ma alla fine è stato un episodio fine a se stesso, dobbiamo tutti buttarcelo alle spalle”.
Il 19enne di Adelaide riferisce poi di aver ricevuto il sostegno dagli altri giocatori: “La maggior parte è stata carina con me, anche perché io non ho fatto nulla di sbagliato. In molti poi mi hanno dato dei consigli: ‘Non preoccuparti, fai il tuo’. Vorrei aggiungere altro, ma questo è il momento di tenere un profilo basso e distogliere l’attenzione sulla questione”.
