Quel pasticciaccio brutto della Race to Singapore

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Quel pasticciaccio brutto della Race to Singapore

ASCOLTA IL PODCAST DI UBALDO SCANAGATTA SUGLI ERRORI DELLA WTA. L’incredibile mese da dimenticare della WTA, che è riuscita a non farsi comprendere da nessuno, comprese le proprie associate. Tanto rumore per nulla ma sconcertante il susseguirsi di notizie e smentite da parte del massimo organo di governo del tennis femminile

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La corsa per le qualificazioni alle WTA Finals di Singapore si è trasformata in una sorta di intrigo internazionale. Tornei che prima assegnavano punti e poi no, wild card assegnate e ritirate, giocatrici solennemente proclamate finaliste e poi retrocesse al ruolo di “probabili”, regolamenti interpretati fantasiosamente. Forse Serena Williams ha avuto la vista lunga decidendo di non coprire con la propria notorietà il più grande papocchio della storia recente del tennis. Ma, almeno noi, andiamo con ordine.

A sole 120 ore dal primo servizio che verrà tirato al Singapore Indoo Stadium sono ufficialmente solo 5 (su 8) le giocatrici sicure di prendere parte alla kermesse: Halep, Muguruza, Sharapova, Kvitova e Radwanska. Per le altre tre si è aperto un contenzioso quanto mai kafkiano, con giocatrici date per qualificate e poi no e altre rientrate in corsa.  In lizza sono rimaste Kerber, Safarova, Pennetta, Suàrez Navarro e Pliskova, ma la loro situazione di classifica è stata ulteriormente complicata dalla WTA per alcune distrazioni, per alcune errate comunicazioni poi smentite e negate e per un regolamento di 496 pagine che, è più fonte di confusione che di chiarezza.

Cominciamo dalla prima sorpresa: non è vero che alle Finals si classificano le prime 8 della Race. Sorpresi? Fate male perché è uno dei punti in cui il regolamento parla chiaro (pag. 165) : “The top seven (7) players using their 16 best Tour Year singles results, counting for the WTA rankings, shall qualify for the Tournament”. Per non confondersi quel “7” lo hanno scritto anche a chiare lettere: seven.
E l’ottava? Chiarissimo anche qui:  “At its sole discretion and taking into account extraordinary circumstances, the WTA may select the 8th player for participation in the singles draw“. Lasciamo da parte le “extraordinary circumstances“, sappiate che se finora hanno partecipato le prime 8 della race è solo perché “if the WTA does not exercise its option to select the 8th player, the 8th spot in the draw will be awarded to the player who is in the 8th position”. 

Quindi, qualificate matematicamente ci sono soltanto le prime 7.

Chi ha avuto la cortesia e pazienza di leggerci sa che la via crucis della Race to Singapore l’abbiamo seguita con molto interesse. Non soltanto per il gusto enigmistico di “unire i puntini” ma soprattutto perché fino ad un paio di settimane fa avevamo in lizza tre giocatrici: Pennetta, Vinci ed Errani. Come è ormai noto è rimasta in corsa soltanto la vincitrice dello US Open, impegnata questa settimana a Mosca, insieme a Safarova, Suarez Navarro e Pliskova. Senza la Kerber, che si è ritirata per un infortunio alla spalla.

Come si contano i punti della Race? Le giocatrici possono utilizzare le loro migliori 16 prestazioni (“using their 16 best Tour Year singles results”)  nei tornei che danno punti (“counting for the WTA rankings”).

Quali sono i tornei che danno punti? Tutti quelli previsti dal calendario della WTA. Almeno fino alla fine di settembre. Perché qui arriva il primo colpo di scena. Ad inizio ottobre la WTA comunica che i punti conquistati nel torneo del Granducato del Lussemburgo non saranno conteggiati nella corsa per le Finali di Singapore.  La WTA si è accorta di una strana coincidenza: la finale a Lussemburgo è in programma domenica 25 ottobre, stesso giorno – forse stessa ora – dell’inizio del torneo di Singapore. Il torneo di Lussemburgo ovviamente fa parte del calendario della WTA sin dal dicembre del 2014. La stessa sorte non tocca ai punti conquistati a Mosca perché la finale è in programma sabato 24 (non tragga in inganno il sito della KremlinCup che indica la fine del torneo per il giorno 25: trattandosi di un evento combined, il 25 è in programma la finale del torneo maschile). Che problema c’è? Le giocatrici possono iscriversi al torneo di Mosca se vogliono. Invece no, perché le entry list dei tornei vengono stilate sei settimane prima ed il regolamento è chiaro: le giocatrici iscritte in un torneo non possono ritirarsi ed iscriversi ad un altro torneo in programma la stessa settimana a meno di cataclismi. Né è ipotizzabile la modifica della data  della finale per svariati motivi: sponsor, biglietti venduti per citarne qualcuno. Ti sei iscritta al torneo del Lussemburgo? Peggio per te.

Come questa svista sia stata possibile con una programmazione che ha un orizzonte biennale non sappiamo. E stendiamo un velo sulla decisione di mettere in due settimane consecutive un “Premier” e un International seguiti dalle Finals. Non che l’ATP non combinasse pasticci del genere tant’è che solo dallo scorso anno ha ripristinato l’intervallo di una settimana il Master 1000 di Bercy – peraltro obbligatorio per i primi 8 – e le Finali di Londra. La WTA per il momento ha la programmazione 2016 identica a quella del 2015 (Finals nella settimana del 24 ottobre, successiva alla settimana in cui si gioca a Mosca e Lussemburgo, ma non hanno ancora indicato se le Finals inizieranno di di domenica o lunedì; magari gli organizzatori del torneo del Lussemburgo si cauteleranno).

Il pasticcio raggiunge vette grottesche nel capitolo IX.A.3 del regolamento.  Relativamente al “seeding ” Finals, si dice che il sorteggio viene effettuato in base al Ranking WTA il lunedì del torneo (Players or teams will be seeded based on the WTA Rankings current the Monday the week of the Tournament). Peccato che il torneo inizi la domenica, cioè il giorno prima. E a dirla tutta il lunedì il torneo del Granducato avrebbe già chiuso battenti ed avrebbe la sua vincitrice.

In preda a dei demoni, qualche giorno dopo l’annuncio che il torneo del Lussemburgo non era valido ai fini della Race, la WTA decide di cambiare idea. Sul suo account ufficiale twitter, dopo una precisa domanda di un follower risponde che sia Mosca che Lussemburgo contavano per la race:

ERRORE WTA LUX

Non affannatevi a cercarlo perché il tweet viene cancellato poco dopo. Qualche ora dopo Kevin Fischer il responsabile delle pubbliche relazioni della WTA pubblica un proprio tweet: contrordine compagni, Lussemburgo non conta nella Race To Singapore.

KEVIN FISCHER

Questa versione non cambierà più, con buona pace di Timea Bacsinszky, iscritta al torneo del Granducato, nona nella Race a soli 20 punti da Flavia Pennetta e del tutto impossibilitata a giocarsi le sue carte.

Nella giornata di lunedì 19 Ottobre si consuma un altro pasticcio. La WTA sul sito delle Finals si congratulvava con Angelique Kerber per aver raggiunto la qualificazione.

PP WTA KERBER

Anche noi di Ubitennis avevamo dato Kerber per qualificata. Nella peggiore ipotesi per lei, quella che vede  Carla Suàrez Navarro vincere il torneo superando semifinale Lucie Safarova ed in finale Flavia, avevamo calcolato la seguente race:

  1. Pennetta 3,457 punti
  2. Safarova 3,405 punti
  3. Kerber e Suàrez Navarro 3,400

La sezione IX.A.1.c del regolamento WTA sulla qualificazione alle Finals dice a pag 166 che se due o più giocatrici hanno lo stesso ranking, per decidere chi sia avanti si applicano le norme della sezione III.A.10. Tale sezione riguarda i criteri generali per stilare le entry list in caso di giocatrici appaiate  in classifica. Ed in particolare dice che se le giocatrici sono appaiate, cioè hanno gli stessi punti, rimane avanti chi aveva il ranking più elevato nella settimana precedente. La sezione incappa in una prima contraddizione. Sostiene infatti che in caso di ulteriore parità, si verifica chi ha giocato meno tornei nelle ultime 52 settimane. Rimane un mistero come possano essere ulteriormente in parità. Comunque, dal momento che nel ranking del 19 ottobre Kerber è numero 7 e Suàrez Navarro numero 14, per noi Kerber era davanti a Suàrez Navarro e quindi ottava.

Intanto Angelique, che già nella finale di Tianjin era sembrata in difficoltà fisiche, forse tranquillizzata dall’ufficialità della notizia, comunicava il proprio ritiro da Mosca per arrivare più fresca e riposata a Singapore. Ma a quanto pare a Singapore ci arriverà incavolata nera (diciamo ci arriverà perché a nostro avviso, e speriamo di non portarle sfortuna, è altamente improbabile, per usare un eufemismo, che non si qualifichi). La WTA ha infatti cambiato di nuovo opinione, ha cancellato la pagina di congratulazioni ad Angelique e ha riportato a cinque il numero delle atlete qualificate. Fantastico.

Ma perché aveva sbagliato ancora la WTA (e noi con loro)? L’errore deriva dal fatto che Angelique può al peggio arrivare ottava dopo Pennetta e Safarova. Ottava, non settima. E visto che si qualificano le prime sette sull’ottava grava la (remota) ipotesi della wild card. Il punto è che nessuno ha mai considerato la possibilità che la wc potesse essere assegnata a qualcuno di diverso da Flavia Pennetta e visto che Flavia non ne avrebbe bisogno ecco che la tedesca sarebbe qualificata. Ma  in linea teoria le famose (e misteriose) “extraordinary circumstancessi potrebbero applicare anche per un’altra atleta, ad esempio Venus Williams.

Ed invece qualcuno, non considerando il problema della qualificazione matematica per 7 e continuando a ragionare quasi sicuramente sulle 8, ha motivato la rettifica della WTA dando Carla Suàrez Navarro vincitrice dello spareggio a quota 3,400 punti.

Da dove poteva nascere questo ulteriore errore (che la WTA si guarda bene dallo smentire)? Abbiamo provato a ricostruire tale interpretazione e la risposta potrebbe essere nel wording della sezione IX.A.1.c del regolamento WTA sulla qualificazione alle Finalische riportiamo testualmente: 

If two (2) or more singles players have the same ranking, the tiebreak procedure set forth in Section III.A.10 shall apply. If two (2)or more teams have the same number of ranking points, the tiebreak procedure set  forth in Section III.C.3.c. shall apply.

Leggendo tale norma abbiamo notato che mentre per il singolare viene detto due giocatrici che abbiano lo stesso ranking, per il doppio si parla di ranking points (che è anche ovvio per il doppio perché la coppia in sé non ha un ranking ma soltanto una posizione nella race, mentre il ranking viene attribuito alla singola giocatrice in base alle prestazioni in doppio). Ora si potrebbe trattare di una semplice svista (e a questo punto il livello di fiducia nella WTA non è tanto) per cui è saltata la parola “points” sul singolare; oppure trattasi di voluta differenza e quindi bisogna andare a discernere prioritariamente quando le giocatrici hanno lo stesso ranking. In tal caso bisogna andare a leggere il regolamento WTA sul ranking alla sezione XIV.5.a  nella quale si dice che in caso due giocatrici abbiano pari numero di ranking points, la posizione  viene definita limitando in prima battuta il conteggio ai punti derivanti da Grande Slam Premier Mandatory, Premier 5 e Finals, in seconda battuta restringendo solo a Grande Slam e Finals, in caso di ulteriore parità al minor numero di tornei disputati ed infine vedere il maggior numero di punti per singolo torneo. Se e solo se anche alla fine di queste 4 verifiche ci fosse un’ulteriore parità, si verificherebbe il caso di uguale ranking! Premesso che probabilmente, verificate queste condizioni di “spareggio”, due giocatrici lo stesso ranking non potranno mai averlo, soltanto per questo il rinvio a questa sezione sembrerebbe forzato. Ci lascia perplessi inoltre il fatto che la sezione relativa alle Final non faccia alcun rinvio specifico a questa sezione né faccia alcun espresso riferimento alla ranking position. E solo per tornare a Kerber e Suàrez Navarro, la spagnola – avendo più punti nei tornei dello Slam, Premier Mandatory e Premier 5 – precederebbe la tedesca nel ranking e quindi, non essendoci uguale ranking, non è necessaria alcuna altra verifica.

Il regolamento è complesso e contorto, se a questo ci aggiungiamo gli errori nei calcoli: noi facciamo dei calcoli artigianali ma ci auguriamo che la WTA abbia un software ad hoc per fare stilare le classifiche.

Per il 23 ottobre intanto è in programma la cerimonia di sorteggio del tabellone dove al momento ci potrebbero essere ancora delle X e dove parteciperanno al massimo 5 giocatrici. E magari una Kerber a mano armata.

(a cura di Ciro Battifarano, Claudio Gilardelli, Marco Lauria, Roberto Salerno)

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