Atp contro Murray: "Le Finals sono obbligatorie" (Battaggia)

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Atp contro Murray: “Le Finals sono obbligatorie” (Battaggia)

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Atp contro Murray: “Le Finals sono obbligatorie” (Simone Battaggia, Gazzetta dello Sport)

«Le Atp World Tour Finals sono un evento obbligatorio e a tutti i giocatori che si sono qualificati si richiede di partecipare, a meno di infortuni». Non ha scelto giri di parole Chris Kermode, il presidente del circuito maschile, per far capire cosa pensava dei mugugni di Andy Murray e della sua poca voglia di giocare il torneo in programma alla 02 Arena di Londra dal 15 al 22 novembre.

POCO RIPOSO Domenica a Glasgow, dopo aver trascinato la Gran Bretagna al 3-2 sull’Australia e quindi alla prima finale di Coppa Davis dopo 37 anni — dal 27 novembre in Belgio — lo scozzese aveva messo ben in chiaro quali fossero le sue priorità. «Se si giocherà sulla terra rossa, ovviamente la partecipazione alle Atp World Tour Finals sarà un punto interrogativo — aveva detto —. Avrei bisogno di allenarmi e di prepararmi sulla terra, in modo di essere pronto per la Davis. Se arrivi in fondo al torneo di Londra giochi anche la domenica e quindi alla fine ti serve anche il tempo per riposarti. Non puoi giocare cinque partite contro i migliori al mondo e non prenderti qualche giorno di stop. Avrei a disposizione un paio di giornate di riposo e poi soltanto altri due giorni di gioco sulla terra rossa prima dell’inizio della Coppa Davis. Non sarebbero abbastanza per me. Mi serve qualche giorno in più di allenamento sulla terra rossa per fare in modo che la mia schiena si abitui a quella superficie». In Belgio, la Gran Bretagna avrà la possibilità di vincere la Davis per la prima volta dal 1936.

ASPETTATIVA Secondo il numero 1 di Atp, «Murray ha disputato una stagione fantastica e si è guadagnato uno degli otto posti per la finale della stagione. Siamo a conoscenza di ciò che ha detto a Glasgow, ma comunque ci aspettiamo che partecipi al torneo, sempre che sia nelle condizioni fisiche per farlo. Senza una rinuncia ufficiale, rimane nella lista dei partecipanti».

TROPPO IMPORTANTE II fatto è che Murray è troppo importante per la Gran Bretagna — e troppo legato alla partecipazione in Davis — per poter correre un rischio. Nella semifinale di Glasgow contro l’Australia, così come era già successo nel quarto di finale contro la Francia, Andy ha vinto i suoi due singolari e il doppio — giocato insieme al fratello Jamie —, trascinando praticamente da solo la squadra al turno successivo. Già in passato, d’altra parte, Murray aveva avuto problemi alla schiena nel passare dalle superfici più dure al gioco sulla terra. Il Belgio non ha ancora annunciato in quale città si giocherà, ma sembra scontato che verrà scelto un campo in terra rossa proprio per annullare l’effetto Murray, più forte sul veloce. Da parte propria, lo scozzese avrà senz’altro ripensato alle sofferenze patite da Roger Federer per la finale di Davis del 2014 (…)

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