US Open italiani: delude molto Fabio Fognini, ma Feliciano Lopez è un signor giocatore

Editoriali del Direttore

US Open italiani: delude molto Fabio Fognini, ma Feliciano Lopez è un signor giocatore

Fabio Fognini può rimpiangere soltanto di essersi mangiato il secondo set. Era avanti 4-1. Un doppio fallo e due errori hanno restituito il break. Sul rovescio mancino di Feliciano Lopez il nostro non ci ha capito nulla

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[18]F.Lopez b. [32]F.Fognini 6-3 7-6(5) 6-1 (da New York, Ubaldo Scanagatta)

Stats fognini lopez

Lo temevo. Lo temevo fortemente perchè Feliciano Lopez è un giocatore atipico. Attacca quando gli altri si difendono, ha quel rovescio tagliato con la palla che non si alza che non ti consente di giocare d’incontro né di tirare troppo forte. Inoltre ti spezza continuamente il ritmo e Fabio Fognini proprio di ritmo ha invece sempre bisogno così come il tempo per “calmarsi”, prendere le misure, lasciar esplodere i suoi colpi.
Chissà, forse se fosse riuscito a strappare la battuta a Lopez nel primissimo game, quando ha avuto tre palle break, favorite dal doppio fallo iniziale di Feliciano.
Purtroppo Fabio non ha capito nemmeno che contro Feliciano che dal lato sinistro è capace di fare qualunque cosa, gli attacchi in controtempo, le palle tagliatissime, le smorzate, avrebbe dovuto giocare molto più sul dritto.

Mats Wilander ha completamente ciccato il suo pronostico, mi viene quasi il dubbio che lo abbia fatto a quel modo perchè parlava con me italiano…, mentre Fabio Fognini aveva ragione di “toccarsi” l’altro giorno quando si è ricordato che dopo aver battuto Rafa Nadal aveva sempre perso poi al match successivo.
Io pensavo che Fabio avrebbe incontrato molte dfficoltà nel primo set, ma contavo sul fatto che anziché innervosirsi (più interiormente stavolta che visibilmente all’esterno) si abituasse alla situazione inedita. E quando, subito il break nel primo set al  quarto gioco e mai più rimontato, con Feliciano Lopez che ha ceduto dall’1 pari in poi soltanto 6 punti in 4 turni di servizio per conquistare il primo set 6-3 in 31 minuti, Fabio è però salito 4-1 nel secondo, facendo 12 punti su 13 dall’1 pari 0-30, mi sono detto: “Vai, forse Fabio ora ha capito come deve giocare e il match può prendere una svolta”.
Purtroppo non l’ha presa nel senso che avrei voluto. Feliciano, che soltanto a Wimbledon è riuscito nella sua lunga carriera – avrà 34 anni fra due settimane – a raggiungere i quarti di finale in uno Slam (peraltro tre volte), ha recuperato quel break con il grande contributo di Fabio che sul 4-2 ha esordito con un doppio fallo, poi un errore, quindi ha messo a segno uno smash, ma poi lo ha fatto seguire da un dritto regalato e poi da una volée sbagliata.

Non girava nulla bene per Fabio. Ad un certo punto girandosi dopo un errore ha colpito con un minimo cenno di rabbia la palla con le spalle rivolte alla rete e quella palla, steccata, è finita su uno spettatore, peraltro a velocità limitatissima. L’arbitro a termini di regolamento poteva aver ragione a dargli un warning, ma se avesse avuto un po’ di buon senso poteva anche evitarlo. Fognini ha preso il warning senza nemmeno poter capire il perchè. Ma non ha protestato. Forse ha immaginato, o qualcuno dal suo angolo gli ha spiegato.
Senza che ci fossero più games  di particolare suspence si è così arrivati al tiebreak. Era trascorsa soltanto un’ora e 10 minuti, e niente era ancora compromesso.

Ma il tiebreak è cominciato subito male per Fabio che ha perso il primo punto sul proprio servizio: 0-1, poi 0-2 con un regalo di Fabio che avrebbe dovuto da pochi passi tirare addosso a Feliciano e invece ha giocato un rovescio lungo inspiegabile, 0-3, quindi 2-3,2-4,2-5, poi lì da 2-5 a 4-5 con Fabio che fa un miracolo colpendo di istinto su una volee di Feliciano con un gioco di prestigio sottogamba (su Twitter c’è) .
Feliciano sale a 6-4, e finalmente Fabio indovina una gran risposta di dritto che finisce nei piedi dello spagnolo: primo setpoint annullato e Fabio serve. Ma serve male. Il secondo setpoint per Lopez Fognini se lo è giocato proprio male: sbaglia un dritto gratuito di metri.

E così dopo un’ora e 19 Lopez è avanti due set a zero, 6-3,7-6. Ma il terzo set è ancora peggio. 12 punti a 1 per Lopez e 3-0, con lo spagnolo che ha 3 mini-matchpoint nel quarto game. Fognini li annulla, si ritrova sotto 3-1 nel terzo. Non c’è chi non ripensi al match con Rafa Nadal. Anche lì era sotto due set a zero e 3-1 nel terzo. Ma i miracoli accadono una volta, non si ripetono facilmente. E difatti in pochi minuti Lopez porta a casa il match, con un 6-1 inequivocabile. Un’ora e 50 e il sogno di Fabio nei quarti svanisce. Con grandi rimpianti per noi ed apparente rassegnazione per lui.  Era un’occasione, perchè trovare un giocatore trentaquattrenne e  n.19 del mondo negli ottavi va considerata tale. Ma ciò detto però Feliciano Lopez mi ha oggi fortemente impressionato, perchè non ha sbagliato nulla, ha giocato quei rovescini senza peso che non si alzavano dal cemento sul dritto di Fabio che non riusciva a dar forza e profondità ai suoi colpi, ha giocato talvolta passanti lenti  e calanti (che mi hanno ricordata una frase abituale di Rino Tommasi in tante telecronache, “palla calante, punto vincente!”), è stato attentissimo e implacabile quando è arrivato a rete. Spesso vi ci si appiccicava proprio e in quelle occasioni Fabio avrebbe dovuto tentare il pallonetto – ma non gliene è riuscito uno! – oppure cercare di passare dalla parte dove Feliciano ha minor allungo, cioè quella del rovescio.

Invece la maggior parte dei passanti Fabio li ha tentati dalla parte del dritto, dove il lungo Lopez, un metro e 88, si stendeva per quasi quattro metri e diventava impossibile da superare. Certo non gli mancavano i grandi riflessi per riuscire ad agganciare ogni palla, che non erano nemmeno le sassate che Fabio aveva lasciato partire contro Rafa Nadal, perchè gli attacchi di Lopez, nella maggior parte dei casi, erano su palle con poco peso e da tirar su.

Alla fine 40 errori di Fabio in soli 3 set e in un 1h50 minuti erano più di quelli, in proporzione, che aveva fatto contro Nadal. E i vincenti sono stati soltanto 28 (di 7 aces e 19 servizi non risposti…) : quindi non ci sono quasi stati! Altro che i 70 messi a segno contro Nadal. E’ certo più facile schiacciare una palla che rimbalaza bella alta piuttosto che una che non si alza. Mentre Lopez ha fatto 40 punti su 49 quando ha messo la prima (l’82 per cento) Fognini ne ha fatti soltanto 30 su 51 (il 59%). Il secondo dato era abbastanza prevedibile, Fabio non ha mai avuto un gran servizio. Ma si pensava, o sperava, che potesse rispondere di più e meglio a quello di Feliciano Lopez e invece così non è stato. E’ sì riuscito a rispondere 54 volte su 86, ma quasi mai mettendo in difficoltà Feliciano, oggi più Deliciano che mai (almeno agli occhi di Judy Murray).

Contro Nadal Fabio aveva avuto un’eccellente percentuale di punti fatto quando era arrivato a rete, oggi doveva attaccare in modo diverso e ha fatto soltanto 13 punti su 25, pur essendo lui uno che, non essendo un attaccante naturale e puro, di solito sceglie il momento per attaccare. Il 52% di punti a rete è un pessimo risultato.

La conclusione di quest’articolo è che sì, certamente Fabio ha deluso, avrebbe potuto giocare meglio e quando dice di avere avuto delle chances nei primi due set in realtà le ha avute solo nel secondo, perchè considerare chances di vittoria in un set le palle break avute nel primissimo game mi pare esagerato, tanto più che dopo Lopez ha dominato tutti i suoi turni di servizio e quindi tutt’al più si sarebbe potuto ritrovare al tiebreak. Nel secondo le ha effettivamente avute perchè è stato avanti, come detto, 4-1. Ma se sul 4-2 regala un game e nel tiebreak regala due punti sul proprio servizio, il primo e l’ultimo dopo aver annullato un setpoint, , beh insomma non è che sia stato vicino a vincere quel set. Si può dire che poteva non perderlo, e non è la stessa cosa. Poi questo non giustifica l’aver mollato nel terzo, il 6-1 che poteva essere un 6-0 visto che l’unico game che ha fatto lo ha ripreso annullando 3 palle break. Quanto a Lopez, invece, ha giocato con intelligenza sopraffina, con esperienza ed equilibrio. Non sbagliando mai una scelta tattica. Il divario, alla fine, è risultato così netto, che viene da chiedersi – come sempre o quasi – se sia dipeso soltanto da una sua eccellente prestazione o da una performance sottotono di Fabio. Io credo l’una e l’altra cosa, sinceramente. Anche perchè altrimenti non ci si spiegherebbe come mai Feliciano Lopez fino ad oggi negli Slam sul cemento non fosse mai arrivato, in tanti anni, che una sola volta al quarto turno in Australia e due volte al quarto turno allo US Open, ma mai prima di stasera nei quarti di finale. Mentre ben nove volte fra Australian Open e Us Open era stato eliminato nei primi due turni.

In conferenza stampa, Fognini ha detto: “Sapevo che era un avversario atipico. Nei primi due set non c’è stata molta differenza, nel terzo sì ma credo di aver giocato una partita alla pari”. Alla domanda sui momenti decisivi della partita, ha risposto: “Il primo set l’ho regalato coi due dritti sbagliati sul 2-1 che mi sono costati il break, poi nel secondo, nel tie-break, ho fatto un errore stupido sul suo set-point, in questo modo mi sono ritrovato sotto 2 set a 0”.
Sulla preparazione di un match contro un avversario che gioca un tennis atipico come quello di Lopez: “Per preparare il match mi sono fatto aiutare da un ragazzo destro che era lo stesso col quale mi sono preparato come Nadal, posso trovare un mancino in allenamento ma uno che giochi come Feliciano è quasi impossibile da trovare!”.

Ascolta la conferenza stampa di Fognini per sentire le risposte più polemiche del tennista ligure

Feliciano Lopez in conferenza stampa ha invece rilasciato queste dichiarazioni: “Temevo Fabio dopo averlo visto con Rafa, ma sapevo anche che oggi sarebbe stata una partita diversa. Ho guardato la partita nella mia stanza d’albergo, non potevo credere a come stavano giocando, specialmente Fabio, con tutti i vincenti che ha messo a segno nel quinto set. Battere Fabio tre set a zero è un grande risultato per me

Nel secondo set quando sono andato sotto sono rimasto tranquillo, sapevo che oggi avrei perso il servizio prima o poi, perchè lui risponde alla grande, ma d’altro canto il suo servizio non è il colpo migliore che ha, e sapevo che avrei avuto le mie chance anch’io per brekkarlo

Le dichiarazioni di Lopez alla stampa spagnola

Venerdì sera ho visto in televisione tutto il quinto set del match tra Fabio e Nadal, e Fabio ha giocato in maniera straordinaria. Tuttavia in quel match Fabio aveva l’iniziativa nell’80% dei punti, mentre nell’incontro che abbiamo giocato oggi ero io ad avere l’iniziativa del gioco nella maggior parte dei casi. La miglior cosa che credo di aver fatto oggi è stato seguire la strategia che sapevo mi avrebbe permesso di vincere: servire bene, cercare la rete, essere sempre aggressivo ed essere rapido nei movimenti. Ho sempre continuato a credere nella mia strategia ed alla fine ha pagato”.

“Sono stato molto bravo a non permettere a Fabio di non giocare come ha fatto contro Rafa, e sicuramente lui oggi può aver pagato dazio per quella vittoria, sia dal punto di vista fisico, perché il match è finito molto tardi e può essere difficile recuperare in quei casi, sia dal punto di vista mentale, perché sconfiggere un giocatore della grandezza di Nadal in un torneo dello Slam ti può togliere molto a livello mentale”.

 

 

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