WTA Finals, P. Kvitova: "Giocare contro un'amica non è mai semplice"

Interviste

WTA Finals, P. Kvitova: “Giocare contro un’amica non è mai semplice”

WTA Finals, P. Kvitova b. L. Safarova 7-5 7-5. L’intervista del dopo partita a Petra Kvitova

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Congratulazioni per la vittoria, Petra.

Grazie.
Parlaci del secondo set. Eri sotto di ben due break e dopo sei riuscita ad importi per quattro game di fila.
Già, ero sotto 3-0 e sembrava molto difficile recuperare. Vedevo come stava servendo bene Lucie e mentalmente era complicato persino essere efficiente alla risposta, all’inizio del match non riuscivo nemmeno a rispondere. Ho provato a leggere maggiormente il suo servizio e a mettere in campo più risposte possibili. Combattevo su ogni punto e sono contenta di come la partita abbia preso una svolta molto positiva per me. E’ stato un match molto combattuto, anche perché entrambi i set sono stati molto lunghi e tirati. Penso che sia stata una partita positiva per entrambe.
Bevi sempre la Coca Cola durante i cambi di campo?
No.
Allora perché l’hai bevuta oggi?
Sentivo dei piccoli problemi al mio stomaco, quindi l’ho presa per motivi di salute.
I tuoi match contro Safarova si concludono spesso con set impegnativi (7-5, 7-6). Qual è secondo te il fattore che ti fa sempre vincere? Contro di lei riesci sempre a superare i tuoi limiti, cosa vi separa in ciò?
A dire il vero pure durante gli allenamenti raggiungiamo sempre questi punteggi. Non saprei spiegarti il motivo, alla fine di un set è sempre complicato da dire; forse sono più paziente o altro. Credo che nell’ultimo game abbia sbagliato due dritti, cosa non da lei visto e considerato che è il suo colpo migliore. Probabilmente questo mi ha aiutato, ma ripeto che non c’è una vera spiegazione. Alla fine dei set cerco di tenere in campo più palle possibili e aspettare di vedere cosa succede durante lo scambio. Questo è quello che ho fatto anche oggi.
Durante la tua sessione d’allenamento di ieri con il tuo coach, entrambi avete parlato per molto tempo e la sessione è durata quasi novanta minuti senza che tu colpissi molte palle. Sembrava che ci fossero delle divergenze tra di voi. Puoi parlarci di cosa avete discusso?
Abbiamo avuto un confronto, ma vi posso rivelare solo questo. Scusatemi. (Sorride, ndr)
Lucie è una tua cara amica, sei nervosa quando la devi affrontare? Pensi dentro la tua testa “Oggi non ci voglio giocare, è una mia amica, non voglio batterla”?
Prima di un match parliamo normalmente all’interno degli spogliatoi come se non dovessimo sfidarci da lì a poco. Lei è una bella persona ed è triste che siamo capitate nello stesso gruppo. Siamo diventate amiche in Fed Cup e sono felice che la finale sia imminente, così da poter essere nuovamente compagne di nazionale e non avversarie. E’ veramente difficile giocare contro di lei non solo perché in questo momento è una top player ed è in forma, ma anche perché nelle sfide contro di lei subentrano fattori emotivi; quindi non è affatto semplice.
Dopo la vittoria ti scusi con lei per averla battuta?
A dire il vero no, ma le auguro di stare in salute. Credo che sia la cosa più importante per tutti.
Il prossimo match ti vedrà impegnata contro Garbine (Muguruza, ndr) è sarà il vostro primo incontro. Secondo te cosa l’ha fatta salire così velocemente nel ranking? E che tipo di match sarà?
Ci siamo allenate insieme prima dell’inizio del torneo. So che lei gioca un tennis molto aggressivo, cercando sempre colpi vincenti e serve molto bene. Non cambierò il mio modo di giocare. Dipenderà tutto dal servizio e dalla risposta. Ultimamente lei sta giocando veramente bene, in Asia ha pure vinto un torno importante (a Pechino, ndr). ovviamente sarà un match complicato, ma non vedo l’ora di scendere in campo e sfidarla.
Lucie fa video divertenti con il suo coach. Ne hai mai visto qualcuno? Ti stupisce vedere questo lato segreto di Lucie?
Ne ho visto qualcuno, troppi pochi per avere un’opinione positiva (scherzando, ndr).
Questo torneo precede la finale di Fed Cup, darai il tuo massimo qui o vuoi risparmiare energie in vista dell’atto conclusivo contro la Russia?
Io non risparmio nessuna energia. E’ l’ultimo torneo individuale della stagione ed il palcoscenico è importante visto che mi sto giocando le WTA Finals, quindi ovviamente darò il 100%. Ovviamente in Fed Cup ci sarà un’atmosfera diversa rispetto a qui, giochiamo in casa e so che il pubblico ci darà tutto il supporto necessario necessario, sicuramente è il miglior modo per chiudere la stagione. Credo che dentro di me troverò la giusta energia per affrontare al meglio questa finale.
Oggi hai giocato molto bene. Credi che sia il tuo miglior match da quando? Dallo scorso inverno? Primavera?
E’ vero. Credo di aver giocato bene a New Haven e agli US Open. Dopo questi tornei il mio livello di gioco è calato, ma oggi ho giocato un buon match  e credo che pure Lucie abbia giocato bene.
Dopo la prima partita di queste Finals hai affermato che ti sei sentita un po’ strana. Quali sono le tue sensazioni e quale pensi che sia la differenza tra il match di lunedì e quella di oggi?
Ora mi sento molto stanca. Probabilmente nel primo match sono partita nervosa e non ho potuto esprime il mio gioco, mentre oggi sono rimasta focalizzata sul match fin dall’inizio. Lucie mi conosce bene quindi sapevo   che dovevo essere pronta fin da subito. Se avessi perso pure oggi sarei fuori dai giochi, quindi non potevo permettermi passi falsi.
Traduzione a cura di Benedetto Napoli

 

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