A fermare la corsa del giovane Pouille ci ha pensato la testa di serie numero 2 Bautista-Agut. Lo spagnolo non si è dovuto impegnare eccessivamente, perché, passato un avvio di match un po’ turbolento con il francese a cercare subito il vincente, ha amministrato il match con regolarità. Il primo parziale, dopo break e controbreak, ha visto Bautista-Agut giocare solido per chiudere con il punteggio di 6 a 4. Nulla da registrare nel secondo set: lo spagnolo ha tenuto agilmente i propri turni di servizio aspettando il calo del suo avversario che ha perso il servizio due volte alla prima occasione possibile. La testa di serie numero due affronterà domani in semifinale Philipp Kohlschreiber, quarto favorito del torneo.

Anche per il tedesco, numero 34 ATP, un match semplice senza complicazioni. Il suo avversario, l’olandese Haase non ha avuto le armi per impensierire il suo avversario, che, d’altro canto, ha messo in campo una prestazione decisamente più solida rispetto a quella di ieri contro Karatsev. Il tedesco ha impostato fin da subito il match all’attacco e ha sorpreso Haase con la risposta. Nel primo parziale Kohlschreiber ha dovuto lottare al sesto gioco quando, in vantaggio di un break, ha sventato l’assalto del suo avversario. Di fatto è finita la partita perché l’olandese ha sempre lasciato lo scambio nelle corde del tedesco fino al 6 a 4 del secondo set.

Nella parte alta del tabellone stupisce ancora il russo Donskoy, in tabellone con una wild card. Oggi la sua vittima è stata il connazionale Gabashvili, numero uno della federazione russa e 57 del mondo. Il derby è stato decisamente lottato nel primo parziale, dall’andamento sempre incerto. In avvio di match Donskoy salva bene di due palle break concesse e subito mette a dura prova i fondamentali del suo avversario, oggi un po’ troppo falloso. Si seguono comunque i servizi, ma Donskoy sembra avere una marcia in più e strappa il servizio per poi chiudere 6 a 3 liberandosi del “timore reverenziale” patito soprattutto in quel nono gioco. Nel secondo parziale arriva ciò che non ti aspetti ovvero un clamoroso calo del giocatore con maggiore esperienza: Gabashvili perde lucidità e concentrazione e al suo avversario non resta che assicurarsi l’accesso alla semifinale con un 6 a 2. Il russo tenterà di raggiungere la finale – dove manca un russo dal 2010 – ma dovrà passare sulla testa di serie numero 1 Cilic, campione in carica.

Il croato ha fagocitato il russo Kuznetsov negando alla Kremlin Cup una semi tutta russa. Cilic non ha incontrato nessuna resistenza nel russo numero 84 ATP. Il croato ha aspettato solo di spingere con il diritto e a partire dal sesto gioco non c’è stata più partita. Troppo differente la pesantezza di palla e l’attitudine al gioco d’attacco. Primo parziale in cascina e secondo pure con Kuznetsov a salvarsi dal bagel tenendo il servizio sul 5 a 0. Il 6 a 1 finale dopo 55 minuti è eloquente.

Risultati:

[2] R. Bautista-Agut b. L. Pouille 6-4 6-2
[4] P. Kohlschreiber b. R. Haase 6-2 6-4
[WC] E. Donskoy b. T. Gabashvili 6-3 6-2
[1] M. Cilic b A. Kuznetsov 6-2 6-1