AO, donne: fuori Halep, Venus Williams e Garcia. Bene Ivanovic e Muguruza, rullo Azarenka, rischia la Kerber

Australian Open

AO, donne: fuori Halep, Venus Williams e Garcia. Bene Ivanovic e Muguruza, rullo Azarenka, rischia la Kerber

Venus Williams perde male contro Konta mentre la Kerber annulla un match point alla Doi e si salva al terzo. Facile per Muguruza, Ivanovic e Keys. Strycova elimina in due set Caroline Garcia, Azarenka vince 12-0. Fuori anche Simona Halep

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[14] V. Azarenka b. A. Van Uytvanck 6-0 6-0 (Giovanni Vianello)

Si è dimostrata senza pietà nei confronti della sua avversaria Vika Azarenka, n.14 del seed e 16 del mondo, contro la belga Alison Van Uytvanck, n. 43 del ranking. Superiore in tutto la bielorussa, principalmente sotto il punto di vista atletico, ma anche nella potenza dei colpi e persino nelle percentuali di resa del servizio, nonostante la notevole altezza della belga. In perenne difficoltà quest’ultima, che ha vinto un solo punto con la seconda ed ha sofferto moltissimo negli spostamenti laterali. La Azarenka è stata aggressiva dal primo all’ultimo punto, probabilmente a causa dell’ora tarda a cui è stata costretta per la sua partita, ora tarda che potrebbe averla spinta ad accelerare i ritmi.

S. Zhang b. [2] S. Halep 6-4 6-3 (Carlo Soldati)

Simona Halep e Shuai Zhang si sfidano per la seconda volta dopo Indian Weels 2012 dove vinse la romena molto nettamente. Halep è numero 2 del ranking Wta, Zhang 133 perciò i favori del pronostico sono tutti dalla parte della seconda favorita del seeding, ma incredibilmente Shuai Zhang si rende autrice della più clamorosa eliminazione del torneo femminile. Zhang parte subito forte issandosi sul 4 a 0 aprendosi gli angoli e costringendo la romena a giocare in movimento impedendole di avere in mano il pallino del gioco. Il quarto gioco appunto è fondamentale per l’economia del set in quanto Zhang sbaglia due dritti e mette in corsa la Halep che riuscirà a entrare finalmente nel match. Ma oggi è decisamente la giornata della cinese che con coraggio dopo aver perso un set point sul suo servizio sul 5 a 3, riesce a breakkare la romena vincendo il primo parziale per 6 giochi a 4. Ora la Halep prova a restare aggrappata al secondo set facendo vedere di essere lei la numero 2 del mondo ed issandosi subito sul 3 a 1 con un break, ma la Zhang non demorde sorprendentemente ricomincia a macinare punti spingendo con entrambi i fondamentali costringendo all’errore una spaesata Halep. Non concederà più nulla alla sua nervosa avversaria conquistando i successivi 5 giochi. Punteggio finale 6-4 6-3 per Shuai Zhang.

[7] A. Kerber b. M. Doi 6-7(4) 7-6(6) 6-3 (Roberto Pepe)

La testa di serie n. 7 Angelique Kerber, classe 1988, salva match point e batte la giovane giapponese dal nome impronunciabile Misaki Doi, classe 1991 e n. 64 del ranking wta. I valori delle giocatrici sono diversi, la tedesca in Australia vanta due 4i turni, nel 2013 e 2014, due semifinali e due quarti negli altri slam, ed è in vantaggio per 3-0 nei confronti dell’avverasaria.

I primi game del match confermano tali valori, infatti la Kerber si porta rapidamente sul 4-0 e si guadagna una palla break per portarsi sul 5-0. La giapponesina non ci sta a lasciare le calde terre australiane, si ispira ai suoi avi samurai e recupera i break subiti. Si va sul 6-5 a suo favore. Con un atto d’orgoglio, affidandosi al servizio, la Kerber si issa sul 6-6. Il tie break è altalenante, ma sul 3-2, servizio Doi, i giudici di linea non vedono una palla fuori della giapponsina, la Kerber perde calma e parziale: 6-7 (4.)

Il secondo set segue la logica del 1o con la tedesca che si porta al set point sul 5-2 in suo favore servizio Doi. Nulla da fare, ritornano le katane, ed è nuovamente tie break. Il punteggio è serrato e si arriva, dopo la spaccata in caduta della Doi sul 5-6 servizio Kerber, a match point per la giapponesina che arriva ad un passo dal successo. Buon servizio della Kerber sul lato sinistro e la palla esce di un niente, un attimo di distrazione e si arriva sul 8-6 per la tedesca. Tutto da rifare: 1 set pari.

La Kerber al terzo set, nonostante i fastidi alla schiena e nonostante la Doi continui ad esprimere un tennis convincente (sembra un Marcelo Rios con la gonnella), riesce a far valere la sua maggior esperienza e strappa il sevizio all’avversaria sul 3-2. Sul 4-3 salva ben 3 palle break e vince il set ed il match per 6-3 con nuovo break a zero sulla brava e delusa Doi. La tedesca incontrerà Alexandra Dulgheru (ROU), vincente su Storm Sanders (AUS) per 6-4 6-2.

J. Konta b. [8] V. Williams 6-4 6-2 (Daniele Maialetti)

Quando Venus Williams ha letto di essere stata sorteggiata contro Johanna Konta probabilmente non sarà rimasta molto contenta, vuoi per il loro unico precedente, che aveva visto trionfare l’americana al terzo set dopo una lunga battaglia sul cemento di Wuhan solo qualche mese fa, vuoi per il fatto che la britannica con la sua pesantezza di palla è una delle giocatrici più scomode da incontrare tra le non teste di serie.

La sensazione che sarà una giornata molto dura per l’americana viene confermata in pieno sin dall’ inizio della partita, che vede partire subito forte la Konta, che va avanti 3-1 per poi ottenere un doppio break di vantaggio nel settimo gioco; a quel punto la Williams non ci sta e conquista due giochi di fila, prima togliendo il servizio per la prima volta nel match all’avversaria e poi mantenendo il proprio. La britannica però non trema e conclude il set per 6-4. Il secondo parziale si apre subito con la Konta sempre più aggressiva, tanto da portarsi sul 5-0 e servizio per concludere la partita: qui la statunitense 7 volte campionessa di una prova dello Slam trova l’orgoglio per rendere la resa meno amara, conquista due giochi di fila e si porta sotto 5-2. Nel game successivo la Konta serve per il match, annulla due palle break ed al primo match point chiude la partita, batte per la quarta volta una top ten e passa al secondo turno.
Venus, testa di serie numero 8 del torneo saluta Melbourne, che le ha regalato il 69° slam di presenza nella carriera a sole due partecipazioni da Amy Frazier che ne detiene il record assoluto.

[20] A. Ivanovic b. [WC] T. Patterson 6-2 6-3 (Giovanni Vianello)

Si preannunciava un esordio agevole nel torneo per Ana Ivanovic, n.23 del ranking e t.d.s. 20, contro la wild card locale Tammi Patterson, n.459 del mondo, e cosi è stato. Troppa la differenza di palla col diritto tra le due, nonché l’efficacia del servizio, visto il notevole divario di statura tra le giocatrici. L’australiana ha messo in difficoltà la serba solamente quando è riuscita a spostare lo scambio sulla diagonale del rovescio, colpo meno sicuro della Ivanovic, tuttavia ogni volta che si è reso necessario la vincitrice del Roland Garros 2008 ha saputo risolvere lo scambio, soprattutto spostandosi sul dritto.

A. Cornet b. B. Jovanovski 6-1 6-0 (Federico Carducci)

Alize Cornet accede al secondo turno degli Australian Open e lo fa con autorità, spazzando via la serba Bojana Jovanovski in 48 minuti con un punteggio che lascia poco spazio alle discussioni. La partita è il riflesso dell’inizio di stagione delle due giocatrici: Cornet sulle ali dell’entusiasmo dopo il titolo ad Hobart, Jovanovski in grandissima difficoltà con questa che è la terza sconfitta al primo turno in altrettanti tornei giocati. Sono i numeri a dare il senso dello strapotere odierno della francese: 14 vincenti contro 8, 12 errori contro 24, 1 doppio fallo a fronte dei 3 della serba, 2 aces contro 1 e 57 punti contro 25. Davvero difficile raccontare una partita che partita non è stata se non nei primissimi game, quando in entrambe le giocatrici ha prevalso la tensione, e dove la Cornet è stata più brava a non sbagliare. Superata l’impasse iniziale la 25 transalpina ha messo in mostra un bel gioco, delle ottime trame sopratutto con il dritto e si è concessa il lusso di provare qualche ricamo. Adesso per lei si prospetta lo scontro con la vincente del match tra la Zhang e la Halep, con la numero 2 del mondo che, in caso di successo, dovrà prepararsi ad una sfida non facile.

 

B. Strycova b. [32] C. Garcia 6-2 6-4 (Diego Serra)

Barbora Strycova, numero 48 della WTA, vince e passa il turno contro Caroline Garcia. La giovane tennista francese imbatte in una giornata no, soprattutto col proprio turno di battuta. Primo set che procede regolare con poche possibilità per chi risponde fino al quinto game, dove la Strycova approfitta della prima palla break per portare a casa il game. Si disunisce la Garcia che riperde il servizio nel settimo game e si chiude per 6 a 2. Secondo set più equilibrato ma Caroline Garcia perde già il servizio nel terzo game, dopo che nel game precedente non aveva sfruttato le prime due palle break del set. Da quel momento la Strycova è inattaccabile al servizio ed anzi nel nono game ha già un match point su battuta della Garcia, che però la francese riesce a ribattere. Chiude comunque Barbora Strycova con la battuta nel game successivo. Ora per lei l’americana Vania King.

 

[15] M. Keys b. Z. Diyas 7-6(5) 6-1 (Domenico Giugliano)

Pronostico rispettato nel primo incontro della seconda giornata sulla Margaret Court Arena. Madison Keys batte la kazaka Zarina Diyas dopo un complicatissimo primo set. Le due giocatrici aprono il match tenendo il servizio fino al 4-3 Diyas. Nel gioco successivo la numero 57 del mondo strappa il servizio alla Keys ma non sfrutta l’occasione per chiudere il parziale. Si va al tie break, molto equilibrato e vinto dalla Keys per 7 punti a 5. La partita termina qui. La Diyas, reduce da due sole vittorie negli ultimi 6 mesi, crolla, sbagliando tantissimi colpi e non reggendo la pressione da fondo campo della statunitense. La Keys chiude facilmente per 6 giochi ad 1 ed accede al secondo turno dove affronterà Yaroslava Shvedova, e non dovrà ripetere i troppi errori commessi nel primo set.

[3] G. Muguruza b. A. Kontaveit 6-0 6-4 (Aris Alpi)

Esordio comodo per la spagnola dalle grandi speranze Garbine Muguruza: contro la No.85 del mondo, la estone Anett Kontaveit, non fa in tempo nemmeno a sudare che si ritrova avanti di un set per 6-0. La Kontaveit non gioca, è decisamente fallosa, la Muguruza dal canto suo ha una gran voglia di colpire la palla e non risparmia anche qualche scatto a rete completato con volèe di diritto vincenti. Tuttavia, il match rimane poco più che un allenamento per la spagnola, che però non evita di mostrarci le lacune evidenziate nel 2015: “servizietti” non all’altezza e una difesa non non ancora come ci si aspetterebbe. Mentalmente non è Azarenka o Halep, ma se si mette in testa definitivamente il potenziale che possiede, può impensierire la testa della classifica quando vuole.

(in aggiornamento)

Risultati:

[3] G. Muguruza b. A. Kontaveit 6-0 6-4
J. Konta b. [8] V. Williams 6-4 6-2
[14] V. Azarenka vs A. Van Uytvanck
[15] M. Keys b. Z. Diyas 7-6(5) 6-1
[Q] A. Sevastova b. J. Wolfe 6-0 4-2 rit.
[Q] S. Zhang b. [2] S. Halep 6-4 6-3
[9] K. Pliskova b. [WC] K. Birrell 6-4 6-4
[20] A. Ivanovic b. T. Patterson 6-2 6-3
[19] J. Jankovic b. P. Hercog 6-3 6-3
[7] A. Kerber vs M. Doi 6-7(4) 7-6(8) 6-3
[21] E. Makarova b. [WC] M. Inglis 6-3 6-0
[30] S. Lisicki b. P. Cetkovska 6-4 6-4
K. Flipkens b. M. Lucic-Baroni 5-7 6-2 7-5
B. Strycova b. [32] C. Garcia 6-2 6-4
A. Cornet b. Jovanovski 6-1 6-0
A. Beck b. [WC] P. Hon 6-0 6-3
A. Dulgheru b. [WC] S. Sanders 6-4 6-2
[Q] N. Osaka b. D. Vekic 6-3 6-2
S. Zheng b. C. Witthoeft 6-1 6-2
L. Siegemund b. K. Bertens 6-4 7-5
[11] T. Bacsinszky b. K. Siniakova 6-3 7-5
D. Allertova b. B. Mattek-Sands 6-4 6-7(5) 6-3
V. King b. M. Barthel 3-6 7-5 6-4
M. Brengle b. C. Vandeweghe 6-3 6-4
[18] E. Svitolina b. V. Duval 6-2 6-3
D. Kovinic b. [WC] S. Crawford 6-2 6-4
J. Goerges b. A. Mitu 6-3 6-4
J. Larsson b. [29] I.C. Begu  6-3 6-2
T. Maria b. O. Govortsova 6-4 6-3
V. Lepchenko b. [31] L. Tsurenko 6-7(5) 6-2 6-3
Y. Shvedova b. T. Pironkova 6-4 6-4
L. Arruabarrena b. [Q] M. Zanevska 6-7(4) 6-3 6-3

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