Dopo i recenti dubbi e “sospetti” su alcuni incontri, dove qualche giocatore non si sarebbe impegnato al massimo (l’ultimo caso quello di Monfils contro Janowicz a Cincinnati) l’ATP, attraverso uno scritto del vicepresidente delle norme dell’ATP, Gayle David Bradshaw, ha pubblicato un comunicato riguardante questo argomento, avvisando tutti i tennisti:

“A tutti i giocatori, negli ultimi mesi abbiamo visto molti casi, o casi sospetti, di giocatori che non si impegnano al massimo durante una partita. I giocatori potrebbero non rispettare la regola del “massimo sforzo” per varie ragioni che non possono essere giustificate. Alcuni comportamenti sono difficilmente confermabili, altri sono ovvi. I supervisor sono stati informati del fatto che dovranno comunicare agli arbitri di avere “TOLLERANZA ZERO” nei confronti di qualsiasi giocatore che non si impegni al massimo. Un tennista deve impegnarsi al massimo nei match ufficiali. La violazione di questa regola comporta al giocatore una multa di 10.000 dollari per ogni violazione commessa. Non ci sarà bisogno di avvisare preventivamente i giocatori. Non appena viene determinato che un tennista non ha rispettato la regola del massimo sforzo, una violazione del codice per lui è garantita. Questo comportamento è diventato sempre più comune nel circuito Challenger anche se può succedere a tutti i livelli. La credibilità della competizione e del tour è danneggiata quando i giocatori abusano del privilegio di competere sul circuito e questo comportamento non può continuare ad essere tollerato”.