WTA Pechino: Errani dice addio a Singapore, ok Radwanska e Ivanovic

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WTA Pechino: Errani dice addio a Singapore, ok Radwanska e Ivanovic

Sara Errani commette doppio fallo sul 5-6 del terzo set e regala a Timea Bacsinszky la prima semifinale in un torneo WTA Premier Mandatory. Delle italiane solo Flavia Pennetta rimane in corsa per le WTA Finals. Tutti in due set i successi di Muguruza, Ivanovic e Radwanska

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[12] T. Bacsinszky b. S. Errani 0-6 6-3 7-5

La svizzera Bacsinszky si è resa protagonista di una straordinaria rimonta contro l’italiana Errani, che sul 6-0 2-0 40-15 sembrava in pieno controllo del match, poi quel break subito ha praticamente ridato fiducia e vigore all’elvetica, che ha avuto il merito di non mollare e di adattare il suo gioco alla situazione.
L’inizio del set per l’azzurra è problematico, perché è costretta a salvare subito 3 palle break, ma neutralizzato il pericolo, Sara gioca in modo assolutamente perfetto e conquista il parziale con un netto 6-0. Praticamente disastrosa la svizzera, che commette molti errori non forzati e vince appena 2 punti al servizio. L’italiana è attenta, precisa da fondo e varia moltissimo il gioco, sia come rotazione che come angoli, mettendo in crisi il tennis lineare di Timea, che sembra volersi liberare della palla quando lo scambio diventa lungo. L’incubo dell’elvetica continua anche nel secondo parziale, in cui Errani si porta avanti 2-0 e servizio, ma dal 40-15 l’azzurra ha un passaggio a vuoto incredibile, infatti subisce il break e rimette in partita la sua avversaria. Bacsinszky si scuote e prende coraggio, infatti i suoi colpi iniziano a centrare il campo e, per la prima volta nel match, tiene la battuta. Adesso è Sara a fare fatica, il break subito le fa perdere sicurezza e precisione e Timea scappa avanti 4-2.
La n.12 del seeding cambia praticamente strategia, non cerca il punto alla prima occasione, ma “palleggia”, alza la parabola dei suoi colpi ed attende il momento giusto per colpire. Errani è in piena “crisi”, perché non riesce più a tenere la battuta, sbaglia esecuzioni facili ed è visibilmente contrariata. Bacsinszky vince il quinto gioco consecutivo e si invola sul 5-2, ma, finalmente Sara ritrova l’orgoglio e ottiene il controbreak. È solo una parentesi, in quanto Errani perde, per la quarta volta consecutiva, il servizio e Timea chiude sul 6-3. Un calo inspiegabile per l’italiana, che è passata in pochi minuti dal controllare la partita ad essere in “balia” dell’avversaria, la quale non ha fatto altro che giocare al suo livello abituale, dopo un primo set tecnicamente “orribile”.
Il terzo parziale porta in dote un altro break alla svizzera, con Errani che non tiene un turno in battuta dal primo game del secondo set. l’italiana soffre costantemente, il suo tennis difensivo e liftato non produce alcun effetto, ora è Timea a decidere l’inerzia dello scambio. La svizzera ha un calo e subisce un clamoroso controbreak a zero e questo rimette in discussione l’esito della partita.
Nell’ottavo gioco la svizzera si porta sullo 0-30, ma l’azzurra lotta e conquista il 4-4, ora la tensione è evidente, Timea è atleticamente in difficoltà ed inizia a cercare il punto rapidamente, questo cambio tattico produce qualche gratuito di troppo, che tiene a galla l’azzurra.
Nell’undicesimo gioco è Sara ad andare sullo 0-30, ma commette un paio di incertezze che consentono alla svizzera di portarsi sul 6-5. Il dodicesimo gioco è fatale all’italiana, che infatti capitola al primo match point e vede sfumare la semifinale e la possibilità di andare al Master finale. Prestazione in chiaroscuro per Timea, che ha avuto il merito di non arrendersi ad inizio secondo set, quando era decisamente in difficoltà. Errani, dal canto suo, ha mostrato i soliti limiti al servizio, purtroppo quello che costruisce in risposta lo perde praticamente tutto per colpa di un fondamentale che è una mera rimessa in campo.

[4] A. Radwanska b. [10] A. Kerber 6-1 6-4
 
La polacca Radwanska vince in due set contro la tedesca Kerber ed accede alle semifinali del WTA di Pechino e conquista così punti “pesanti” in chiave Master di fine anno.
“Aga” gioca una partita praticamente perfetta, perché riesce a contenere il diritto della tedesca ed a sfruttare con sapienza tattica le variazioni di rovescio e gli angoli stretti. Oltre che da fondo campo, la polacca fa la differenza con il servizio, che le regala molti punti “facili”, infatti subisce nell’arco del match un solo break, ma soprattutto ha vinto 81% dei punti con la seconda ed ha un ottimo 70% di prime in campo. Questi dati, paragonati a quelli della tedesca (23% di punti con la seconda e 4 break subiti) dimostrano plasticamente il risultato del match.
Una volta vinto 6-1 il primo parziale, la polacca ha un leggero calo e Kerber si porta sul 3-0, anche se è costretta a salvare due tentativi di controbreak. La teutonica spinge, si fa più aggressiva ma non riesce a sfondare la difesa della sua avversaria, che con i suoi colpi “genuflessi” non arretra e ribalta lo scambio. Angelique dal 3-2 va in confusione, perde campo e il servizio torna “ballerino”, anche perché la polacca risponde centrale e profondo, non dando praticamente angolo alla sua avversaria. Da questo momento in poi è Radwanska-show, infatti arrivano 3 giochi consecutivi ed il 5-3 per la finalista di Wimbledon.
“Aga” chiude sul definitivo 6-4 e conquista la semifinale di Pechino al termine di una partita in cui si sono rivisti sprazzi del suo tennis migliore.
 [6] A. Ivanovic b. A. Pavlyuchenkova 6-3 7-5

È stato un match combattuto, con molti game lottati e che alla fine ha visto prevalere Ana, che ha avuto il merito di prendersi maggiori rischi sui punti più importanti. Nel primo set la serba ha tenuto un buon ritmo ed ha vinto il parziale 6-3, ma la russa non si è demoralizzata ed ha alzato il suo livello di gioco ad inizio secondo set. Anastasia ottiene il break e passa a condurre sul 4-1, ma l’ex n.1 del mondo ristabilisce la parità sul  4-4, ora la partita si fa vibrante, perché i punti “scottano” e si alternano vincenti ad errori. Il nono gioco è il più bello del match, in cui alla fine Ivanovic conquista il break.
La serba, però, si fa prendere dall’ansia nel momento di servire per la qualificazione alla semifinale e viene controbrekkata. Anastasia conquista il 5-5, ma vanifica tutto con un game disastroso che riporta la serva avanti di un break. Con qualche patema di troppo Ivanovic chiude i conti sul 7-5 e continua la sua corsa nel torneo cinese.

[5]G. Mugurunza b. [Q] B. Mattek-Sands 6-1 7-5

Nell’ultimo match femminile di giornata, la spagnola Mugurunza elimina l’americana Mattek-Sands senza particolari affanni, anche se nel secondo set poteva pagare caro il calo di tensione avuto sul 5-3. Garbine “destruttura” il tennis vario e propositivo della tennista statunitense con i suoi colpi violenti e profondi. Una partita senza storia che la tennista europea ha ampiamente meritato di vincere, anche se, nel momento di chiudere i conti  si è vista salvare un match point ed ha un po’ perso sicurezza. Infatti in quel nono gioco subisce un clamoroso controbreak che rimette in carreggiata Bethanie. La spagnola, del tutto ristabilita dall’infortunio di Wuhan, ritrova convinzione e raggiunge con questa vittoria il best-ranking, infatti scavalca la ceca Kvitova e diventerà da lunedì n.4 delle classifiche.
Risultati:
[12] T. Bacsinszky b. S. Errani 0-6 6-3 7-5
[5]G. Mugurunza b. [Q] B. Mattek-Sands 6-1 7-5
[6] A. Ivanovic b. A. Pavlyuchenkova 6-3 7-5
[4] A. Radwanska b. [10] A. Kerber 6-1 6-4

 

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