WTA Pechino: Giorgi che peccato! Bacsinszky vince in rimonta. Bene Ivanovic

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WTA Pechino: Giorgi che peccato! Bacsinszky vince in rimonta. Bene Ivanovic

Ennesima occasione buttata per Camila Giorgi che gioca alla grande per più di un’ora ma cede sul più bello e perde al terzo contro Timea Bacsinszky che non vinceva un incontro da luglio. Ana Ivanovic è in gran forma e annulla Dellacqua, mentre Kuznetsova e Keys vincono in due set rispettivamente contro Witthoeft e Mladenovic. Sorpresa nell’ultimo incontro di giornata con la statunitense Lepchenko che cede nettamente al terzo contro la wild card cinese Quiang Wang

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[12] T. Bacsinszky b. C. Giorgi 1-6 6-4 6-3

Era un primo turno abbordabile per Càmila, opposta a Timea Bacsinszky, testa di serie numero dodici del torneo ma in crisi da qualche settimana. La svizzera di Losanna  infatti veniva da otto set persi consecutivamente prima di oggi e aveva vinto l’ultima a Wimbledon. E il nono set perso è questione di minuti perché Giorgi sorvola il primo parziale in stato di grazia aggiudicandoselo col punteggio di 6-1. Il servizio, vero termometro del gioco della marchigiana, funziona alla grande consentendole di attuare al meglio il suo big game.

Il momento magico di Càmila prosegue ed un break immediato in apertura di secondo set la porta avanti nel punteggio fino al 4-3 e servizio. Nei seguenti due giochi però l’incontro cambia padrone. L’italiana non sfrutta un’occasione per andare sul 5-3, cede per la prima volta la battuta e poco dopo mette largo un passante incrociato fattibile sull’ennesima palla break concessa dalla svizzera. Timea non perdona e con un ace va sul 5-4, chiudendo nel game successivo grazie ad un doppio fallo e un errore non forzato di Giorgi.

La botta è forte, Càmila ha giocato alla grande per tre quarti del tempo ma si trova in parità. In ogni caso reagisce bene e in apertura di terzo set ha subito due palle break consecutive che l’avversaria è brava e fredda ad annullare col servizio. Ora è una lotta punto a punto e in queste condizioni lo stile di gioco di Giorgi non è un aiuto. Qualcuno dovrebbe spiegarle che per ottenere il punto non è sempre necessario fare i buchi per terra, che il tennis è anche un gioco di piazzamento e non uno spara-spara tipo videogioco. A conferma di questo la tennista marchigiana perde la battuta nel sesto game, che era stata brava a raddrizzare dal 15-40, mettendo in tribuna a tutto braccio un facile schiaffo al volo con la svizzera ormai fuori campo.

Chi conosce il tennis sa gia come finirà. Un ultimo moto di orgoglio consente a Giorgi di annullare un primo match point sul 2-5 ma nel game successivo Bacsinszky chiude con autorità. Peccato Càmila, per la milionesima volta peccato.

S. Kuznetsova b. C. Witthoeft 6-4 6-4

Giornata tutto sommato tranquilla per Svetlana Kuznetsova opposta alla tedesca n° 58 del mondo Carina Witthoeft. La ventenne di Amburgo promette bene ma non possiede la pesantezza di palla né tantomeno l’esperienza della russa ex campionessa al Roland Garros 2009. Svetlana, che sta disputando le ultime annate di una carriera di tutto rispetto, coronata dalla seconda posizione mondiale raggiunta nel 2007, si mostra subito molto efficace in risposta anche se non è sempre costante alla battuta. La russa concretizza così solo due delle cinque palle break che si procura sul servizio avversario. La tedesca dal canto suo si difende bene ma perde tutti i punti importanti e non riesce a tenere il palleggio profondo e pesante della attuale n° 31 del mondo. Un classico 6-4 chiude un primo set che poteva avere un punteggio più netto.

Il secondo parziale sembra la fotocopia del primo con la russa che cede la battuta nell’unica occasione concessa ma è tremendamente efficace in risposta mentre Witthoeft  incide poco con la prima di servizio. Due break della russa decidono il match che si chiude con un 6-4 periodico

[14] M. Keys b. K. Mladenovic 7-5 6-2

Si affrontavano due giocatrici con un cannone al posto del braccio. Da una parte la grande speranza statunitense Madison Keys, dotata di velocità di palla e fluidità di braccio incredibili. Oltre il net la a noi ben nota (purtroppo) Kristina Mladenovic, giustiziera dell’Italia in Fed Cup qualche mese fa. Più che un campo da tennis sembra un poligono di tiro con le due contendenti impegnate a mettere ogni stilla di energia nei colpi. Si sa che nel tennis i punti non hanno tutti lo stesso valore e la statunitense è brava e fortunata ad aggiudicarsi quelli che fanno la differenza. Un break per parte porta il punteggio sul cinque pari e qui Madison assesta lo strappo decisivo e si aggiudica il primo parziale di un incollatura per 7-5.

La francese risente dell’occasione persa e entra troppo molle nel secondo set, perde nettamente efficacia con il servizio e il 14% di punti vinti con la seconda palla sono lì a testimoniarlo. Keys coglie l’attimo ed è chirurgica nell’annullare due palle break e a concretizzare invece le uniche due concesse da Kristina. Il 6-2 che chiude il match è forse troppo severo ma Madison si è mostrata migliore nei momenti che contavano.

[6] A. Ivanovic b. [WC] C. Dellacqua 6-4 6-0

Ana Ivanovic, sesta favorita, apre la sessione serale alle 19.30 locali contro la wild card australiana Casey Dellacqua, che attualmente occupa la posizione 112 nel rank WTA. La serba gioca al gatto col topo, parte al rallentatore, subisce due break nei primi tre turni di battuta e va subito sotto 2-4 con la doppista australiana al servizio. Dellacqua non fa nulla di speciale se non incassare gli errori dell’avversaria e chiudere quando quella gioca corto. Ana però sta solo aggiustando l’alzo della carabina e a partire dal settimo game del primo set veste i panni di Wonder Woman e impugna il martello di Thor. Nell’ottavo game Casey serve, potrebbe andare cinque tre ma gioca senza coraggio e perde il servizio a 15. Tanto basta a Ivanovic che con un parziale di otto punti su nove vince i due giochi successivi e fa suo il primo set per 6-4.

Ana apre al servizio anche il secondo parziale, sui suoi turni di battuta non si gioca più e due aces la portano subito avanti nel punteggio. Il game seguente è combattutissimo e piega definitivamente la tennista australiana. Casey ha le occasioni ma non chiude, annulla picchiando due palle break ma quando concede la terza con l’ennesimo doppio fallo non ha più la forza di recuperare.  Dal 2-0 Ivanovic Dellacqa raccatta solo una manciata di punti e il 6-0 finale è duro ma giusto. Cosa si può raccontare di dieci games vinti consecutivamente dal 2-4 del primo set? Sicuramente che la serba ha giocato alla grande, dominante al servizio come non la si vedeva da tempo, in grado di sparare vincenti da ogni parte del campo e sorretta da una gran velocità di spostamento. Certo, non aveva di fronte una top e parafrasando un celebre motto si potrebbe dire “Vile, tu uccidi una donna morta…”, però Ana è apparsa in forma smagliante. Staremo a vedere.

[WC] Q. Wang b. V. Lepchenko 6-2 3-6 6-2

Unica sorpresa di giornata è l’eliminazione della naturalizzata statunitense Varvara Lepchenko opposta alla ventitreenne wild card cinese Quiang Wang, che le rende 65 posizioni nel ranking WTA (45 contro 110).  La mancina Lepchenko apre l’incontro alla battuta confidando nelle sue traiettorie mancine ma le cose non vanno secondo i piani. Varvara non incide con la battuta e non riesce a sfondare con i suoi colpi piatti mentre Wang copre agilmente il campo e mostra di ben padroneggiare traiettorie ed effetti. Lepchenko non riesce a chiudere il punto in due tre colpi come vorrebbe e alla lunga è l’avversaria a venire fuori. La cinese strappa subito la battuta all’avversaria, si fa riprendere ma altri due break nel quinto e nel settimo gioco le consegnano il primo set in carrozza per 6-2.

La statunitense appare rabbiosa ed entra nel secondo parziale spingendo ancor di più i colpi che ora entrano con maggiore regolarità e fanno danni nel gioco vario ma leggero di Wang. La cinese subisce un bombardamento continuo, corre come una lepre ma due servizi persi (a uno) decidono il set per Varvara che pareggia il conto dei set al nono gioco. Il film sembra visto altre volte, la più forte che fatica ma poi risorge e domina, però oggi non sarà così. In un gioco delle parti è ora Lepchenko a tirare il fiato ma la pausa le è fatale. Wang cresce ancora, si muove sempre meglio, strappa il servizio all’avversaria nel secondo gioco e sale poi sul 3-0 salvando una palla break. Sarà lo strappo decisivo perché l’americana non ritrova più il timing magico del secondo set e incappa in numerosi errori,  aiutata in questo dalla cinese che rimanda tutto e la costringe sempre ad un paio di colpi in più. Wang difende alla grande i propri turni di battuta senza concedere nulla e Lepchenko appare molto più stanca di lei. Così nell’ottavo gioco è il nono doppio fallo di Varvara a portare la cinese a doppio match point sul 15-40. Basterà il primo.

Accedono al tabellone principale anche Pereira, Puig, Aruabarrena che elimina McHale in oltre tre ore, Lucie Hradecka, la statunitense Falconi, Bondarenko e Jovanovski che eliminano le teste di serie n° 4 e 7 delle quali Watson e Rybarikova.

Risultati:

[12] T. Bacsinszky b. C. Giorgi 1-6 6-4 6-3
Kuznetsova b. C. Wiithoeft 6-4 6-4
[14] M. Keys b. K. Mladenovic 7-5 6-2
[6] A Ivanovic b. [WC] C. Dellacqua 6-4 6-0
[WC] Q. Wang b. V. Lepchenko 6-2 3-6 6-2
T. Pereira b. A. Dulgheru 7-5 6-2

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