ATP San Pietroburgo: Bolelli, che vittoria contro Berdych!

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ATP San Pietroburgo: Bolelli, che vittoria contro Berdych!

Grande impresa di Simone Bolelli, nel secondo turno dell’ATP 250 di San Pietroburgo, abile ad eliminare la testa di serie No.1, Tomas Berdych, in un’ora e 40 minuti di gioco. È il secondo top-ten battuto in stagione dopo Raonic a Marsiglia per l’azzurro. In quarti di finale affronterà Joao Sousa, giustiziere di Granollers. Avanti anche Raonic, Robredo e Bautista

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S. Bolelli b. [1] T. Berdych 7-6(5) 6-4 (Micael Caviglia)

Stat Bolelli-Berdych

Qualità italiana. Un superlativo Simone Bolelli affronta Tomas Beredych senza timore, con un’aggressività da fondo campo e in risposta che mandano fuori giri il pallottoliere ceco, testa di serie No.1 del torneo. Due giocatori simili, entrambi esplosivi da fondo campo e dotati di un gran dritto. Ma questa volta a San Pietroburgo (i precedenti erano 4 a 2 in favore del ceco) la qualità di Bolelli è superiore. L’italiano dimostra di avere più soluzioni vincenti, grazie ai campi di ritmo con il dritto e con i tagli di back di rovescio. Risultato? Un Berdych con lo sguardo verso il cielo, incapace di liberarsi dalla morsa stringente dell’italiano, che a forza di colpi vincenti e discese a rete, lo comanda.
Il primo set si apre col break del ceco, bravo a sfruttare il suo potente servizio ed un Simone ancora poco reattivo. Ma l’italiano non demorde, lotta fino a trovare il contro break nel quinto game, con l’ausilio del ceco che commette due doppi falli. Ma il punto del match è proprio in questo game: dopo 22 colpi, di corse e recuperi in back, l’italiano sferra un dritto lungolinea che fa alzare in piedi anche i freddi russi accorsi all’Arena di San Pietroburgo. Berdych avanza per inerzia col servizio, unica arma che mette in difficoltà Bolelli. Si arriva al tie-break, Simone cerca il dritto, lo trova e chiude il punto. Poi un servizio vincente lo porta avanti di un parziale: 7-6.
Nel secondo set continua la super partita di Bolelli, che non cede un centimetro di campo al ceco. Berdych sulla seconda più volte non riesce ad uscire dalla meccanica del servizio che la pallina ha già toccato il campo a ridosso della linea di fondo. Vedere un Bolelli così è un piacere per tutti. Berdych viene brekkato al terzo game, dopo una risposta molto profonda di Bolelli che riesce ad imporre un tennis strabiliante. E continua a farlo, fino alla fine. 6-4 a ritmo dei servizi termina il secondo parziale. Simone a fine gara ammette di aver trovato un ottimo feeling. Berdych a testa bassa e quasi incredulo abbandona il campo. Bolelli vola in quarti di finale, dove lo attende il vincente del match fra Marcel Granollers e Joao Sousa.

Nelle altre partite disputate escono dal torneo di San Pietroburgo anche gli ultimi giocatori di casa rimasti in gara: il No.30 del mondo, Teymuraz Gabashvili, si arrende al terzo set al più quotato Bautista Agut, testa di serie numero 4 del torneo, mentre la wild card Evgeny Donskoy cede al canadese Milos Raonic in due set.
La prima partita, che apre il programma del russo, si svolge in uno stadio deserto, dove l’eco dei colpi accompagna la cavalcata vincente, non senza difficoltà, dello spagnolo. E’ la partita più lunga della giornata, termina in 2 ore e 34 minuti. Il primo set lo porta a casa Bautista, che sfrutta, senza strafare, la poca continuità da fondo campo dell’avversario. Nel secondo set lo spagnolo va subito avanti di un break, ma viene recuperato nell’ottavo gioco, poi sorpassato definitivamente al dodicesimo, quando sul 6-5 Gabashvili riesce strappare il servizio all’avversario. Bautista nel terzo deve annullare 3 match point sul 5-3, ma con un pizzico di fortuna riesce a breakkare, lasciando poi a cinque game l’avversario, visibilmente scosso dall’occasione mancata.
Il canadese Milos Raonic, testa di serie numero 2 del torneo, non impiega molto (1 ora e 13 minuti) per sbarazzarsi del 25enne russo Donskoy. Al loro primo incontro i due giocatori si dimostrano, come previsto, di due livelli nettamente diversi. Raonic è più forte e più concreto: non rischia mai sui suoi turni di servizio; brekka al termine del primo set e all’inizio del secondo, vincendo senza patemi. Ora in quarti di finale giocherà contro Tommy Robredo: anche lo spagnolo ha giocato nella giornata odierna, vincendo in due set contro Baghdadis. Una partita tra due veterani, il primo 33enne, il secondo 30enne. A vincere è il più vecchietto, ma anche quello fisicamente più preparato. Dopo un primo set tirato fino all’ultimo e vinto solamente al tie-break da Robredo, al cipriota cala la tensione nel secondo parziale, che con un facile 6-1 viene conquistato dallo spagnolo. Lontano ormai è il ricordo dello Janowicz semifinalista a Wimbledon: il polacco, sceso al numero 66 del ranking, perde dal 21enne francese Puoille. La partita è equilibrata, nel primo set non ci sono break, nel secondo uno scambio di break al nono e al decimo gioco porta la gara al tie-break, vinto dal più convinto francese. Un altra partita d’altri tempi è stata Becker-Istomin, vinta dal secondo al terzo set, in una battaglia durata poco più di due ore. Sousa-Granollers chiude la giornata tennistica in quel di San Pietroburgo. Il portoghese, testa di serie numero 7 del torneo, regola con facilità Granollers, che aveva eliminato al turno precedente Kokkinakis, e ora sfiderà Simone Bolelli in quarti di finale.

Risultati:
S. Bolelli b. [1] T. Berdych 7-6(5) 6-4
[4] R. Baustist Agut b. T. Gabashvili 6-3 5-7 7-5
L. Pouille b. J. Janowicz 7-6(8) 7-6(1)
[5] T. Robredo b. M. Baghdadis 7-6(5) 6-1
D. Istomin b. B. Becker 6-2 6(5)-7 6-4
[2] M. Raonic b. E. Donskoy 6-4 6-4
[7] J. Sousa b. M. Granollers 6-3 6-3
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