Scandalo scommesse: Federbet annuncia ricorso alla magistratura ordinaria

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Scandalo scommesse: Federbet annuncia ricorso alla magistratura ordinaria

Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, annuncia a Radio24 che la sua organizzazione farà ricorso alla magistratura ordinaria per fare chiarezza sulla questione delle partite di tennis truccate

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Lo scandalo tennis e scommesse sembra destinato a vivere giornate intense, perché le polemiche hanno rilevanza mondiale ed il segretario generale di Federbet, Francesco Baranca, in un’intervista a Radio24 annuncia il ricorso alla magistratura ordinaria per tentare di fare chiarezza“Come abbiamo fatto per il calcio, anche per il tennis ci rivolgeremo alla magistratura ordinaria: è l’unico modo per avere inchieste approfondite ed efficaci, e individuare i responsabili”.

Federbet è un’organizzazione internazionale, nata nel 2010 su richiesta della Commissione europea, costituita in prevalenza da proprietari di sale da gioco e bookmakers. Una sorta di federazione europea di contrasto al match-fixing, ovvero le partite truccate. Paolo Tavarelli è l’attuale presidente, mentre Francesco Baranca è il segretario generale.

Le dichiarazioni di Baranca sono molto nette: “Gli organi di controllo che le varie Federazioni creano per monitorare dall’interno il fenomeno sono spesso inefficaci per due ragioni: l’impossibilità di indagare con efficacia, ma anche la volontà di minimizzare, se non coprire e occultare, per non macchiare la reputazione dei singoli e, soprattutto del sistema. Perciò l’unica cosa da fare è rivolgersi alla magistratura: in questo caso, poi, sono note le coordinate internet dei protagonisti: arrivare alla loro individuazione non dovrebbe essere impossibile”.

Federbet, che ha collaborato con la BBC, mette l’accento anche sulla centralità dell’Italia in questa rete di partite truccate. “È vero – spiega il segretario generale di Federbet – ma è anche vero che spesso siamo poi i primi e i più decisi nell’adottare le contromisure. Resta il fatto che ormai il match-fixing è fenomeno trans-nazionale, e che il livello di corruzione è altissimo: pensate che ci si accorda per stabilire l’esito del singolo scambio, del singolo punto”.

In relazione a questa vicenda va anche ricordata l’inchiesta, denominata Last Bet, della Procura di Cremona, che ha lambito anche il tennis italiano: “Sì, quella documentazione viene citata, così come è citato l’esito paradossale del processo sportivo: i tennisti azzurri Starace e Bracciali prima puniti con la radiazione, poi in appello il primo assolto, il secondo con una sostanziale riduzione della pena“, ha concluso Baranca.

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