Pagelle: Pennetta e la fuga, Bacsinszky e la sfiga

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Pagelle: Pennetta e la fuga, Bacsinszky e la sfiga

Flavia Pennetta esordisce male nell’ultimo torneo della carriera dopo essere scappata dalla ostile Mosca, mentre Timea Bacsinszky corona il suo periodo sfortunato con un infortunio. Si rivedono Marin Cilic e Svetlana Kuznetsova mentre è definitivamente tornato David Ferrer e giovani americani crescono

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Flavia Pennetta 5
Il voto non è tanto per la sconfitta bruciante all’esordio a Singapore – dopo il primo set qualcuno ha avuto il coraggio di continuare a vederla invece di cambiare su Valentino Rossi (3, ha abboccato al trappolone come un totanone) e Marc Marquez (2, peggio dei bambini dell’asilo) che si scornavano? –  ma per la simpatica “sola” rifilata ai moscoviti, ammesso che si possa dire senza essere tacciati di lesa maestà. È vero che tra Mosca e Master non c’è soluzione di continuità ma se chiedi una wildcard per cercare i punti decisivi, vinci una partita e sei qualificata…puoi anche giocarne un’altra. Magari  non al massimo ma la giochi per rispetto del pubblico e degli organizzatori.

Timea Bacsinszky 8
Povera stella, direbbe Clerici. La WTA le ha negato il Master e si è anche rotta un ginocchio. Ci manca che la Hingis le soffi il fidanzato ed è a posto. Le restano una grande stagione e tutto un futuro davanti.

Marin Cilic 7
Toh, chi si rivede. Ogni tanto balza agli onori delle cronache emergendo dal suo anonimato per centrare una settimana di ottimo tennis. Certo non vincerà mai uno Slam. Come dite?

Svetlana Kuznetsova 7,5
Sciagurata ad honorem, trova ancora la forza di trionfare tra le mura amiche. E pensare che vedendola dal vivo sul campo 1 del Roland Garros a maggio perdere contro Francesca Schiavone, sembrava lei quella da pensione immediata…

David Ferrer 7,5
Un assatanato. Ma soprattutto un signor giocatore anche se a volte lo dimentichiamo un po’ tutti. Per uno abituato a correre anche nel sonno deve essere stato un incubo stare fermo così a lungo per un infortunio. E quindi da quando è tornato ha ripreso a macinare chilometri e avversari. Con la tigna di sempre.

Fabio Fognini 6
È diventato affidabile, saranno le imminenti nozze. Vince le partite che deve vincere e perde quelle che deve perdere.

Tomas Berdych 7
Un mito il grande Tomas; più che un uomo, una targa alterna. Una settimana si sveglia scatenato, un’altra senza voglia. Questa era quella buona.

Jack Sock 7
Sta arrivando il tempo del calzino e non solo per via dei primi freddi. Con Steve Johnson (7+) che è andato a due punti dal battere Ferrer portano due americani in finale nella stessa settimana ed entrambi sono intorno alla trentesima posizione. Non sono Sampras e Agassi ma in fondo siamo più o meno a livello di Fognini e Seppi…

Misaki Doi 7
Mica è colpa sua se ha vinto primo titolo in carriera giusto nel torneo più inutile dell’anno…

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