ATP Shenzhen: rimpianto Bolelli con Robredo, avanti Berdych e Cilic

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ATP Shenzhen: rimpianto Bolelli con Robredo, avanti Berdych e Cilic

Nel primo dei quarti di finale dell’ATP 250 di Shenzhen Simone Bolelli cede al terzo a Tommy Robredo dopo quasi due ore di gioco, non concretizzando una super partenza. In semifinale lo attende Tomas Berdych, il quale ha lasciato solo cinque giochi al connazionale Jiri Vesely. La tds No.2 Marin Cilic, dopo un avvio complicato, ha ragione sul giovane Hyeon Chung, mentre Garcia-Lopez accede al penultimo atto senza giocare, a causa del ritiro di Adrian Mannarino

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Amara conclusione nel primo dei quarti di finale in programma quest’oggi nell’ATP 250 di Shenzhen, per i colori azzurri, con la rimonta vincente di Tommy Robredo, testa di serie No.3 del torneo, ai danni di Simone Bolelli, il quale, dopo una grande partenza cala alla distanza, come purtroppo molto spesso è capitato durante tutto l’arco della carriera dell’italiano, finendo per cedere 6-4 al terzo dopo quasi due ore di gioco.

L’avvio, e più in generale il primo set, da parte di Bolelli, è semplicemente perfetto, a tratti esaltante: Robredo non riesce a tenere il ritmo imposto dal nativo di Bologna, intoccabile (o quasi) con la battuta (66% di prime in campo e, soprattutto, un impressionante 8/10 sulla seconda) e con il dritto, letale e mortifero come nei giorni migliori, agevolato da un’ottima ricerca del colpo con i piedi, particolare non propriamente abituale per l’azzurro.
Dopo essersi salvato nel primo game con la battuta a disposizione, salvando una palla break con un ace, il 33enne di Hostalric è costretto a capitolare nel turno di servizio successivo, collaborando molto attivamente con due doppi falli e due gratuiti di dritto, il quale spacca una racchetta e manda avanti nel punteggio Bolelli; l’azzurro non si fa pregare, come detto è letale al servizio, attento e determinato, e dopo aver salvato due pericolose palle del controbreak, frutto di un’ottima reazione d’orgoglio da parte di Robredo, grazie a due ottime prime, breakka nuovamente l’iberico nel quinto gioco, ancora una volta ai vantaggi, ipotecando il parziale, poi chiuso nel turno di battuta successivo.

Il No.30 del mondo, apparso piuttosto deficitario al servizio fino a quel momento, torna in carreggiata all’inizio del secondo parziale, approfittando anche del vistoso calo atletico e di performance del tennis di Bolelli il quale, nonostante due palle break ad inizio parziale, non riesce più a incidere con il servizio come in precedenza, allungando il numero degli scambi e favorendo la maggiore tenuta dell’ex No.5 del mondo: il sesto game è fatale per l’italiano, insufficiente con la percentuale di prime di servizio in campo e sempre più pesante negli spostamenti, con lo spagnolo abile a sfruttare l’efficacia del proprio dritto inside-out e guadagnarsi il vantaggio nel set. Bolelli non riuscirà più a rimanere mentalmente nel set, abbandonandolo, di fatto: Robredo, dopo aver tenuto il servizio nel gioco successivo, breakka nuovamente il No.62 del mondo, portando il match al parziale decisivo.

Set che, alla fine, sarà il più equilibrato dal punto di vista del punteggio: Bolelli, sempre più in difficoltà atletica, si aggrappa al servizio, mantenendosi in gara grazie ad un’ottima resa con la prima; dopo che l’italiano salva una pericolosissima palla break nel secondo gioco, infatti, la frazione si assesta, continuando nel segno dell’equilibrio fino all’ottavo gioco: Simone salva un’altra palla break, sempre grazie al servizio, assestandosi sul 4-4. Lo spagnolo avverte la tensione, si irrigidisce, perdendo efficacia al servizio, e dopo due errori non forzati concede un break point che, se trasformato, porterebbe l’azzurro a servire per l’incontro: ma Bolelli, su una seconda non particolarmente incisiva, rinuncia a spingere, non facendo male in risposta, venendo poi sballottato da una parte all’altra del campo dal dritto dello spagnolo, che lo costringe all’errore, finendo per chiudere il game e issandosi sul 5-4.
Sarà il game decisivo dell’incontro: Bolelli, dopo aver salvato il primo match point sul 30-40 grazie al servizio, ne concede un altro dopo un brutto errore di dritto, con Robredo che si inventa un passante di rovescio lungolinea straordinario dopo una rincorsa infinita, mettendo la parola fine ad un match che avrebbe potuto avere un esito diverso.

Subito dopo l’incontro di Bolelli è scesa in campo la testa di serie No.1, Tomas Berdych, il quale ha eliminato agevolmente, nel derby ceco contro Jiri Vesely, No.40 del mondo. Tutto facile per il No.5 del mondo, il quale impone la propria superiore pesantezza di palla (oltre alla personalità) sul mancino di Pribram, incapace di produrre una reazione efficace, perdendo per tre volte il servizio nell’incontro (una nel primo e due nel secondo), senza mai riuscire a strapparlo al proprio connazionale. Berdych torna in semifinale di un torneo ATP dopo 5 mesi: l’ultima volta è avvenuta a Madrid, nel match perso contro Nadal.
A seguire questo match la testa di serie No.2, Marin Cilic, ha avuto la meglio sul giovane sudcoreano Hyeon Chung dopo poco più di un’ora e mezza di gioco: avvio molto complicato per il vincitore degli US Open 2014, con un break immediato subito e tanti errori non forzati. Chung però non ne approfitta, non riuscendo a servire sufficientemente bene, finendo per subire il controbreak nel sesto gioco. Niente più sussulti fino al tiebreak, dove l’asiatico si invola per primo, grazie al minibreak conquistato sul 2-2, ma finendo per cedere nuovamente il punto al servizio. Cilic serve per chiudere il parziale sul 6-5, ma manca clamorosamente di chiudere sbagliando un comodo dritto, girando nuovamente sul 6-6. Ma non c’è niente da fare per il 19enne, il No.14 del mondo, grazie alla maggiore esperienza, riesce comunque a portare a casa il set, chiudendo al 14° punto.
Finisce qui, in pratica, il match di Chung, il quale subisce un break in apertura della seconda frazione, non riuscendo a mantenersi lucido dopo le occasioni perse; la reazione arriva, nel sesto gioco, con il controbreak del No.58 del mondo, immediatamente restituito, però, nel game successivo, con Cilic che ringrazia, chiudendo con il servizio.
L’ultima partita in programma a Shenzhen sarebbe dovuta essere quella fra Adrian Mannarino e Guillermo Garcia-Lopez, rispettivamente No.5 e 4 del seeding, ma a causa di un problema all’anca destra del francese il No.29 del mondo accede alla semifinale senza nemmeno giocare, il suo quarto penultimo atto della stagione.

Risultati

[1] T. Berdych b. [6] J. Vesely 6-3 6-2
[3] T. Robredo b. S. Bolelli 1-6 6-2 6-4
[4] G. Garcia-Lopez b. [5] A. Mannarino W/O
[2] M. Cilic b. H. Chung 7-6(6) 6-4

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