Australian Open, le parole di Serena Williams

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Australian Open, le parole di Serena Williams

Serena Williams si dichiara in gran forma, spende parole di elogio per i recuperi della sorella Venus e di Victoria Azarenka, ma si rifiuta di rispondere alla domanda sulla sua avversaria al primo turno (Camila Giorgi): solo scaramanzia?

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È una Serena Williams molto sicura di sé quella che si presenta alla conferenza stampa pre-torneo: “Sono al 120-130% della forma, perché mi sono allenata molto duramente e per molti giorni. Oggi volevo una giornata tranquilla, ma per me tranquilla significa due ore di lavoro intenso”. Riguardo alle voci, peraltro confermate, su un’infiammazione al ginocchio, la Williams desidera da subito rassicurare i fan: “L’infiammazione al ginocchio non è niente di che, se non la quasi naturale conseguenza del duro allenamento dei giorni scorsi, non credo proprio sarà necessario nessun tipo di intervento”.

Poi arrivano le prime domande sul torneo e qui Serena, alla richiesta di un commento sul sorteggio e sulla sua avversaria al primo turno (la nostra Camila Giorgi), dà una risposta imprevista: “A dire il vero non guardo mai il tabellone, per cui vi sarei grata se parlassimo d’altro, grazie”. I giornalisti presenti le chiedono subito altre cose, ma poi uno di loro ritorna sulla questione: “Preferisci non guardare mai l’esito del sorteggio perché hai sempre fatto così oppure in passato hai avuto un brutto risultato dopo aver dato un’occhiata alle tue future avversarie nel tabellone?” La risposta della n.1 del mondo non lascia spazio ad altre discussioni: “No, semplicemente ho sempre fatto così”. Ad essere benevoli, si può pensare a una questione di abitudine, al limite di scaramanzia, magari confermata dalla risposta a quale possa essere il suo obiettivo qui a Melbourne: “Sappiamo tutti la risposta, per cui non è necessario che io lo dica”. Ad essere invece meno riverenti verso la n.1 del mondo, è difficile non stigmatizzare il comportamento di una campionessa che chiede apertamente a chi la deve intervistare di evitare alcune domande. È legittimo – per quanto discutibile – non voler rispondere ad alcune questioni, ma chiedere esplicitamente di non essere interpellata su una domanda così naturale sembra davvero eccessivo.

Successivamente, alla richiesta su quale bilancio lei fa del suo 2015, guardandosi indietro, risponde freddamente ma in maniera molto determinata e coerente con se stessa: “Io non guardo mai indietro”. La discussione vira poi su altri argomenti, come il ritorno della sorella Venus in top10 (attualmente è n.10 WTA): “Sono molto felice del rientro tra le prime dieci di Venus, l’ho vista allenarsi molto duramente e sta finalmente raccogliendo quanto merita”. Sulla ritrovata competitività di Victoria Azarenka, la Williams elogia la rivale: “Penso che Vika sia una grande giocatrice, con una grande personalità pur rimanendo al contempo simpatica. È molto bello vedere campionesse come lei che hanno conosciuto il successo, poi sono calate molto per via di diverse vicissitudini ma sono state capaci di tornare ai livelli che meritano. Per questo Vika è una di quelle persone per le quali fai sempre il tifo”.

Serena poi si esprime i suoi progetti per le Olimpiadi di Rio de Janeiro: “Io e Venus sicuramente giocheremo il doppio, per cui parteciperemo a qualche torneo più avanti in stagione, per riprendere l’abitudine alla specialità, visto che qui ad esempio non giocheremo insieme. Disputerei molto volentieri anche il doppio misto, anche se devo ancora decidere perché i tornei sono sempre tanti. Mi trovo bene con Isner, ma in generale mi troverei di sicuro a mio agio con chiunque abbia un gran servizio, così da starmene a rete e fare poco altro”, chiude sorridendo l’americana.

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