Tra Raonic e Federer è questione di un colpo. Il nostro racconto

Rubriche

Tra Raonic e Federer è questione di un colpo. Il nostro racconto

Molti, troppi, sono legati al risultato: i punti, i game, il set, il match, lo slam, la vittoria e la sconfitta, quegli impostori. Ma altri cercano l’improvviso manifestarsi della meraviglia, il ricordo da portare con sé e raccontare nelle fredde serate d’inverno. La bellezza cresce anche oggi; come sempre del resto

Pubblicato

il

 

Brisbane, già sede degli Australian Open, finale, Federer contro Raonic, Rod Laver in tribuna.

Appena cessa la meraviglia inizio a scrivere, non so ancora chi vincerà ma in questo momento non mi interessa più. Non ho mai visto il tennis in termini di vittorie o sconfitte, quello che mi ha sempre affascinato del gioco sono i colpi e alcuni rimangono profondamente infissi nella memoria.
La volée in controtempo sulla riga con la quale Mac chiuse la finale 1981 di Wimbledon; il dritto a tutto braccio in risposta col quale Nole annullò un match point a Federer nella semi degli US Open 2011; un approccio di dritto vincente di Roger dopo aver fintato due volte che lascia immobile Murray nella finale di Wimbledon 2012; sono solo alcuni dei capolavori che ci è dato ammirare.
Da stamattina bisogna far posto in galleria, c’è un’altra opera d’arte che va esposta e ricordata.
E non si tratta di un tweener circense ed irrisorio per l’avversario e nemmeno di una smorzata millimetrica che lo costringe ad una goffa ed affannosa rincorsa.
Parliamo di un colpo semplice, un comune rovescio lungolinea in backspin come ne abbiamo visti a milioni.
Ma l’arte sta proprio qui, quando appare chiaro che un colpo che tutti giocano può essere unico se l’autore è un genio del pensiero veloce.

Primo set della finale della finale di Brisbane; 3 pari, servizio Federer.
Lasciamo stare i quindici e concentriamoci sullo scambio e i movimenti dei giocatori.
Roger serve, Raonic risponde e dopo poco colpisce nei pressi del corridoio un dritto lungo linea profondo sul rovescio dello svizzero. Federer è incollato sulla linea di fondo pronto a giocare un logico cross incrociato per far muovere l’avversario. Milos inizia a spostarsi verso il centro del campo ed ecco che accade.
Il canadese ed io stiamo guardando da quella parte del campo ma la palla non c’è perché dalle morbide corde della Wilson del re è uscito un taglio lungolinea, lungo e veloce il giusto, perfettamente parallelo alla riga del corridoio. Entrambi ci accorgiamo di quanto è successo solo dal rumore della palla che rimbalza sul telone di fondocampo e dal mormorio incredulo del pubblico.

Mentre invio il pezzo Raonic ha vinto la finale in due set e viene premiato da Laver in mezzo al campo.
Ma c’è chi giura che il razzo rosso abbia fatto l’occhiolino a Roger e gli abbia sussurrato “Well done, son”.

Ci sarà una replica della finale da qualche parte. Registrate quel punto e appendetelo alla parete.

 

Potete vedere il fantastico colpo di Roger Federer al minuto 3.25

https://www.youtube.com/watch?v=XACXbMjKECY

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement