FINALE FED CUP
Repubblica Ceca – Russia 1-0
P. Kvitova b. A. Pavlyuchenkova 2-6 6-1 6-1
Ci mette un set Petra Kvitova per svegliarsi e dare l’atteso 1-0 alla sua nazione. La tennista ceca per un set fatica a trovare il suo gioco, sbaglia tantissimo e regala il parziale ad una buona Pavlyuchenkova. Ma nel momento in cui centra il primo break ai danni della sua avversaria la Kvitova si desta dal torpore, sale in cattedra e concede appena due game nei restanti 12 alla tennista russa. Ora toccherà a Maria Sharapova ristabilire le sorti per affrontare domani sull’1-1 la Kvitova nel primo singolare della seconda giornata, ma occhio alla Pliskova, rivelazione del circuito nel 2015.
La finale nr. 53 di Fed Cup che si gioca a Praga tra R.Ceca e Russia si apre con il singolare tra Petra Kvitova, nr.1 locale e nr. 6 del mondo, e Anastasia Pavlyuchenkova, nr. 28 del ranking e nr. 2 ospite. Sono ben 9 i precedenti tra le due tenniste, conduce 6-3 la ceca che ha vinto l’ultimo precedente giocato quest’anno a Madrid, mentre la Pavlyuchenkova ha battuto l’ultima volta la sua avversaria odierna nel 2013 a Brisbane. Su 9 precedenti però ben 6 sono finiti al terzo e considerando che siamo in una finale di Fed si profila una bella battaglia.
Inizia al servizio la Kvitova che tradisce una certa tensione ma comunque tiene la battuta, la Pavlyuchenkova risponde però prontamente e siamo 1-1. La tennista di casa trova poche prime (chiuderà il set con il 40% di prime), fatica ad entrare in ritmo, sbaglia molti diritti mentre invece il rovescio apre funzionarle meglio. La Pavlyuchenkova gioca invece molto tranquilla, appare solida e cerca anche negli scambi più difficili di far giocare sempre un colpo in più alla sua avversaria. La tattica paga, i gratuiti della Kvitova arrivano a grappoli, la sua avversaria ne approfitta e allunga su un “pesante” 4-1 con un doppio break. La Pavlyuchenkova salva 3 palle break nel sesto game e con calma chiude 6-2 dopo appena 36 minuti. La panchina russa ci crede, le padrone di casa temono il peggio, anche perché un 1-0 russo potrebbe spalancare il successo finale al team capitanato da Anastasia Myskina. Le statistiche ci raccontano di una Kvitova molto fallosa (appena 6 vincenti e 15 gratuiti) e di una Pavlyuchenkova ben centrata (7 vincenti e appena 6 gratuiti).
L’inizio del secondo set fa temere il peggio per la Kvitova che esordisce alla battuta con un doppio fallo, ma la ceca finalmente reagisce e sale di tono. La partita gira nel secondo game del secondo set, quando la Pavlyuchenkova salva ben 6 palle brek ma è costretta a capitolare alla settima. La Kvitova sale 2-0 e cambia radicalmente marcia, schiacciando la sua avversaria. In un amen la tennista ceca sale 5-0 e poi dopo aver mancato 3 set point nel sesto game, chiude 6-1 il secondo set e mandando la partita al terzo.
La Pavlyuchenkova esce dal campo con la Myskina per ritrovare la convinzione e la concentrazione del primo set, ma al suo ritorno la musica non cambia. La Kvitova è “on fire”, arriva subito il break (invero favorito dalla sua avversaria, con due gratuiti di rovescio ed un doppio fallo) ed il conseguente allungo sul 2-0. La Pavlyuchenkova non riesce più a venirne fuori, la tennista ceca macina gioco e vincenti, altro break nel quinto game per il 4-1 “pesante”, la partita pare ormai segnata. La Pavlyuchenkova chiude in maniera ingloriosa il suo match nel settimo game quando con due doppi falli di seguito regala l’1-0 alla Repubblica Ceca.