Jonas Bjorkman: sei tappe per aiutare Andy Murray

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Jonas Bjorkman: sei tappe per aiutare Andy Murray

In seguito al trionfo nella Rogers Cup di Montreal su Novak Djokovic, occorre fare alcune riflessioni sul rapporto fra Andy Murray e Jonas Bjorkman

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Jonas Björkman e Andy Murray
 

Secondo il noto giornalista Mark Hodgkinson, sono sei le cose che è lecito aspettarsi da Murray sotto la guida di Bjorkman.

1. Affrontare il perfezionismo: forse ci vuole un compagno perfezionista per aiutare un proprio simile. Durante la sua carriera Bjorkman è sempre stato molto duro con se stesso e vede in Murray un giocatore con la tendenza ad essere estremamente autocritico. Bjorkman potrà aiutare Murray a mantenere il controllo delle proprie emozioni e questa sarà la chiave per far sì che Murray riesca ad esprimere il suo miglior tennis, soprattutto agli US Open e negli altri major.

2. Mantenere l’aggressività: Murray ha avuto esperienza diretta del gioco di attacco di Bjorkman nel secondo turno degli US Open del 2007, con lo scozzese vincitore in cinque set. È stato il tennis aggressivo di Bjorkman che ha spinto Murray ad assumere lo scandinavo. Bjorkman lavorerà su quanto già esistente nel gioco di Murray, considerato come uno dei migliori ribattitori del circuito, spingendolo ad essere più aggressivo facendo leva su questo aspetto del suo gioco.

3. Divertirsi: oltre alla sua capacità di eseguire il cha-cha, Bjorkman ha dimostrato con il suo deep run in questa edizione di “Balliamo” – uno spettacolo di danza andato in onda sulla televisione svedese – che è in grado di godere di se stesso pur essendo estremamente competitivo. Questo aspetto, estraneo alla filosofia del tennista scozzese, potrebbe comportare quel filo di scioltezza in più nei momenti chiave del match. Bjorkman crede che sia importante per Murray divertirsi maggiormente durante gli allenamenti. Quando il britannico è di buonumore, è più probabile che riesca ad apportare miglioramenti al suo gioco.

4. Forte comunicazione: non è servito molto tempo a Murray e Bjorkman per sentirsi a proprio agio l’uno con l’altro. Infatti, quando un adolescente Murray sbarcò per la prima volta nel tour principale, Bjorkman è stato uno dei giocatori che hanno accolto ben volentieri lo scozzese nel circuito e questo Murray non l’ha dimenticato.

5. Continuità: non ci sarà un improvviso cambiamento nel modo in cui Murray gioca a tennis. In linea di massima Bjorkman e Mauresmo sono d’accordo sul gioco di Murray. “Mi piace molto il modo in cui Amelie ritiene che Andy debba giocare”, ha detto Bjorkman.

6. Vittorie consistenti: quattro volte finora Murray ha giocato un torneo con Bjorkman seduto a bordo campo (in assenza di Mauresmo) e per tre volte lo scozzese ha terminato la settimana da campione. Il primo titolo è arrivato sulla terra rossa di Monaco di Baviera in primavera e il secondo sul prato del Queen’s Club prima di Wimbledon. L’unico vuoto con Bjorkman responsabile è stato quando Murray ha perso all’esordio sul cemento di Washington.

Marco Melani

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