Alle soglie del sedicesimi di finale degli Australian Open, terzo appuntamento con l’edizione speciale della rubrica “Nei dintorni di Djokovic”, per vedere come procede il cammino a Melbourne di giocatori e giocatrici provenienti dai paesi dell’ex Jugoslavia.
Dei 19 rappresentanti iniziali di Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro, Serbia e Slovenia (Macedonia e Kosovo non avevano rappresentanti) nei tabelloni di singolare maschile e femminile degli Australian Open, ne sono rimasti quattro. Hanno salutato Melbourne i due bosniaci, la montenegrina e la slovena. Rimane discretamente numerosa la pattuglia serba, con tre rappresentanti degli 8 iniziali, mentre dei sette croati è rimasto il solo Marin Cilic.
Come fatto negli articoli precedenti, se facciamo un rapido calcolo inserendo anche Milos Raonic, nato in Montenegro prima di trasferirsi da piccolo con la famiglia in Canada, ecco che il numero dei giocatori nati nell’ex Jugoslavia rimasti in gara (5) risulta poco sotto l’8% del totale, tutto sommato in linea con il 9% circa iniziale.
Passiamo ora a vedere le sfide che attendono i quattro “superstiti” nel prossimo turno e poi, eventualmente, negli ottavi di finale.
Singolare maschile
Dei 10 giocatori presenti nel main draw, sono ancora in corsa in tre: Djokovic, Cilic e Troicki. Dei tre eliminati al secondo turno, i due bosniaci Dzumhur e Basic ed il serbo Lajovic, solo quest’ultimo ha qualche rammarico, dato che si era trovato in vantaggio due set a uno contro Roberto Batista-Agut ma i crampi non gli hanno permesso di giocarsela fino in fondo.
Partendo come sempre dalla cima del tabellone, il primo nome è quello del n.1 del mondo Novak Djokovic, che si appresta ad affrontare per la 12esima volta in carriera Andreas Seppi, con cui ha vinto tutti gli 11 scontri diretti precedenti. Inutile sottolineare che il fuoriclasse di Belgrado sia il favorito per il passaggio del turno e quindi per sfidare in seguito il vincente tra Gilles Simon (tds n. 14) e l’argentino Federico Delbonis.
Marin Cilic, testa di serie n. 12, affronta Roberto Bautista Agut, n. 24 del seeding, reduce da due vittorie al quinto nei primi due turni, dopo aver vinto la scorsa settimana l’ATP 250 di Auckland. Se il 27enne di Medjugorje dovesse avere la meglio per la terza volta su tre negli scontri diretti contro lo spagnolo, dovrà affrontare al turno successivo una sfida comunque molto difficile. Indipendentemente da chi vinca tra Tomas Berdych (tds n. 6) e l’idolo di casa Nick Kyrgios (tds n. 29).
L’unico dei tre a partire con gli sfavori del pronostico è la testa di serie n. 21 Viktor Troicki, che incontra Milos Raonic, n .14 ATP e n. 13 del tabellone, che non ha ancora perso un set nel torneo ed è in vantaggio 2-1 nei loro precedenti. Se il tennista belgradese di origini russe riuscisse a sorprendere il recente vincitore del torneo di Brisbane e a proseguire il suo torneo, continuando così ad alimentare il suo sogno di entrare tra i top ten, il turno dopo sarà per lui ancora più duro. Dato che molto probabilmente si troverà di fronte il campione degli Australian Open 2014 e attuale n. 4 del mondo Stan Wawrinka, che gioca contro il ceco Lukas Rosol.
Singolare femminile
Delle 9 rappresentanti iniziali, ne resta in gara solo una: Ana Ivanovic. Se rientrano nella normalità le sconfitte al secondo turno di Ana Konujh e Danka Kovinic, rispettivamente contro Kasatkina e Azarenka, ha destato invece stupore la sconfitta di Jelena Jankovic, superata in tre set dalla tedesca Siegemund.
Prosegue quindi il suo cammino solo Ana Ivanovic, testa di serie n. 20, che ora deve sfidare l’astro nascente del tennis statunitense Madison Keys, n. 15 del seeding. L’unico precedente tra le due lo vinse la 28enne belgradese, ma appare un dato poco significativo, dato che si giocò sulla terra di Madrid nel 2014 con l’americana appena 19enne. Se la tennista serba riuscisse ad avere la meglio sulla giocatrice dell’Illinois affronterà poi la vincente tra Karolina Pliskova (tds n. 9) e Ekaterina Makarova (tds n. 21), in un match che potrebbe darle per la terza volta l’accesso ai quarti di finale di Melbourne.