La parte bassa del tabellone offre i due match più interessanti e vengono programmati nella sessione serale. Buon test per Kirsten Flipkens che in due set supera la ceca Denisa Allertova, in ottimo stato di forma dopo la finale di Guangzhou. La partita resta incerta fino a metà del primo set, con entrambe le giocatrici incerte nei rispettivi turni di battuta e che cedono due volte a testa il servizio. Sul 3-3 la tennista belga inizia a diventare efficace con le sue continue variazioni e con i suoi back che restano sempre molto bassi. Flipkens mette a segno un parziale di cinque giochi consecutivi, mostrando comunque le sue soltie incertezze nei momenti importanti: al servizio per il set la belga riesce a chiudere soltanto al settimo set point dopo aver annullato una palle break. Avanti di un set ed un break Flipkens diventa impeccabile al servizio e grazie a due doppi falli di Allertova riesce a conquistare un secondo break ma si rilassa poco dopo e ne rende uno. Anche quando va a servire per il match Flipkens si irrigidisce e concede una palla break. Per sua fortuna Allertova non trasforma arrivando scoordinata sul suo rovescio in back e grazie a due buone prime Flipkens riesce a chiudere l’incontro, a centrare la seconda semifinale in stagione e a rientrare tra le prime 100 del ranking.

In semifinale incontrerà Anastasia Pavlyuchenkova (la russa conduce 2-0 nei precedenti) che con un doppio 6-3 ha superato una Krunic molto tesa e fallosa. La testa di serie nr. 7 inizia solida al servizio, il dritto è come al solito una garanzia e oggi funziona anche con il rovescio. Anche la tennista serba inizia sicura al servizio e con il rovescio, in particolare lungolinea ma nel quarto gioco da 40-0 commette un paio di errori (di cui un doppio fallo) e con una risposta vincente della russa si va ai vantaggi. Ancora fallosa concede un paio di palle break ma si salva con il servizio. Speculare il gioco successivo nel quale Krunic sempre molto rapida riesce a recuperare da 40-0 ma invano, Pavlyuchenkova la muove da fondocampo e non c’è rapidità che tenga alle sue accelerazioni di dritto. E ancora Krunic avrà le sue prime palle break nel settimo gioco, ma non trema al servizio Pavlyuchenkova che nel gioco successivo trova delle ottime risposte e riesce a portarsi avanti di un break. Al servizio per il set la russa è in piena fiducia e a zero conquista il set. Krunic perde sicurezza e nel primo gioco del secondo set commette degli errori insoliti per lei a rete andando subito sotto di un break. La serba rischia ancora nel terzo gioco concedendo altre due palle break ma si salva. Il servizio però diventa sempre più timido, non solo sulla seconda, e nel settimo gioco le risposte di Pavlyuchenkova fanno di nuovo breccia nella metà campo dell’avversaria. Al servizio per il set la russa ha un passaggio a vuoto, prova delle infelici smorzate e restituisce un break. In risposta però Pavlyuchenkova ha campo praticamente aperto e al terzo tentativo realizza l’ennesimo break che vale il match.

Nella parte alta del tabellone la tedesca Anna-Lena Friedsam conferma il suo feeling con i campi di Linz e raggiunge, come nel 2014, la semifinale. Due solidi set nei quali la tedesca ha fatto valere il suo migliore servizio e ha superato in due set la russa Margarita Gasparyan che comunque con i quarti di finale migliora il suo precedente best ranking (nr. 70), raggiungendo la posizione 66 (o 67 nel caso di vittoria di Bojana Jovanoski a Tianjin). Per lei in semifinale Johanna Larsson che ha giocato meglio nei momenti decisivi contro Madison Brengle in due tiratissimi set dai continui cambi di fronte.

Risultati quarti di finale:

[7] A. Pavlyuchenkova b. [Q] A. Krunic 6-3 6-3
K. Flipkens b. D. Allertova 6-3 6-4
J. Larsson b. M. Brengle 7-5 7-6(6)
A.L. Friedsam b. M. Gasparyan 6-3 6-4