Serena Williams-Giorgi, la partita delle incognite

Australian Open

Serena Williams-Giorgi, la partita delle incognite

Nella notte italiana (secondo incontro sulla Rod Laver Arena) farà il suo esordio nel torneo la nostra Camila Giorgi contro la detentrice del titolo Serena Williams, che si dice “al 130% della forma”. Pronostico chiuso ? Macchè

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Finalmente si riparte! È l’alba di una nuova stagione, di un nuovo slam, il cosiddetto Happy Slam o lo slam dei canguri, o magari quello dei 40° all’ombra. Dopo tre settimane di tornei di preparazione fra Emirati Arabi, India e Oceania è arrivato il momento dell’Australian Open che per noi appassionati significa gloriose notti insonni, sveglie a orari quanto mai improbabili, spinti da una irrefrenabile voglia di tennis.

Il primo interrogativo è più che scontato: sarà riuscita Serena a smaltire la delusione di quell’11 Settembre o i fantasmi di quella sconfitta la perseguitano ancora? La numero 1 del mondo e campionessa in carica a Melbourne, che dopo quell’incontro non è più scesa in campo, evitando la tournée asiatica e soprattutto le WTA Finals di Singapore, non è apparsa serena (scusate lo squallido gioco di parole) a giudicare dalla sua conferenza pre-torneo in cui ha mantenuto un certo livello di scontrosità, evitando di rispondere a diverse domande.

La sua possibile, se non evidente, inquietudine interiore è contornata anche da alcuni dubbi riguardo alla sua condizione fisica. Sebbene la Williams negli ultimi mesi si sia concessa diverso tempo per riposare e ricaricare le batterie, il suo ritiro dalla Hopman Cup causa qualche problema alle ginocchia di certo non fa ben sperare. Il suo allenatore Patrick Mouratoglu ha provato nei giorni scorsi a dissipare ogni dubbio a riguardo, ripetendo che la sua atleta goda di un ottimo stato di forma e lei stessa si è lasciata andare con un baldanzoso “sono al 130% della forma”. Ma il nostro Luca Baldissera non sembra essere dello stesso parere.

Tra le domande che Serena ha dribblato senza troppi giri di parole quelle sulla sua avversaria al primo turno, Camila Giorgi, il cui rendimento è sempre un’enorme incognita. Quel che è certo è che la prima esclusa tra le teste di serie applicherà lo schema tattico a lei tanto caro: tirare tutto, tirare sempre.

La sua immagine, paragonabile a livello maschile a quella del coetaneo Grigor Dimitrov, è quella di  una giocatrice incompiuta, dal grande potenziale, incapace di rendere giustizia a tutto l’insieme di mezzi tecnici che possiede: potenza, rapidità, un anticipo spaventoso, ma anche una totale mancanza di mezze misure, tanto da rischiare sempre prima e seconda di servizio perché, a suo dire, è meglio fare un doppio fallo piuttosto che subire una risposta vincente. L’anno scorso è riuscita a vincere il suo primo titolo sull’erba di ‘s-Hertogenbosch scrollandosi di dosso il peso delle tre finali perse consecutivamente, comprese le due di Katowice e Linz del 2014 in cui aveva avuto match point, e ha fatto registrare il suo best ranking, numero 30. Una crescita tutto sommato costante a livello di classifica, costruita però su grandi exploit e non su una sostanziale continuità di risultati.

L’italo-argentina ha già affrontato in due occasioni la statunitense, uscendo sconfitta entrambe le volte, nonostante nell’ultimo incontro disputato fra le due a Brindisi, in Fed Cup, si sono intraviste buone cose da parte dell’azzurra che almeno per un set ha saputo lottare alla pari con la più forte di tutte spingendosi fino al tie-break. Questa volta i rischi che Camila si prenderà  saranno più che leciti perché contro Serena, si sa, è bene non indugiare. Dovrà servire bene e, come le viene naturale, tenere le redini dello scambio, facendo muovere la nordamericana appena possibile e pregando che non tiri giù una ventina di ace, risultando ingiocabile al servizio.

Ioltre a livello mentale la Williams potrebbe accusare qualche incertezza in più, considerata la lunga assenza dalle competizioni e dalla curiosa casualità di riprendere dove aveva lasciato o quasi: contro un’italiana. Chissà che le nostre ragazze non possano diventare una maledizione per Serena.

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