ATP Parigi-Bercy: vince un brutto Djokovic. Ai quarti Murray, Gasquet e Ferrer

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ATP Parigi-Bercy: vince un brutto Djokovic. Ai quarti Murray, Gasquet e Ferrer

Prestazione sottotono di Novak Djokovic che batte in due set Gilles Simon perdendo per ben 5 volte il servizio. Andy Murray strapazza David Goffin con il punteggio di 6-1 6-0. Kei Nishikori si ritira sotto di un set e di un break contro Richard Gasquet per un problema alla schiena mentre David Ferrer vince la battaglia con Grigor Dimitrov

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[1] N. Djokovic b. [14] G. Simon 6-3 7-5 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Stat Djokovic-Simon

Secondo turno in sottotono per il campionissimo serbo che, nonostante la vittoria su Gilles Simon per 6-3 7-5, quest’oggi non brilla sul Centrale dell’Accor Hotels Arena di Bercy. No, perché sebbene sia riuscito ad intascare rapidamente la prima frazione, nel secondo set si incarta, producendo un tennis falloso e impreciso.

Nonostante il break subito sull’1-1 del primo set, Novak non si scompone e, come da copione, reagisce all’istante con il controbreak per poi salire 3-2. Da questo momento in poi sarà quasi un assolo del n. 1 del mondo che riesce a scardinare la regolarità del francese, costringendolo a scambi prolungati e vorticosi con l’immancabile errore finale. Insomma, dopo 34 minuti, il primo parziale è tutto serbo per 6-3.

Ma ecco che i meccanismi perfetti del tennis di Djokovic vengono meno. Gillou, acclamatissimo dal pubblico, dopo aver subito il break in apertura reagisce con il controbreak. Ancora una volta Nole sale in cattedra strappando nuovamente il servizio all’avversario. Ma Gilles Simon, paziente come un certosino, gli resta attaccato, imponendosi ancora sul suo servizio e ripareggiando i conti sul 2-2. È decisamente il festival dei controbreak, che scandiscono il parziale fino al 6-5 per il serbo che perde ben 5 turni di battuta. E finisce qui. Nole si procura immediatamente tre matchpoint ma gliene basta uno e, dopo 1 ora e 36 minuti, con lo score di 6-3 7-5, accede ai quarti di finali del Bnp Paribas Masters. Tuttavia oggi si è sentito il primo campanello d’allarme per il n. 1 del mondo che, conquista, sì, 19 vittorie e 26 set di fila ma non riesce a mettere in campo il tennis irresistibile e disarmante che ha caratterizzato finora la stagione 2015.

Gilles ha un gioco particolare, impone scambi lunghi agli avversari” ha dichiarato Novak ai giornalisti, “e davanti al suo pubblico gioca sempre molto bene. Gli piace molto utilizzare il ritmo e la velocità di palla dell’avversario“. E che dire dei tanti break subiti? “Succede, è lo sport. A volte si perde il ritmo e l’avversario riesce a leggere al meglio la battuta e si rischia di perdere un po’ di fiducia. Dopo l’incontro sono andato subito a provare il servizio sperando di ritrovarlo al meglio per domani“.

[10] R. Gasquet b. [6] K. Nishikori 7-6(3) 4-1 rit. (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)

Gasquet vince il primo set contro Nishikori 6-0. Sei vittorie nei sei scontri diretti fin qui giocati, per il giapponese non c’è proprio verso di battere il francese, che a Bercy ci tiene a fare bella figura. Anche se non è mai riuscito ad andare oltre le semifinali, ormai datate 2007, raggiunte peraltro anche dal suo avversario l’anno scorso. Il giapponese si ritira nel secondo set per problemi alla schiena, quando il match era di fatto già segnato. Ma non si devono togliere i meriti del Gasquet di oggi. Aggressivo, pronto ad attaccare ovviamente col suo magnifico rovescio, per poi chiudere a rete. Il primo set è stato molto divertente, con il giapponese che si muove al solito anche lui in anticipo e si procura delle grosse chance per strappare il servizio a Gasquet (15-40) e salire sul 6-5. Ed è proprio il rovescio a salvare il transalpino molto efficace anche al servizio. Nel tie break, sul 3-3, la svolta. Richard chiude 6-3, dà pressione al suo avversario che subisce la consistenza del gioco dell’ex allievo di Piatti. Fin che si arriva al ritiro sul 4-1 del secondo set. “Ho iniziato a fare fatica a battere e se non sei al 100 % non ha senso stare in campo con Richard”. Questa la dichiarazione post partita di Kei.

A Gasquet invece non manca certo il sorriso: “Sono molto contento di come ho giocato oggi – queste le parole a caldo del numero nove al mondo – ho dato molta consistenza al mio gioco oggi ed eccomi di nuovo ai quarti qui a Bercy”. Pronto allo scontro ora con Andy Murray che oggi ha liquidato Goffin. “Richard ha giocato molto bene sull’erba ed è stato molto regolare durante tutto l’anno – dichiara lo scozzese – Lui sarà davanti al suo pubblico e sicuramente questo lo aiuterà. È sempre difficile giocarci contro. Ha una gran varietà di colpi, trova spesso degli angoli “stretti”, con palle al di sotto della rete. È complicato affrontare un giocatore con queste caratteristiche”.

Forse per questo Clement non l’ ha schierato nel match dei quarti di finale Davis contro la Gran Bretagna. Ma ora c’è Yannick Noah e la musica (il riferimento all’attività di cantante è puramente casuale, ndr) è già cambiata.

[2] A. Murray b. [16] D. Goffin 6-1 6-0 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

David Goffin non pervenuto. 6-1 6-0 in 53 minuti per Andy Murray che impartisce una lezione severissima al belga, mai in partita e totalmente imbrigliato nel martellamento da fondo dello scozzese. Da sottolineare comunque i molteplici errori di David che, per racimolare qualche punto, è costretto a spingere a più non posso, scaraventando quasi sempre la palla lunga o a rete.

In una Accor Hotels Arena ancora semivuota, l’anteprima della finale di Coppa Davis si rivela alquanto deludente dal punto di vista dello spettacolo. Goffin si fa aggredire fin dall’inizio da Murray che esegue senza colpo ferire il suo tennis granitico e preciso. Palle profonde e pesanti mettono in difficoltà il belga che incappa quasi sempre nell’errore. Con le armi spuntate e forse anche un po’ rinunciatario, David esce da Bercy, forse già con tutti i pensieri rivolti all’appuntamento sulla terra di Ghent.

Ero molto stanco mentalmente” ha dichiarato David Goffin ai giornalisti nella conferenza postmatch. “Mi sentivo bene ma stamattina ho avvertito una grande stanchezza mentale. Certo, Andy ha giocato ad un livello incredibile. Ma penso che avrò le mie chance nella finale di Coppa Davis. Sarà un match completamente diverso da quello di oggi, su un’altra superficie. Sulla terra gli scambi saranno differenti, si potrà scivolare, penso che sarà più facile per me“. Ricordiamo che la finale di Coppa Davis tra il Belgio e la Gran Bretagna si svolgerà alla Flanders Expo di Ghent  dal 27 al 29 novembre.

Risultati:

[2] A. Murray b. [16] D. Goffin 6-1 6-0
[10] R. Gasquet b. [6] K. Nishikori 7-6(3) 4-1 rit.
[1] N. Djokovic b. [14] G. Simon 6-3 7-5
[8] D. Ferrer b. G. Dimitrov 6-7(4) 6-1 6-4

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